9 settembre 2008 - Villa Borghese (ROMA)
Una rappresentativa di Podismo & Diabete / Diabete No Limits era presente tra gli altri alla manifestazione podistica capitolina di Villa Borghese (info su www.diabeteinmovimento.com) Da sx a dx: Andrea Guerra, Pippo Pipitone, Maurizio Damilano (Olimpionico di Marcia a Mosca 1980 e testimonial della manifestazione), Augusto Zecca e Cristian Agnoli
A seguire i resoconti di alcuni dei protagonisti ... e qualche fotografia ... Essendo l'evento non competitivo, non è stata stillata una classifica ufficiale. La gara era aperta a tutti e si poteva correre a passo libero o semplicemente camminare. Primo assoluto è arrivato un ragazzotto finlandese ... mentre tra le donne una donzella olandese credo ... giunta proprio pochi metri davanti al presidente DNL. Non ho la più pallida idea dei loro tempi e nemmeno la certezza del mio visto che non indossavo l'orologio. Credo comunque la ragazza abbia chiuso intorno a 22'30". Se riusciremo a reperire nominativi e crono ufficiali ne daremo notizia. Tra i runner con diabete credo sia stato Pippuzzo Pipitone a primeggiare con una gestione tatticamente perfetta: il tempo ufficioso di 20'40" ... il percorso è comunque risultato più lungo, tra i 5,3 e i 5,5 km. Augusto Zecca è arrivato dietro di un paio di secondi, con l'handicap di una mezza caduta causa eccessivo affollamento del percorso nel secondo giro. Andrea Guerra, presidente di Ciclismo & Diabete prestato al Podismo, ci scrive con tempestività: Partito la mattina con l'auto da casa per poi fermarmi a Orte e raggiungere Roma con il Treno, l'entusiasmo era nel rivedermi con gli amici e trascorre con loro una giornata insieme. La corsa? Solo un pretesto per spingermi fino a Roma dove ho trovato grande accoglienza da parte dell'organizzazione Novo. Angelo, Pippo, Monica, Cristian, Augusto, Carmine e tutti gli altri sono per me importanti e quindi capaci di farmi muovere. Durante la corsa, dopo un buon riscaldamento (5 minuti di allungamenti e 15 di corsa leggera; senza non parto mai), mi sono con loro posizionato in prima griglia e con loro confrontato:partito forse troppo forte per le mie possibilità, ho corso dietro a Cristian fino a circa 1 Km dall'arrivo, senza reggere però la sua progressione finale. Probabilmente tirando più la cinghia, lo avrei tenuto, ma non amo arrivare al limite. Preferisco sapere che è prossimo e vederlo, ma non incontrarlo. Premesso che questo è per me importante, non voglio tuttavia trascurare un confronto anche metabolico, comunicando come mi sono gestito nella giornata.
Resoconto metabolico: martedì, 9.9.08. 7:00= 140 (urine assenti) 3u per colazione 11:00=243, 2u di correzione 13:30= (senza farmi la glicemia, tenendo conto già delle 2u, ho ridotto la rapida, anche perché ho pranzato con un panino e 2 mele in treno.Ho iniettato quindi 3,5u di novorapida e 13 di Levemir (anziché 14) 15:00= 97 17:30=108 Prima delle 19:00,a partenza corsa, durante il riscaldamento 2 caramelle. gommose +1 appena partito All'arrivo, 2 mele Alle 21:15 prima di cena, 144. 4u per cena, anche se già sapevo che la notte sarei andato in iper (cena troppo tardi e un po' più del mio solito) Alle 23:00, 14u Levemir Alle 0:30, prima di andare a letto, 88. Alle 7:15, al risveglio, 290. 5 u per colazione. Alle 11:00 in viaggio 171, e la barca va!
Pippo Pipitone racconta ...
Ed eccomi qui a Roma ad un altro appuntamento sportivo. Mi ritrovo per l’ennesiva volta ad avere problemi con il mio tallone infiammato, ormai è diventata una convivenza , però al più presto dovrò decidere di farlo riposare un po’, se resisto, dopo VIVACI’ di Riva del Garda. L’incontro con i miei amicii, Cristian, Andrea, Gus, Monica e tanti altri è sempre bello e creativo manca sempre il tempo per approfondire i nostri pensieri e le nostre opinioni, ma forse è meglio così in quanto si da modo di aspettare, con ansia, il prossimo appuntamento e di continuare quello che si era tralasciato precedentemente. Mi sono ritrovato con Monica, Cristian e Andrea in albergo e verso le 17, 00, a piedi, ci siamo diretti a Villa Borghese nella postazione di partenza della 5km run. Ritiriamo i pettorali, le magliette, qualche bottiglietta d’acqua, salutiamo amici e conoscenti del mondo del diabete, l’occasione anche per scambiare qualche battute come quella di un medico che dice :” e se un giorno si sconfigge il diabete noi diabetologi che faremo?”, questa battuta la sento dire spesso ed ogni tanto mi viene il dubbio se crederci sul serio. Finalmente dopo un po’ di riscaldamento correndo con passo molto lento intorno al percorso e dopo i controlli glicemici, ecco sentire il rumore dello sparo di partenza. Vedo subito, Cristian, Andrea ed Gus partire a razzo, secondo me un po’ azzardati soprattutto per le condizioni climatiche di caldo umido, facevo molta fatica a raggiungerli , anche perché mi faceva piacere correre insieme a loro, sentivo molto la fatica e anche il piede che mi dava i soliti segnali di allarme, ma riuscivo bene a sopportalo. A metà del primo giro raggiungo Cristian, speravo che mi seguisse per raggiungere anche Gus, lui mi fa cenno di non poter tenere il ritmo sia per il mal di schiena che lo ha attanagliato in queste ultime settimane e sia per la temperatura che appesantiva la fatica. Ormai il mio obiettivo era quello di raggiungere Gus, quasi un chilometro prima dell’arrivo e dopo molta fatica riesco a raggiungerlo e superarlo ed arrivare al traguardo a pochissimi metri davanti a lui. Ci abbracciamo soddisfatti della prestazione. Bravi Tutti! Come potete notare lo spirito dell’agonismo, per chi pratica attività sportiva, è una cosa innata, anche in una semplice corsa tra bambini c’è chi vuole arrivare primo al traguardo, quello che conta è abbracciarsi subito dopo ed avere rispetto dell’ avversario. Il mio piede durante la corda, tutto sommato, si è comportato bene , ma si è fatto sentire la sera e l’indomani, pazienza! Faccio i complimenti a Cristian, perché riesce sempre, in un attimo, a uscire dal suo cilindro delle trovate micidiali, e mi riferisco alla presentazione, in perfetto inglese, della Vivacì. Non faccio invece i complimenti a tutti quelli che vogliono avere a tutti i costi il successo senza capire che essere umili e semplici è il dono più bello che Dio ci ha dato. Glicemie: Martedì 9 settembre Pranzo ore 13,30 116 7 boli (pizza) Ore 17,30 prima della corsa 150 – basale del micro invariata. Glicemia all’arrivo 164. Prima di Cena 130 – 8 boli Prima di coricarmi 96 ( ho cambiato la basale) Mercoledì 10 settembre Glicemia al risveglio 201 – 4 boli (colazione) Ore 10,00 250 (Passeggiata per le vie di Roma) Prima di pranzo 112 Pranzo ore 12,30 5 boli ( Pizza) La sera prima di Cena 98. Vi ricordo di iscrivervi in massa alla VIVACI’ il prossimo 15-16 novembre a Riva del Garda. Un abbraccio.PIPPO PIPITONE. Pippo Pipitone... vacanze romane .... 5k special
La corsa “senza pretese” di Cristian
Dopo tre settimane di stop forzato in cui sono riuscito a corricchiare tre volte sempre ad andature blandissime, mi sono presentato ai nastri di partenza di questa corsa non competitiva, accogliendo il gradito invito degli organizzatori. . Tre settimane di fermo non sono un dramma e nemmeno così deallenanti ... ma non pensavo di fare così fatica a stare senza sport ... dato che mi è stata vietata anche la bicicletta. Prima dell'infortunio alla schiena contavo di approffittare della corsa per fare un test sui 5 km a tutta e avere così un valido punto di riferimento sul mio stato attuale di forma e programmare carichi e ritmi di lavoro autunnali. Tuttavia ho dovuto rivoluzionare i miei piani. Personalmente non sono abituato alle distanze “brevi” anche se per mantenersi efficienti e giovani non si dovrebbero allungare troppo le distanze: il rallentamento invecchia! Ogni occasione di divulgazione di vita attiva è sempre meritoria soprattutto quando ci si confronta in contesto aperto, senza recinti per diabetici ... e questo è stato per Roma. Bellissima atmosfera di festa in uno scenario splendido. Peccato solo per caldo e umidità Dopo un giro di riscaldamento con Augusto, Pippo, Angelo e Monica (lei ha fatto un mezzo giro! ... ma a una nuotatrice con la caviglia infiammata lo concediamo) mi sono appartato per i miei esercizi di allungamento ed elasticità. Volevo soffrire in silenzio e ascoltare la mia schiena. Ero indeciso se corricchiare o se provare a dare tutto (il poco che avevo). Alla fine non ho fatto ne l'uno ne l'altro ... sono partito forte il primo km per vedere come ero messo... e ho capito che ero messo male ... pertanto ho subito gradualmente ridotto il passo ... non ho dato tutto, ma ho dato quello che potevo dare ... e mi sono anche divertito ... Un po' seduto e impacciato ho cercato di fare da pace maker per Andrea, che per un buon tratto di corsa mi ha veramente sorpreso per velocità e caparbietà. Ho provato a distendermi, a guardarmi un po' in giro, ascoltare i respiri affannati, il calpestio, gli incitamenti .. sono arrivato in sourplasse ... ho un attimino accelerato gli ultimi trenta metri per evitare di essere sprintato dall'assatanato di turno che prova a farti le cuoia anche per arrivare trecentesimo ... in una gara non competitiva senza tempi ufficiali!!Quando Pippo mi ha superato invitandomi a seguirlo non ho provato nemmeno a cambiare passo ... e la schiena non c'entra nulla ... non cerco attenuanti ... è proprio che mi mancava la brillantezza necessaria ... soprattutto nelle salitelle mi sono reso conto che sono veramente in ritardo di condizione ... peccato perchè non mi sarebbe dispiaciuto un arrivo a tre. Mi consola il fatto che se quando mi sento un “tappeto persiano” corro con questa tranquillità, allora ho margini di miglioramento ... In un soggetto allenato insulino trattato con un compenso “decente” un 5.000 non provoca grossi squilibri sul diabete, a parte l'elemento adrenalina che in un simile contesto tendo ad escludere, almeno nel mio caso. Le condizioni di umidità e caldo eccessivo poi sono un fattore esterno da non trascurare ... Nel soggetto meno allenato invece anche una corsa blanda con queste condizioni ambientali può causare scompensi: troppo sport probabilmente fa male, ma farne troppo poco e male non è meno pericoloso. Sarò severo, ma ci tengo alla salute, mia e degli altri ... l'attività motoria deve essere motivo di riposo per la mente, non di ansia. Su questo invito tutti a riflettere e lavorare! Altre considerazioni personalissime: 1. nelle gare non competitive c'è più tensione agonistica e foga che in quelle competitive 2. per “farsi del male” non è necessario inventarsi imprese epiche: correre un 5000 a tutta può essere più devastante di una maratona; 3. in un evento anche non competitivo e presumibilmente "facile" dove sono presenti partecipanti con diabete di tutti i livelli (allenati, meno allenati, sportivi della domenica, sportivi presunti, sportivi fumatori, aspiranti sportivi) sarebbe opportuno prevedere sempre comunque postazioni per l'autocontrollo, un piccolo briefing e un ipo-corner) ... ripeto soprattutto quando in corsa ci sono persone con diabete che non praticano sport con regolarità e con un metabolismo assai sensibile all'attività fisica bisognerebbe, a costo di essere ripetitivi, catechizzare a dovere e monitorare ... ma mi fermo qui o sembro voler fare il maestrino bacchettatore. 4. lo sport va fatto per passione e per dare il meglio ... se nella fase iniziale è comprensibile farlo per curarsi, per "esorcizzare" la patologia, poi o lo si ama o lo si abbandona. Io non faccio sport perchè ho il diabete, ma perchè lo sport è una passione vera. 5. lo sport accresce l'autostima ma questa esiste a prescindere dal fare sport e ancor più dal fare sport con il diabete. La presenza di più di 2000 partecipanti (secondo gli organizzatori adesso attendiamo i dati della questura ...:-) dimostra come lo sport è sempre momento di aggregazione e gioia, speriamo anche utile a divulgare un messaggio di cambiamento nel vivere e gestire il diabete. Spero che pubblico e partecipantilo abbiano colto, e che questa gara possa essere un valore aggiunto nel bagaglio di esperienze di ciascun diabetico presente. Spero il mio improvvisato e non così perfetto appello in lingua inglese per una partecipazione straniera al campionato di mezza maratona di Riva del Garda sia giunto a qualcuno ... vedremo! Intanto italiani fatevi avanti!
Profilo metabolico: Forse comunicare un profilo metabolico è superfluo in tali casi, ma è la forza dell'abitudine. Lo ritengo inoltre un utile strumento di confronto nello spirito della trasparenza. 9/9: glicemia al risveglio 130, 4 u di rapida a colazione + 4 di levemir ... 85 mg/dl alle h 11. Digiuno a pranzo (non si dovrebbe) ... solo un paio di biscotti ... 120 mg/dl metà pomeriggio. Una mela rompidigiuno. Prima di iniziare a correre 87 mg/dl. Preso due bustine di miele, una bustina di zucchero e una caramella gommosa. Fine corsa: 150 mg/dl ... corsa serale con pochissima insulina basale in corpo ... sforzo non eccessivo = poco consumo di zuccheri. Glicemia prima di cena: 88 mg/dl .... 11 u di levemir e 6 u di ultrarapida per la cena in ristorante, a base di cho e pesce, difficile calcolare cho, sono andato ad occhio ... 93 post cena ...Al risveglio del 10/09 ... 113. Tranquilli non sono un extraterrestre: A1C 6.9 ... 0,8 di peggioramento in 33 mesi. Ma mi sento vivo! __________________________
Abbiamo corso, ve lo assicuro. Tuttavia non ci sono ancora pervenute foto in tenuta sportiva. Per ora altre due foto in borghese ... ancora con Maurizio Damilano ... questa volta a dx c'è la brava e bella Monica Priore, che ci scrive: Questa volta faccio la brava e ti scrivo le mie sensazioni, precisando che la nuotatrice con la caviglia infiammata ha comunque tenuto duro sino alla fine anche se ha sofferto molto l'ultimo giro a causa del caldo afoso e delle salite e discese presenti sul percorso........E' stata un esperienza piacevole anche se non sono una podista, il mio ambiente resta sempre e comunque l'acqua, e non credo che passerò mai alla corsa...... Però nella vita non si può mai sapere, potrei ritrovarmi un giorno a sfidare i miei amici Cristian, Augusto, Pippo ed Andrea in qualche mezza maratona.... E chi lo sa... un abbraccio
Ovviamente dopo la corsa "se magna". Da sx a dx: Pippo Pipitone, Monica Priore, Andrea Guerra, Cristian Agnoli, Carmine del Regno. Cristian e Pippo con la bandanna sul palco 1 e 2 Monica, Cristian e Andrea ... nel dopo gara
Andrea Guerra nel suo intervento dopo gara Monica durante il suo intervento
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