A distanza di un anno la pattuglia dei ciclomelliti:mangiaasfalto si arricchisce in numero, in grinta ed in ambizione. Gia, perche' piu' dei chilometri percorsi (circa 180 nelle tre uscite), a colpire e' stata soprattutto la voglia di darci sempre dentro e di... vincere la forza di gravita', che ha portato i nostri allegri sgambettatori a domare anche la temibile Punta Veleno, 8 km di vero calvario ciclistico che da mesi solleticavano le fantasie dei nostri grimpeurs (date un'occhiata ai post del gruppo Facebook "Ciclomellito @ Ciclismo&Diabete" per scoprire che, per avere gli incubi, almeno quelli su due ruote, non occorre Dylan Dog...).
Ad assaggiar per primo gli ardori ciclomelliti e' stato, sin da subito, l'ottimo Doc Huber Rossi (a proposito...bravissimo sia nella teoria sia sui pedali !) il quale nell'uscita di venerdi' 19 (62km su e giu' per la riva destra del lago, inclusivi della bellissima panoramica di Malcesine), dopo aver fatto scaldare i motori sino a Riva del Garda e richiesto una andatura moderata (ma solo perche' "domenica mattina ho la mezza maratona di Amsterdam", [1H11:58 ndr]), si e' dovuto impegnare di buzzo buono a placare le folate a manetta dei vari Caselli (alias Van der Kaasell), Nodale (alias Marco Zoncolan) & C..
Ma per tutti il focus della tre giorni gardesana era il tentativo di ascesa della Veleno (per gli amici, Poison Edge), stretta lingua d'asfalto che si inerpica da Castello di Brenzone a Prada Alta (per circa 1000d+ in soli 6km di ascesa vera e propria), considerata dura almeno quanto il mostro Zoncolan e scalata solo una volta dai "pro" (Giro del Trentino 2012).
Sulla preparazione di Nostri le leggende si sprecano e solo con gli anni si conoscera' la verita': pare che per combattere la gravita' vari bikers abbiano messo in tasca minimongolfiere dotate di bombolette di elio pronte all'uso, che Toky Toscani abbia immerso il suo nuovissimo pacco pignoni in una mistura lubrificante/accelerante preparata da Mago Merlino acquistata al mercato nero, che il duo Nodale-Zoz, per paura di perdere l'equilibrio e mettere piede a terra per la bassa velocita', si sia allenato a pedalare su una corda da funambolo tesa tra la cima del Crostis e quella dello Zoncolan, e che il sottoscritto Van der Biankineen si sia addormentato per una settimana intera abbracciando un pupazzetto di pezza con le sembianze di Pozzovivo...
Ad ogni buon conto - tra impennate delle ruote anteriori, scivolate di quelle posteriori, apparizioni mistico/religiose e non (personalmente io ho visto ed udito il Grillo Parlante) ed echi di proverbi caselliani ("se giri la bici, e' discesa !") - la testa, le gambe e soprattutto il cuore dei ciclomelliti non sono stati fermati nemmeno dalle aspre rampe benacensi, e tutta la pattuglia, sulla scia della maglia verde saldamente sulle spalle di Marco Zoncolan, ha raggiunto Prada Alta tra grida di gioia (e di sollievo), canti e balli da sambodromo  Menzione di merito particolare al "vespomellito" Davide, che a bordo della sua rombante motoretta ha puntigliosamente filmato e fotografato ogni metro, ogni goccia di sudore, ogni sguardo ed ogni smorfia dei "prodi di Prada".
Poison Edge GPStrack data > LINK

Chi sperava che le pendenze oltre il 20% della Veleno avessero finalmente appesantito le gambe e sfiatato i polmoni dei CiclomellitiMangiaasfalto, e che il birra-party del sabato sera ne avesse spento gli ardori, non aveva tuttavia considerato l'effetto rivitalizzante delle magiche parole "Torri-bivio", con cui il Presidentissimo irreti' i Nostri gia' nel 2011 istigandoli ad inseguire record veri (o asseriti tali?) lungo i serpeggianti 7.2 km (e 400d+) che da Torri del Benaco conducono al bivio per la ridente San Zeno di Montagna.
Tanto piu' che a fomentare gli animi ha contribuito la compagnia dei due Desmosedici by TeamType1 Paolino & Andrea....i quali, dopo aver evitato come la peste Poison Edge, da bravi (moto)ciclisti hanno acceso le micce (e che micce!) sin dal primo metro, spalleggiati dall'intrepido Marco Zoncolan. Ma quando Mister Paul decide di cambiare passo - cosa che vorremmo tutti vedergli fare nel 2013 su strade ben piu' prestigiose (e qui devo fermare la penna, vero Paolo?) -  non ce n'e' per nessuno...alla fine e' un fantasmagorico 19'13", con dietro Marco Zoncolan e Van der Biankineen che con 20'43" guidano la truppa C&D-DNL ed annichiliscono una mandria di normoglicemici. Scesi poi a Caprino, si risalgono le propaggini del Monte Baldo fino a Lumini per poi ridiscendere verso le rive del lago e chiudere in circa 60km la tre giorni sui pedali.
Torri- bivio + Caprino-Lumini GPS track data > LINK