Eccoci qui a raccontare l'ennesima avventura DNL. Il punto di ritrovo nonchè Quartier Generale è casa Canevese situata nel trevigiano, precisamente a Motta di Livenza.
Sabato per ora di pranzo la truppa è al completo. In casa aleggia da subito un'aria accogliente, familiare e tra di noi un clima di amicizia, ognuno cerca di poter scambiare almeno una parola con ognuno dei presenti; anche la new-entry Angelo in un battibaleno viene accolto da tutti ed è piacevole vedere com'è interessato sia nel raccontare le sue diverse esperienze che nell'ascoltare quelle degli altri (Angelo ti aspettiamo ad Arezzo!).
Ormai anche l'applicazione del sensore e la configurazione del misuratore di glicemia in continuo è gestito in tranquillità e senza problemi; in 5 minuti tutti i Trail Mellito Runners sono equipaggiati di sensore+misuratore.
Come al solito si parte alla grande con un pasto ottimo, abbondante, genuino e il palato non può far altro che ringraziare!
Durante il pranzo è palpabile quanto ormai la strada intrapresa stia portando buoni frutti. Tutti cercano di compilare l'abituale Mellito Book, applicare la conta dei CHO, discutere sulle varie migliorie che potremmo applicare; ma tutti vogliamo come prima cosa gustarci il pranzo, questo è da precisare.
Nel pomeriggio ci dirigiamo al Briefing dedicato all'ultra Trail degli Sciamani, percorso di ben 69 km e all'EcoMaratona dei Cimbri dove vi si cimenteranno 5 dei nostri Mellito Runners: Nonno Pese, Pres, Grip, Gus e Angelo.
All'interno della presentazione della corsa viene ritagliato un momento anche a DNL, dove il Presidentissimo riesce in un tempo limitato a fare una panoramica di tutto ciò che significa DNL ed i motivi per cui siamo qui. La serata continua con la cena offerta dagli organizzatori della corsa e termina con le ultime chiacchiere ed un buon caffè al nostro Headquarter.
Ora tutti a nanna, domani ci aspetta una giornata intensa di emozioni e fatica!
Notte tranquilla e sveglia prima delle 6 per tutti i Mellitos ... Nonno Pesenti come sempre è l'ultimo ad alzarsi e il più lamentoso, Bru il più lento (sia in corsa che a prepararsi :-) ) , Grip è la precisione in persona all'ennesima potenza, Gus a mò di telecronista calcisitco è l'atleta da “calma olimipica†.
Fortunatamente le piogge dei giorni precedenti hanno lasciato spazio ad una gioranta bellissima, cielo serenissimo, la visuale che potranno godere gli Eco runners in gara sarà eccezionale. Raggiungiamo l'altra metà della truppa DNL a casa Canavese, dove troviamo una tavola bandita di ogni ben di Dio … purtroppo non possiamo esagerare, oggi bisogna correre !!! Ognuno adotta la propria metodica; chi sceglie di non farsi alcun bolo e di fare una colazione con pochi cho, chi sceglie di fare un bolo ridotto in vista dell'attività fisica, chi cambia strategia e sceglie di fare un bolo per tamponare l'iperglicemia mattutina: insomma è palpabile quanto ormai nel gruppo ognuno sappia gestirsi autonomamente e soprattutto usar la testa e agire in base alle situazioni. Questo è uno dei tanti messaggi che DNL vuole trasmettere !
Tutti in macchina per raggiungere la partenza della corsa.
Arriviamo in largo anticipo: Bru e Stefano vanno ad iscriversi alla Minitrail con un leggero rammarico per non prender parte alla Ecomaratona, gli Eco-Mellitos prendono un caffè per darsi la carica, ne avranno bisogno.
L'atmosfera delle gare trail è unica, già dal giorno precedente si nota come tutto il paese faccia cerchio attorno alla gara, lo speaker sottolinea più volte l'importanza del rispetto dell'ambiente, la maggior parte degli atleti si conosce, sembra di ritrovarsi tra amici, viva lo sport, la natura, l'amicizia, la fatica, qui si respira un'aria piena di sentimenti positivi e veri.
Mentre gli organizzatori dell'Ecomaratona chiamano uno ad uno tutti i partecipanti alla gara per la spunta, non possiamo dimenticarci le foto di rito, saluti e "In bocca al lupo a tutti !!!"
Tra le 8.30 e le 9.15 tutti i parteciparti all'Eco maratona, alle Minitrail di 6 e12km, alla camminata lasciano la partenza e si immergono nella fantastica natura regalata dal paesino di Fregona; solamente il passaggio attraverso le grotte del Caglieron vale esser venuti fino qui!
I poco più di un'ora Bru e Stefano terminano la MiniTrail da 12km, commenti a caldo … nonostante i pochi km la salita è sempre dura, ma la bellezza del percorso alleggerisce la sensazione di fatica! Entrambi soddisfatti raggiungiamo Monica e Katia al km 25 dell'Ecomaratona per poter incoraggiare e ammirare le gesta dei Mellitos e di tutti i concorrenti in gara.
Anche se ormai sta diventando una costante, è sempre una sorpresa vener il Nonno Pesenti nei primi, infatti a poco più di metà gara lo ritroviamo attorno alla 13esima posizione e in ottime condizioni. Poco dopo passa il Pres, che ci regala i suoi bastoncini dei quali non ha più bisogno; seguiranno Gus e Grip. Putroppo Angelo è costratto al ritiro, una fastidiosa lombo sciatalgia che lo affligge da diversi mesi non è stata clemente nemmeno oggi, ma complimenti per averci comunque voluto provare, sarà per la prossima!
A questo punto mentre i Mellitos si accingono a correre gli ultimi 17 km, i DNL Supporters si dirigono al traguardo della gara in modo da poter assistere all'arrivo dei parteciparti e poter immortalare e abbracciare i nostri Top Runners. Bisogna sottolineare l'alto tasso tecnico di questo percorso … 1300 metri di dislivello positivo nei primi 10km, tratto durissimo in mezzo al fango, discese tecniche e … 42 km e un totale di 2300 metri di dislivello positivo … penso sia abbastanza per capire la difficoltà di questa gara e congratularsi anche solo per essere in grado di concludere un percorso del genere.
Ore 12:35 non ci crediamo, lo speaker annuncia l'imminente arrivo del "Nono classificato", atleta del Diabete No Limits Team Italia ; PIETRO PESENTTI con un'eccezionale 4h35'30'' .
Subito ci dirigiamo verso di lui, mentre lo speaker cita nuovamente la presenza del nostro team alla gara e di questo ne siamo fieri e non per darci delle arie. Pietro è stremato, ha dato tutto e nell'ultima parte di gara ha superato parecchi atleti, nonostante lui si consideri uno scarsone in discesa e gli ultimi km erano praticaemnte solo in discesa, Grande!!!
A seguire arrivano il Pres, ottimo allenamento in avvicinamento al suo principale obiettivo dell'anno l'UltraTrail di 111km (si fà fatica solamente a pronunciarli tutti quei chilometri....) , Gus che nonostante i suoi acciacchi sta ritornando in formissima e conclude la gara sempre con il suo fantastico sorriso, infine Grip che dopo 3 mesi dedicati solamente alla bici, con un misero mese di preparazione porta a casa una gara del genere, Complimenti RAGAZZI!
Nel dopogara ci concediamo un buon pranzo, vediamo le premiazioni, un caffè per tutti visto il lungo viaggio di ritorno, e appuntamento in quel di AREZZO !!! VI ASPETTIAMO !!!
10 RIGHE DA FREGONA ... BY 'ISSIMOUn altra piacevole esperienza DNL con i fiocchi. Portare 5 trailrunner con diabete in corsa ad una ecomaratona così impegnativa qualche anno fa era impensabile ... oggi mi sembra quasi ordinario e sono sicuro saremo sempre di più. Piccoli passi, ma regolari e risoluti, verso la vetta, verso la pratica responsabile e la passione vera per lo sport di endurance. Una sagra della fatica, di provincia forse, ma che lascia il segno nei cuori, nello spirito e nella mente dei protagonisti diretti e indiretti: nel 2010 se si digita la parola trail sui motori di ricerca
in prima pagina compaiono almeno un paio di link che rimandano a www.diabetenolimits.org ... e sempre più sono i contatti e l'interesse da parte di persone normoglicemiche che ci leggono per il piacere e la completezza dei nostri report. Questo signifia uscire dal recinto ... in campo aperto, fuori e dentro il bosco, nella radura DNL c'è ... non a caso la parola radura in tedesco si traduce "lichtung" che significa anche "illuminazione" ... menti aperte che guardano avanti, perchè DNL crede che c'è un domani e per questo si sbatte! E' la speranza nel futuro, prossimo o meno, che ci fa correre, pensare, condividere. Diversamente glicemici, ugualmente trailrunner! W lo spirito trail!
ATLETICAMENTE: la più impegnativa ecomaratona cui io abbia mai partecipato. Per me doveva essere un allenamento, il secondo di una serie di lunghi in progressione in vista dell'obbiettivo EUT 111 km del 22 ottobre. Come sempre anche il più controllato dei trailrunner fatica a non forzare il ritmo quando è "gara vera". Ma ci sono almeno in parte riuscito. La corsa si può dividere in 3 sezioni: la salita, l'altopiano, la discesa. In salita ho dovuto rallentare e spesso camminare nei primi 30 minuti a causa di un forte dolore ai tibiali anteriori. Poi ho iniziato una progressione che mi ha consentito di scollinare pimpante e recuperare, le ho contate, 34 posizioni. Nella parte in altopiano ho corso molto bene, forse troppo, e credo di aver un po' esagerato. Ottime le Inov 310 gtx, con suola artigliata che non temeva il fango: dove gli altri scivolavano, io andavo alla grande. Discesa: un po' schiacciato, specie sui tratti con fondo duro (qui le Inov invece fanno male). Problemi muscolari nell'ultima ora di gara con doloretti ovunque: adduttori, ischiocrurali, vasto laterale e un po' alla schiena. La vacanza in bici da 1900 km e il brusco ritorno alla corsa a piedi ha lasciato qualche strascico ... speriamo di risolvere il tutto. Di sicuro in settimana non potrò svolgere i lavori di qualità che avevo in mente. Nell'ultimo tratto di discesa sono stato recuperato da 4 concorrenti, 3 dei quali sono riuscito a risuperare nell'ultimo strappo prima dell'arrivo. Confortante perchè vuol dire che le energie non mancano! 5h23 minuti ... mamma mia ... almeno mezzora in più di quanto pensavo di impiegare! Super nonno invece!
METABOLICAMENTE & NUTRIZIONALMENTE: Gestione impeccabile, a mio avviso (.v road book) Il sensore ha funzionato alla perfezione, i controlli incorciati al glucometro sempre coerenti: basta saperlo leggere e tenere in considerazione il lieve ritardo. Ho mangiato qualcosina in più del solito (22 gr cho per ora di corsa), timing delle integrazioni e trend glicemico perfetti: numerosissimi i ristori, fin troppi, e i punti acqua. Nessuna tendenza a ipo nel durante o nel post ... evidentemente il mio "motore" va a grassi! Nei pasti pre e post gara sono riuscito a limitare i danni: la compilazione del road book e il confronto con gli altri aiuta! All'inizio sembra una gran "rottura de palle", poi capisci che quei cinque secondi di ragionamento che perdi per ogni portata che ingurgiti ti fanno risparmiare correzioni e/o improvvisazioni terapeutiche oltre a ore di inutili e controproducenti pensieri su immaginare quali siano i più reconditi motivi per le tue iper/ipo glicemie di cui è sempre colpevole qualche fattore imponderabile (la tensione nervosa, l'ago ossidato, la cinetica della basale, la rapida troppo potente, il cibo pesante, la cannula del micro, il micro di vecchia generazione) e mai noi, i nostri errori, la nostra pigrizia. Fare il carbo counting non significa essere calcolatrici umane, ma mangiare informati e consapevolmente! Che parolone questo presidentissimo saccente ... piaccia o non piaccia è così! "Conoscere per ingurgitare!" ... questa è la chiave per un compenso (mentalmetabolico) buono o per lo meno "decente"!
MENTALMENTE: poca tensione nel pregara, bella atmosfera di gruppo. Ho saputo resistere alla tentazione di andare a tutta un po' per saggezza un po' perchè non ci sarei riuscito specie nella prima mezz'ora di gara. I problemi muscolari mi hanno lasciato qualche preoccupazione. Da un punto di vista fisico ho corso al 70% ma muscolarmente è come se avessi fatto una gara a tutta! L'approccio sereno alla gara mi ha consentito di osservare paesaggi, sentieri e scrutare l'orizzonte, scambiare veloci battute con i concorrenti e gli assistenti sul percorso, e, purtroppo, notare anche che il tanto decantato spirito trail non è proprio presente in tutti i partecipanti. La corsa "a muso duro", gli atteggiamenti "incazzosi", i "podostorditi" pensavo appartenessero al mondo dell'asfalto (leggi corse su strada): invece rilevo con dispiacere che anche il trail non ne è esente. Forse sono troppo "rigido" ma il passaggio al mondo trail dovrebbe essere conseguenza di un approccio diverso allo sport, più incentrato alla conoscenza di se stessi e della natura, e meno all'impeto agonistico, ad una ricerca esasperata della prestazione, del premio di categoria, della posizione assoluta. Invece mi sa che il fenomeno "moda trail" sta portando in gara atleti che partecipano perchè essendo il numero di partenti minore è più facile andare a premio o nella peggiore delle ipotesi raccontare di essere arrivati nei primi 100 o nei primi 50. E' un atteggiamento da sacchettari, da contenditore di "polli, salami e formaggi". Sono ancora un fenomeno minoritario, ma si fanno notare e un po' stonano in questo contesto di festa paesana molto informale e dove tutti si strasbattono per accontentare tutti e dare il massimo, vedi i pasta party pre e post gara: sembrava di cenare in famiglia!
Mentalmente dunque le ecomaratone sono quanto di meglio un runner possa chiedere: calore, amicizia, ritrovo, gioia, convivialità , condivisione. W la fatica, W l'illuminazione, W il trailrunner sciolto e risoluto! Il diabete? Ah si, anche lui è stato accolto con interesse, attenzione, illuminazione!
Lichtung, faghere e metabolismo imperfetto degli zuccheri ... nel mondo del trail l'ignoranza sul diabete non è più ammessa!
Aldo Poles, bikers ciclomellito di Conegliano, ci ha fatto visita il giorno
della gara. Grazie anche per le belle foto scattate lungo il percorso!Oggi Diabete Off-Road a 360° gradi, bipede e in bici! Il cronometro racconta solo una parte dell'evento;la gioia della corsa, il sentirsi i propri passi, l'osservare la gente che ti circonda, il sentirti tuttuno con il sentiero che attraversi non sono misurati dal cronometro ma concorrono almeno in ugual misura a trasmetterti le endorfine positive che alimentano la gioia di essere
PENSIERI: lo scenario è veramente bello con passaggi in grotta e bei punti panoramici. Peccato per le condizioni del terreno particolarmente fangoso che ha reso più difficile un percorso già non facile di suo. Un problema nei primi 10 km,causato da una fasciaturat roppo stretta della caviglia destra: risolto fermandosi ed eliminando metà bendaggio. Per il resto corsa spensierata nei boschi
ATLETICAMENTE: corsa particolarmente difficile a causa del terreno fangoso quindi prudenza sempre.
METABOLICAMENTE: tutta la corsa con valori compresi tra 60-90.
NUTRIZIONALMENTE: integrato tantissimo in gara rispetto ai miei standar e ciò nonostante glicemie sempre entro range bassi o al limite del basso.
MENTALMENTE: sereno!