...Giornata inaugurale. Il sole splende e le previsioni meteo annunciano tre giornate estive che il Lago di Garda ogni tanto ad ottobre sa regalare.
La jeep presidenziale, come al solito stracarica, varca la soglia dei cancelli del Garda Family House con parcheggio in posizione privilegiata.
Massimiliano, come lo scorso anno, è già lì, con largo anticipo: a lui il premio del primo arrivato.
Viene subito assoldato tra i "volontari della fatica" e assieme ad Alberto si guadagna i gradi di "facchino" oltre a "custode" delle chiavi del deposito bici, quest'anno posizionato nella vecchia stalla, con griglia portabici nuova di zecca predisposta dallo staff delle suore di Castelletto.
Che organizzazione!
Nel pomeriggio si susseguono gli arrivi. Non sono previste attività particolari a parte l'installazione dei sensori per il monitoraggio in continuo della glicemia, gentilmente concessici in prova, dopo aver espletato tutte le formalità burocratiche, le procedure e i protocolli richiesti,
Tra chiacchiere, firme, liberatorie, dichiarazioni di responsabilità, badge, check in, scarico bagagli, posizionamento bici, consegna materiale tecnico e della apprezzatissima tshirt "Camp Mellito" il tempo vola.
C'è chi trova pure lo slancio per un'uscita in bici "sciogligambe".
Il grosso della truppa è già qui. Altri si aggiungeranno a partire da venerdì, completando così la pattuglia di 37 atleti con diabete. Un bel gruppo da gestire, ma le capacità di autogestione e di "resilienza" sembrano garantire rispetto dei tempi, alto livello di attenzione e qualità dei contenuti, sia a livello di pratica sportiva, sia a livello di teoria e confronto.
A cena come al solito conta dei carboidrati interattiva per consentire ai commensali di quantificare il contentuto di cho (ma non solo) del pasto e valutare di conseguenza, in libertà, il bolo da somministrarsi.
Marco, Andrea, Luca, Pietro, Luisa, Lucia, Elisa, Manuela, Paolo, Emanuele, Davide, Franco, Michele, Alberto, Max, Gianluca, Vdb, Maurizio, Daniele, Zorro … citiamo alcuni nomi a caso e come la memoria ce li suggerisce …. vecchi e nuovi, seduti a tavola, brindano al successo del Camp!
Nel dopo cena, diligentemente, ci si ritrova nella sala convegni "Nascimbeni" dove il presidentissimo, con il commento tecnico di doc Gianfranco Poccia e doc Mario Vasta, presenta alcune statistiche relative ai partecipanti e descrive, a grandi linee, l'impostazione del programma e lo spirito che contraddistingue l'iniziativa.
Poco prima della mezzanotte, si spengono le luci. Tutti a nanna, pronti per cominciare!

Si comincia con il breakfast briefing. Quest'anno si è provato a svolgerlo direttamente in sala colazione per ottimizzare i tempi ed evitare trasferimenti e contro-trasferimenti.
Attivarsi al mattino non è sempre facile e ognuno ha i suoi bioritmi. Di certo andare su questioni tecniche di primo mattino non è facile, tra mancanza di concentrazione e macchine del caffè che macinano a tutta forza. Ma Mario, Monica e lo staff tutto, schiarita la voce, cerca di far arrivare pochi ma mirati concetti.
Oggi si sono formati 4 gruppi di allenamento:
Doc Poccia accompagna gli outdoor per un facile trekking al villaggio di Campo.
Huber proverà a contenere le "sciabolate" dei ciclo:melliti sulla salita panoramica di Passo Campiano @ Malcesine.
Salvatore accompagnerà i runners per una seduta lungolago mentre il presidentissimo guiderà i biker per un uscita sulle ruote grasse.
Il pranzo si consuma puntuale intorno alle 13. All'appello non manca nessuno! Tutti partiti, tutti rientrati.
Special Guest doc Gabriele Rosa, fondatore del Marathon Center e allenatore di alcuni tra i più grandi maratoneti della storia recente.
Pomeriggio dedicato alle session teoriche nell'aula interattiva.
Prima parte riservata alla fisiologia dell'esercizio e della preparazione atletica strutturata con Huber Rossi del Marathon Center in cattedra.
Gli argomenti sono tanti, il tempo vola e un po' sforiamo. Il briefing metabolico, tanto caro a Doc Poccia (recupereremo in prossimi futuri eventi) viene un attimino ridimensionato, ma il caso di Franco Benetti viene sviscerato e analizzato da tutti in modo vicendevolmente costruttivo e utile.
Il lungo pomeriggio teorico si conclude con due session in workgroup: corso di conta dei carboidrati "entry leve" per alcuni, per altri lezione su appoggio del piede nel podismo e biomeccanica nel ciclismo. Grande prova di dedizione e "resilienza" applicata all'apprendimento.
Nel frattempo ci raggiunge doc Maurizio Sudano, finalmente liberatosi da inderogabili impegni di ambulatorio.
Cotti a puntino ma sazi di sapere, arriviamo affammati al banchetto serale, come al solito "carboconteggiato" e "bromatologizzato"
Un presidentissimo provato gestisce il "late show" dedicato alla programmazione delle uscite dell'indomani. La salita a Punta Veleno è ovviamente argomento che scalda la platea ciclomellita. Definite le attività del sabato, il presidente scioglie le righe.

Con tutti i workout ben pianificati, il breakfast briefing è ridotto a brevi comunicazioni di servizio, anche perché lo staff medico è scappato via di buon ora: il fascino dell'arrampicata sulle cenge di Marciaga è irresistibile.
Il grosso dei ciclo:melliti parte alla conquista di Punta Veleno, altri sottogruppi scelgono percorsi meno impegnativi, mentre i pro Piro e Crava affrontano il proprio allenamento programmato che prevede 5 salite consecutive (segnalate e indicate dal previdentissimo).
I podisti, con la sola esclusione di Piero, impegnato nel suo lunghissimo pre-maratona, affrontano una trail running session "entry leveL" coinvolgendo, controvoglia e contronatura, anche il pistaiolo Salvatore. Warm up lungo lago e poi da Marniga sottopasso e via in salita lungo la mulattiera per Campo. Il gruppo si ricompatta per le foto di rito e conclude compatto dopo divertente mangia e bevi per single trail. Ottima prova dei nuovi arrivi. La corsa in natura conquista anche gli stradisti più incalliti.
Il gruppo dei podisti, "i secchioni", riescono anche ad effettuare un piccolo ma approfondito briefing metabolico sulla gestione del workout, svolto comodamente seduti e scaldati dal sole allo zenit.
A pranzo il Grippo fa le veci della nostra "Mitch", impegnata in trasferta, e carboconteggia per tutti.
Pomeriggio con una lunga e intensa session dove i nostri doc Maurizio e Mario, interfacciandosi, affrontano i temi legati a sport di endurance e diabete di tipo 1. Anche oggi la session si dilunga oltremodo, ma senza attaccare il livello di attenzione e la sete di conoscenza dei partecipanti.
Purtroppo siamo costretti a rivoluzionare la scaletta e i lavori in sottogruppi e il briefing metabolico vengono aboliti d'ufficio e rimandati a miglior occasione.
Salutiamo i tecnici del Marathon che oggi, dopo aver verificato le pliche e la massa grassa di tutti, ci lasciano al nostro destino… della serie "Noi corriamo da soli!"

Dopo cena con "late show" abbreviato per consentire al gruppo una serata conviviale nella vicina birreria locale. Si parla di programmi futuri, di nuove location, di possibili miglioramenti. L'impegno di tutti per collaborare e partecipare, con la consapevolezza che stante le forze in essere non è possibile arricchire il calendario, ma anzi è necessario "tagliare" e "sfoltire" gli appuntamenti.

Un'altra splendida giornata di sole regala a Camp Mellito un degno epilogo.
Ciclisti alla conquista del record sulla Torri-Bivio, docs ad arrampicare e podisti impegnati in un collinare per sentieri a ranghi completi. Oggi con noi anche la debuttante Lucia e il redivivo Doc Mario, che oggi torna al primo amore, la corsa. Anche Federica rispolvera le scarpette da running e si becca 13 km belli tosti.
Prima di pranzo improvvisato briefing metabolico con doc Mario e il gruppo dei runner allargato.
E' tempo del pranzo di chiusura.
Come auspicato, non assistiamo al "fuggi-fuggi". Diligenti e concentrati i partecipanti si radunano nella sala convegni per il "debriefing". Un'oretta piacevolissima per cercare di fissare pochi ma chiari punti nelle menti e nei cuori dei presenti. Il presentatore Issimo cerca di far parlare un po' tutti. Piccola intervista a Paolo e Andrea per condividere con gli altri l'esperienza nel circuito ciclistico americano.
A seguire stacco dei sensori ancora attivi, baci, abbracci, buoni propositi.
A proposito ... non è mancato nemmeno il mini pistolotto presidenziale ... e saluti a tutti.
Un plauso a Carlo che così come è venuto è rientrato ovvero in bici fino alla stazione di Verona.
Inutile dilungarsi in ringraziamenti e convenevoli: un unico e cumulativo GRAZIE basta e avanza!
Arrivederci a Camp Mellito 2.0 del 2013 … ancora non ci è dato sapere dove si svolgerà, ma sempre ad ottobre e, se non emergeranno sedi alternative, ritorneremo qui per il terzo anno consecutivo ma rinnovando formula e contenuti!
Visibili ma irriconoscibili … "Campo dunque sono!"

Saturday Session > Dr Mario Vasta