Di Cristian Agnoli, DM 1 VR ____________________ Il preludio alla gara l’ho inserito live direttamente da Stava (v.sotto) … vicissitudini varie, infortuni etc … il racconto della gara eccolo qui. Sveglia intorno alle 6. Un buon sonno anche sulla tenda da tetto ... aria fresca … pioggerellina notturna … mi sono dovuto avvolgere nella coperta di lana … la più bella sorpresa però sono le vette sgombere da nuvole e un sole fantastico appena metto fuori la testolina dalla tenda. La gara parte alle 8,30 … dunque alle 6,20 verifico la glicemia … 115 mg/dl … la correzione prima del coricarsi ha fatto il suo dovere … opto per fare il mio bolo standard anche se solo 2 ore mi dividono dallo start … non so nemmeno se il dolore al costato mi permetterà di correre … caso mai controllerò più spesso la glicemia e mangerò di più in corsa, soprattutto nella prima ora di gara … dunque pane, burro, marmellata e pure un paio di fettine di prosciutto … caffè amaro … mezzo litro d’acqua … e più … da quando un emerito nutrizionista mi spiegò dei benefici su efficienza e picco glicemico derivanti dal mischiare un po’ di proteine ai cho, se ne ho la possibilità, lo faccio sempre. 3 u per circa 70 gr di cho. Sono imbottito anche di antidolorifici … ho preso più antidolorifici in questi due giorni che in tutta la mia vita … al controllo antidoping oggi forse sarei positivo! Prima cosa … la scelta delle scarpe … opto senza dubbi per le mie Enov Mudclaw, leggere, artigliate, una sicurezza di presa in salita e di appoggio stabile in discesa … su asfalto meglio correre a piedi scalzi ma oggi è tutto offroad. Vestizione un po’ lenta … La giornata è splendida, ma preferisco correre con pantalone al polpaccio e maglia manica lunga, tutto molto tecnico e rigorosamente Raidlight. Infilo 5 bustine di miele, 2 cheerpack da 25 gr e una barretta di cioccolata nelle taschine. Il riflettometro lo inserisco in una tasca laterale del fuseaux … fantastica … ci sta perfettamente, bello stretto, al sicuro e comodo da estrarre … niente cinture, niente bracciali. Bastoncini (i primi 1200 mt d+ in 4,5 km li richiedono),un antidolorifico e assieme ad Andrea Dalpero, alla fiancèe Laura e all’altro omonimo Andrea ci dirigiamo in auto alla partenza di Tesero … Operazioni di spunta, stretching, quattro chiacchiere … controlli glicemia … 171 mg/dl a 50 minuti dalla partenza e 158 mg/dl a 15’ dallo start … io sono a posto così … con la riduzione del 25% di levemir (9 vs 12) dovrei essere anche al coperto da ipoglicemie … ieri avevo studiato un po’ percorso e profilo altimetrico per decidere strategia di corsa e timing rifornimenti … fitta al costato subjudice … ovviamente … pensando a integrazioni costanti ogni 20' ... anche se poi ho integrato molto bene perchè mi sentivo in spinta sempre ... a dire il vero oggi diabete e prestazione passavano in secondo piano … volevo solo non dover convivere troppo con il dolore acuto … ma basta pararsi il culo ... finalmente si parte … ci infiliamo in fondo al gruppo … parto con prudenza anche se vedo che le gambe sono belle reattive … accelero un po’ nel primo km per risalire qualche posizione e ascoltarmi … la fitta dalla cassa toracica ogni tanto si fa sentire ma non più di tanto … testato che fisicamente ci sono, mi metto più tranquillo …. Affronto il ripidissimo sentiero nel bosco di Foresta Piana in fila indiana dietro ad atleti meno veloci di me ma preferisco non forzare salvo episodici sorpassi … sono davvero sorpreso dalla mia brillantezza … ogni tanto mi guardo intorno per godermi i bei scorci … un verde incredibile … poco prima del Sass Redon aumento il passo e in alcuni passaggi tecnici ripidissimi salgo in agilità fino al ristoro. Solo acqua. Sono ok … non controllo glice, non integro. Nel tratto intermedio, più corribile, fino al Monte Cornon guadagno un bel po’ di posizioni e giungo in vetta pimpantissimo … cielo azzurro e viste memorabili … inizia un pezzo di discesa piuttosto semplice, prima in mezzo ai prati, poi su stradina di montagna battuta spesso su fondo di aghi di pino … qualche pozzanghera di fango ma nulla di difficile … controllo la glice al volo qui … 119 mg/dl … e assumo un cheer pack … in discesa sono recuperato da almeno 10 concorrenti … io vado tranquillo per 2 motivi: 1. Non affaticarmi muscolarmente, 2. Il dolore al costato. Mi ripropongo di riprenderli tutti con gli interessi nel 2° gpm al Monte Agnelo, 2358 mt slm… il primo tratto della salita è duro e ripido con qualche rigagnolo d'acqua. Mucche al pascolo e campanacci che risuonano ovunque. Ci si innesta su una carrareccia corribile … qui aumento il ritmo e pian piano recupero un sacco di posizioni … sono molto tranquillo … sento la forza con me … decido quando accelerare e quando rifiatare … ma sono decisamente in controllo … è incredibile la sensazione che si prova quando acceleri e ne hai sempre … ora tratto più impegnativo che conduce stile vertical km sino al gpm …uso i bastoncini e ne sfrutto la spinta … ma sono le gambe a girare …ai ristori da adesso sempre un minibicchiere di coca cola … saranno tre in totale … splendido il tratto che porta al Monte Agnello e pure il successivo in vetta… mai particolarmente tecnico mi consente di produrre buone velocita e superare addirittura la 4a e la 5° della classifica femminile, Rossana e Jennifer intuisco dal tifo lungo il percorso … buona infatti la presenza di sostenitori sul tracciato … saliscendi sino al doss dei Branchi … e continuo a guadagnare posizioni … in un primo segmento di downhill mi lascio scorrere dalle due ragazze e poi mi ci infilo dietro … avevo un passo superiore al loro in pianura e salita ma mi sono un po’ addormentato e poi devo ammettere che Jennifer non era nemmeno una visione spiacevole a posteriore! Anche l’occhio vuole la sua parte). Inizia la discesa vera … poco prima avevo provato un controllo della glicemia ma mi era uscito messaggio di errore … lascio perdere … sto bene … una bustina di miele dovrebbe bastarmi a gestire l’ultima mezzoretta di gara … così sarà. Le due donzelle partono a razzo e come da mia previsione Jennifer è più forte e stacca l’avversaria .. io mi difendo come posso e sono fin troppo contento di come vado … opto per tenere duro e sopportare il dolore che inevitabilemente con gli appoggi incerti della discesa si ripresenta puntuale … ma non influisce più di tanto … vengo comunque sverniciato da partecchi concorrenti … la discesa è a tratti impegnativa anche se l’ho affrontata con concentrazione e mi è parsa meno difficile di altre affrontate nella mia breve carriera di skyrunner. Il tratto più difficoltoso si sviluppa negli ultimi 3 km con single trek nel bosco pieno di radici e qualche sezione scivolosa … inciampo addirittura su una radice … ma sono talmente reattivo (e anche fortunato) che metto le mani a terra e riprendo subito a correre … poi in un tornante stretto punto il bastoncino che si spezza (manderò protesta agli amici della Raidlight) … perdo l’equilibrio, barcollo, ma non crollo a terra e proseguo … il tratto finale è più semplice … a 1 km dall’arrivo gli amici mi sostengono (Michele, Giuditta, Silvia, e le piccole Lisa e Pilar) … asfalto per concludere … qui le mie Enov non sono il massimo … ma tanto mi basta per chiudere in 2h56,01, 81° in classifica generale, 76° maschile … glicemia 123 … bevo tantissima acqua … e aspetto l’arrivo degli altri compagni di gara … converso un po’ … un signore si avvicina incuriosito dalla divisa Diabete Off-Road proponendomi alcuni appuntamenti futuri … ne riparleremo a mente serena … piccola intevista con giornalista in cui spiego la mia gestione metabolica in gara concludendo con lo slogan "Il diabete non è un motivo per rinunciare" … mi concedo un pezzettone di cioccolata e una birra media prima di pranzo … poi pasta party … un po’ di confusione ma bella atmosfera nel centro polifunzionale … tutti assieme assistiamo anche alle premiazioni … di solito mi annoiano a morte ma oggi le ho guardate volentieri … Sono molto soddisfatto … gioia allo stato puro … non per il risultato che mi interessa relativamente ma per come ho gestito la corsa … a dire il vero, infortunio a parte, oggi ho trovato la giornata giusta … ho fatto esattamente quello che volevo … forse avrei potuto dare un po’ di più nella prima salita e nel tratto su e giù anteprima della discesa finale per prendermi un paio di minuti sui forti discesisti e non farmi recuperare … ma è andata così e se penso che 3 giorni fa facevo fatica a camminare non posso lamentarmi … forse ho esagerato l’importanza dell’infortunio, ma solo a tossire o a respirare a pieni polmoni mi venivano i “lacrimoni” … pretattica o lamentone … mah? Ho notato un livello alto nel parco partenti se pensiamo che i primi trenta della classifica hanno corso tra le 2h09 e le 2h30 … di solito in queste corse già il 10° prende minimo venti minuti dal primo! Ma era una gara di campionato italiano! Metabolicamente parlando ultimamente ho qualche difficoltà in più a gestirmi … dopo tre settimane in bici con una dieta di 5000 cal die e più mi è stato difficile rientrare ai ritmi ordinari … ho dovuto ricalibrare le insuline e pure le mie abitudini alimentari… non posso certo permettermi i pasti di quando pedalavo 8/9 ore al giorno … anche se mi è rimasta la voracità … se non altro dal punto di vista aerobico non avevo dubbi sulla mia preparazione ... cmq cerco di utilizzare la testa sempre e di rispondere ai segnali che il mio corpo lancia senza ansia o esagitazione … oggi mi pare di esserci riuscito … ma se una volta mi capita di non farcela, non ne farò una tragedia … parafrasando Churchill, “il segreto del successo (e della felicità forse, ndr) consiste nel passare da un fallimento all’altro mantenendo intatto l’entusiasmo … “ E’ fatta anche questa … ora si torna a casa … guidare mi stanca più che correre … per oggi non si poteva dare D+! | Di Andrea Dalpero, DM 1, VI _______________________ [… panta rei …] arriva a breve! .... Andrea ... forza ... attendiamo il tuo racconto! |