Francesca "PHD" Polese (Milano, DM1, CSII, Pb HM 1:45, Team Diabete No Limits Italia) selezionata per la 10 miglia, corsa contestuale alla Twin Cities Marathon di Minneapolis 2011.
Minneapolis, USA - 2 ottobre 2011
PHD Oversea - The Race - 3 ottobre 2011
Sono tornata a casa da qualche ora. Ancora jetlag e necessità di mettere ordine nelle emozioni che si sono susseguite veloci e diverse nel corso di questo weekend allungato. Ero partita con qualche prevenzione, ma devo dire che l’avventura è stata molto più “forte” e coinvolgente di quanto avessi immaginato, sebbene elementi di perplessità permangano. Ho conosciuto persone che hanno davvero rischiato la vita (attacco cardiaco improvviso, per esempio), vissuto traumi forti, e che, grazie alla tecnologia e alla medicina, riescono a condurre una vita fatta anche di corsa (non di jogging, ma di corsa vera e propria sebbene magari non con tempi sensazionali). Io, come diversamente glicemica, mi sentivo privilegiata, fortunata, sana. Nessuno mette in dubbio la rottura di scatole e la fatica che la gestione quotidiana delle glicemie ci impone, per non parlare di quando si gareggia o si affrontano altre attività “particolari”, però non posso e non voglio paragonarmi con il global hero che si è corso la maratona con l’aorta ricostruita, o un altro che si è corso le 10 miglia con il neurostimolatore per combattere il Parkinson. Insomma, forse è vero che ciò che non si conosce lascia sempre un’impressione più forte di quello a cui siamo abituati. Però.....
Ad ogni modo, ho conosciuto un gruppo di persone che ha avuto voglia di mettersi in gioco, di confrontarsi, di scambiare le proprie esperienze apertamente e senza “nascondere” nulla, in modo sereno (più o meno) e rilassato, senza nessun vittimismo, e che ha trovato gioia nel fatto di poter correre insieme. Mi sembra che già questo sia un motivo che può giustificare il viaggio.
La corsa è stata bellissima, anche se non si capisce per quale motivo occorre far partire la 10 miles alle 7:09! Era ancora buio (il sole stava appena sorgendo) e faceva un freddo cane. Però c’era già tifo lungo le strade, famiglie con bambini, ragazzi e ragazze, nonni e nipoti. Insomma, ad ogni metro c’era qualcuno che ti incitava, batteva le mani, sorrideva, suonava, sventolava cartelli assurdi.... Immagino che cosa deve essere correre la maratona in un clima così festoso. Il percorso era bello, un po’ su e giù (circa 100m di dislivello... Algo ci tiene a sottolinearlo), partenza da Minneapolis e arrivo a St. Paul con attraversamento del Mississippi. Colori autunnali spettacolari baciati da un bellissimo sole, che ha iniziato a scaldare i runners poco dopo la partenza. I partecipanti alla 10 miles erano circa 8.000, per cui la partenza è stata per forza di cose un po’ lenta e affollata. Ho corso il primo miglio con Algo, poi ho sentito che le gambe andavano bene, e, pur se combattuta, ho deciso di partire abbandonandolo per correre fino in fondo la mia gara. Non ho mai tirato, mi sono guardata intorno, ho bevuto e assorbito il tifo e il calore che non ci ha abbandonato fino all’arrivo, ho scherzato con qualcuno a bordo strada. Ho chiuso in 1h18’. Non male, calcolando che avrei potuto dare di più. Per quanto riguarda la gestione glicemica, il sensore che avevo montato mi ha detto che sono rimasta stabile (attorno ai 140) per tutta la gara. Fra parentesi, sono stata la prima a tagliare il traguardo fra i global heroes che gareggiavano nella 10miles. Algo, con il suo 1h23 è arrivato secondo. DNL può essere fiero di come abbiamo onorato il suo vessillo all’estero! Il “disastro” glicemico l’ho combinato io dopo con le mie mani, quando mi sono bolata per mangiare: avendo molta fame (colazione fatta in camera con generi di fortuna alle 5) ho esagerato, ho poi mangiato meno del previsto, e questo è stato l’inizio di una lunga giornata trascorsa quasi costantemente bassa. Vabbè... non diventerò mai perfetta! In conclusione, è un’esperienza che mi sento di raccomandare a tutti: convertitevi al micro!!!!! Scherzi a parte, sono stati giorni di confronto e di riflessione, oltre che di piacevole vacanza, che mi hanno lasciato molto. Un’ultima annotazione per Issimo: il completo DNL che hai distribuito l’anno scorso al campo di Arezzo ha fatto faville.... Tutti i global hero diabetici ne sono rimasti molto colpiti!
Vari motivi mi hanno spinto a candidarmi per la partecipazione all'evento gestito e sponsorizzato dall'azienda Medtronic, produttrice del microinfusore da me utilizzato. Li elenco in ordine sparso, con buona pace di Issimo che invece ci incoraggia ad adottare sempre un approccio razionale e controllato (ma ho mantenuto il numero magico, i.e. 10):
Su quest'ultimo punto in realtà sono un po' amareggiata. Infatti, se al momento dell'iscrizione avevo inteso di poter scegliere liberamente l'associazione "pazienti" a cui far donare il contributo di 1000 USD, è poi emerso che la scelta doveva ricadere fra un numero pre-selezionato di associazioni ... le solite appartenenti all'Establishment! La partita è però ancora aperta: ho spiegato che la mia partecipazione era finalizzata al riconoscimento delle benemerite attività svolte da DNL e gli organizzatori si sono detti possibilisti... Let's see!