10 RIGHE DALLA TREVISOMARATHON > di Andrea Dalpero, Dm1, Vi
L’idea di fare questa maratona è nata un po’ prima di Natale: perché non velocizzarsi nel lungo nel periodo invernale e poi raccogliere i frutti nelle gare montane estive?
 Da questa ho iniziato a seguire un programma composto da 4 allenamenti settimanali per circa 10 settimane. Ho programmato gli allenamenti per avere una velocità attorno a 4’30” al km ma sapendo il debutto in una distanza così le mie speranze erano un po’ scarse.
Il tracciato scorrevole, il numeroso pubblico, una gestione metabolica ottima e una gestione regolare della gara invece mi hanno portato ad un vero successo.
 Quando ho tagliato il traguardo non ci credevo ma subito dopo la gioia ha cancellato la mia incredulità.

Partito con un 138, alla mezza 141 e alla fine 176 mi ritengo altamente soddisfatto, forse ho integrato tantino ovvero 3 barrette energetiche da 50g , 2 gel e ad ogni ristoro acqua ma tenuto conto del consumo penso vada bene. La sera prima però avevo tenuto invariata la basale (glargine) in quanto pensavo la tensione della gara mi giocasse qualche scherzo.

Impostato subito il ritmo a 4’30” e il cuore a una media di 155 battiti/min. Ho corso regolare aiutato dal fatto che a mano a mano che i km passavano le gambe non davano segni di stanchezza, tranne negli ultimi km.

Che dire ancora, sono molto felice perché davanti a me spero di avere ancora dei miglioramenti uniti ovviamente a costanza, impegno e divertimento…
Alla prossima, Andrea

10 RIGHE DALLA TREVISOMARATHON > di Stefano Canevese, Dm1, TV
Atleticamente: parola grande … assolutamente impreparato per una corsa oltre le 3 ore, lo sapevo fin da prima in quanto non ho avuto il tempo e forse neppure anche la voglia di correre dei lunghi. Comunque consideriamo questo il primo della stagione, vedrò se ci riesco di farne almeno un'altro paio. Altrimenti pazienza: si fa quel che si può.
Metabolicamente: una buona gestione nel suo complesso, con una riduzione della basale del 33% la sera prima; valori che si sono mantenuti abbastanza bene nell'arco della giornata.

Ho vissuto questa maratona con la tranquillità di chi sapeva di non avere grosse pretese agonistiche chiaccherando per 2 ore con alcuni compagni di corsa tanto di accorgermi appena dei chilometri che passavano, fin quando alla soglia delle 3 ore le gambe hanno detto basta per raggiunto limite chilometrico quindi sono andato al passo per 4-5 k verso il traguardo.
Nota di folclore: c'era lo sceriffo Gentilini appresso un'osteria col calice di vino in mano che incitava i maratoneti con la voce un pò alterata dai fumi del dio bacco. Quadretto di un'Italia bucolica di altri tempi che ben si sposa con la sua figura! Chissà se avrà applaudito quei neretti vincitori della corsa!