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Diabete Off-Road @ 2010 - 2 Alpes Raidlight Trail





DIABETE OFF ROAD @ 2 ALPES RAIDLIGHT TRAIL






Il Team Diabete No Limits colpisce ancora e centra l'appuntamento sui ghiacciai di Les 2 Alpes. Una fantastica giornata.
Ottima prova del dinamico duo Pietro+Cristian sulle vette della ridente località montana transalpina posta a 1700 mt slm.
Appaiati sotto il traguardo in 6h16m e 43 ss. 16° e 17° assoluti @ RTT!
Pietro 3° di categoria M40. Gara spettacolare, tantissima neve e tantissima fatica.
Nelle prossime ore resoconto completo di dati sportivi, cronometrici, metabolici e nutrizionali oltre alle oramai
immancabili dieci righe da ...
Fa sempre una certa impressione scorrere la classifica e vedere nella prima parte assoluti due nominativi seguiti dalla
scritta "Team Diabete No Limits Italia" ... L'atleta con diabete non esiste ovvero esiste nella misura in cui non è ancora un atleta!" ....
ma ancor più "insieme è meglio" ...
questa è la differenza tra DNL e il resto del mondo ...

Vedi le classifiche (generale e di categoria) a questi link:
http://ddata.over-blog.com/xxxyyy/0/54/76/75/2ART2010/general-maratour.pdf
http://ddata.over-blog.com/xxxyyy/0/54/76/75/2ART2010/clmt-categ-maratour.pdf



Report'issimo
L2A CONFIDENTIAL ... by Cristian

A più di un mese di distanza, trovo finalmente un ritaglio di tempo per scrivere di questa straordinaria giornata di "corsa in natura" (sono sul volo LH424 Monaco-Boston).
La mia "propensione transalpina", il sodalizio con Raidlight e l'esprit trail dopo la bella esperienza al Pilat Winter Trail dello scorso gennaio, mi hanno portato a iscrivermi a questa gara cercando di coinvolgere altri associati DNL amanti della corsa off-road.
Alla fine, a respirare polvere e macinare d+ sfidando le alte vette dei ghiaccai di Les 2 Alpes, mi sono ritrovato "solo" con Nonno Pesenti. Pochi ma buoni, e il Nonno è sempre presente in queste occasioni, quando "sorridere alla fatica" non è così facile ..."
Le difficoltà oggettive del percorso e una logistica non certo facile, oltre a qualche forfait dell'ultim'ora, hanno ridotto ad un intimo quartetto la delegazione DNL @ L2A: Presidentissimo (runner), Pietro (runner), Giorgio (assistenza) e Monica (assistenza).
L'evento per inciso era partecipato interamente a proprie spese. DNL è solo la cassa di risonanza. Con o senza diabete, salvo circoscritti e motivati casi, continuiamo a correre e fare quello che ci piace fare a nostre spese!
La trasferta in Massif (un carro armato messo in autostrada non è certo il massimo del confort) alla fine non è stata così terribile e siamo arrivati a destino piuttosto freschi e ancora allegri. Umore alle stelle ... l'aria frizzante della montagna aiuta!
Alla soluzione low cost "camping sauvage" abbiamo preferito, anche su pressioni di Nonno Pesenti, prendere una stanzetta comunque a basso costo.
Veniamo alla gara ... per descriverla è forse giusto utilizzare l'oramai colladuato schema della Mellito Moviola anche se in versione più articolata .... andiamo dunque per punti:
ATLETICAMENTE & TATTICAMENTE: ... condizioni meteo ideali ... poca umidità, temperature perfette. Nessun problema a parte un percorso duro, lungo e pieno di insidie. Erano pur sempre 46 km e tantissimo d+. Era anche la mia prima volta sopra i 3000 mt di corsa. Il mio primo obiettivo era mettere Un punto in saccoccia per l'UTMB ... in quest'ottica avrei potuto correre diversamente. Invece sono andato all'attacco, anche se non da subito. Benissimo in salita dove ho recuperato Nonno Pesenti passando primo al gpm ... questo smacco mi costerà caro nei mesi a venire. In discesa ho tirato nel primo tratto sulla neve dove il fondo morbido non massacrava muscoli e tendini. Più prudente nella seconda parte. Dal 35 al 38 km ho controllato e ciò nonostante, l'ultima salita l'ho sofferta tantissimo per il caldo e forse perchè avevo finito le gambe. Nella discesa finale ho corso in controllo ... non mi sentivo il piede sicuro e ho preferito non rischiare. Finale un po' schiacciato ma come lamentarsi ... arrivare nei primi 20 è sempre positivo!
Al di là del valore agonistico e prestazionale (a parte i primi tre della classifica il resto è poca cosa) conta una prestazione solida e in linea con il mio livello di preparazione. Sono riuscito a dare il meglio di me per quasi tutta la gara, gestendomi bene, arrivando stanco ma non stravolto. Una iniezione di fiducia per le prossime corse e per il mio percorso di avvicinamento al mondo dell'ultratrail. HO moltissima strada da fare ancora, ma dopo il trail di oggi credo di avere qualche possibilità in più di riuscire a concludere dignitosamente l'Endurance trail da 111km cui parteciperò il 22 ottobre nei pressi di Montpellier.
AGONISTICAMENTE: lo spirito trail dovrebbe un attimino contenere l'aspetto agonistico, facendolo passare in secondo piano. Tuttavia vedo troppe persone interpretare queste corse come fosse uno sprint da 100 mt. Il trail richiede la concentrazione di una corsa di 100 mt, ma la distribuzione delle energie per 5 e più ore. Ogni errore di valutazione poi lo paghi inesorabilmente. Solo che un 100 mt lo finisci, un trail rischi di dover farti venire a prendere sul percorso. Ed allora è difficile essere credibili nell'affermare di "sorridere alla fatica".
Personalmente, forse, potevo farmi un po' prendere dal confronto con Pietro. Tuttavia la corsa è sempre prima contro me stesso ... con mia sorpresa ho cominciato a recuperare il distacco iniziale su Pietro (che non riuscivo a tenere all'inizio) proprio in salita (il suo punto forte) e una volta raggiunto ho proseguito del mio passo lasciandomelo pochi secondi alle spalle. Nel proseguio non mi sono mai curato più di tanto del distacco. Anche perchè Pietro si lamentava tanto e pensavo fosse in difficoltà vera. Invece poi saprà riprendersi. Guardavo a chi era avanti a me per provare a rimontare qualche posizione. Ci sono pure riuscito.
Ritornando al confronto con Pietro, quando l'ho visto riavvicinarsi non ne sono rimasto più di tanto meravigliato. Il finale era adatto alle sue caratteristiche.
Mi permetto di affermare che  "rivalità" e "pressione psicologica" erano più su Pietro che su di me: resta lui infatti l'atleta più forte. Forse ora Pietro mi "teme" solo un po' di più ... lo dimostra il fatto che una volta raggiuntomi, e sapendomi sulla carta più forte in discesa, abbia pattuito di arrivare assieme ... ed io ho accettato di buon grado ... visto che ero finito ... Pietro non l'ha capito altrimenti mi arrivava davanti un paio di minuti sicuro ... ma bene così ... l'arrivo appaiati mi ha dato una delle più belle gioie da quando corro. Ovviamente non discuto la sportività di Pietro, che è stato e sarà sempre un signore, ma a mio avviso quel sorpasso sul 1° gpm gli ha fatto perdere un po' di sicurezza e dunque sopravvalutare il mio stato di efficienza nel finale.
PAESAGGISTICAMENTE: scenario incantevole e situazione atipica. Vedere a luglio gente che esce sotto il sole bardata con tutoni, scarponi e sci o tavola a spalle è per me inusuale.
Vette innevate, pratoni verdi, cittadina vivace, boschi e sentieri da perderci le giornate.
Percorso: un giusto mix di situazioni: 1° tratto: 5 km piuttosto semplici, tra stradine, sentieri e single trek in discesa, da 1600 mt a 1200 mt.
2° tratto: 2200 d+ di fila ... primi 800 d+ su sentiero ripido ripido prima nel bosco costeggiando un ruscello e poi su macereto. Breve tratto più corribile con fondo erboso. Poi di nuovo salita su jeepabile, attraversamento guadi e fiumi. Da 2600 mt  è neve fino al gpm, 3458 mt (100 mt più sotto del previsto).
3° tratto: discesa ... 17 km fino a L2A ... su fondo nevoso prima, poi pietraia, poi single trek battuto.
4° tratto: Ridiscesi a L2A si percorre un anello decisamente più trail su sentieri immersi nel verde e con tanto sottobosco. Tratto corribile e più pianeggiante.
5° tratto: salita a 2050 mt slm, durissima e caldissima, in fitta vegetazione, ortiche incluse.
6° tratto: discesa a L2A su single trek: bella, panoramica, corribile ... se ti sono rimaste le gambe. Ultimi 800 mt alternanza di asfalto e terra battuta pianeggiante.
MENTALMENTE & SPIRITUALMENTE: I primi 8 km li ho impiegati per trovare il mio equilibrio.dall'8° al 35° km di gara ho corso come in sospensione ... o in trance agonistica ... concentratissimo, quasi alienato dalla realtà ... ascoltavo i miei respiri e le sensazioni ... guardavo la vetta e la volevo raggiungere. Questa poesia del mio autore preferito, Giovanni Toppan, ben esprime il mio stato d'animo.

Verso la vetta
D'improvviso la nebbia dispare,
io nuoto nel sole.
Se il piano essa mi nasconde popolato di ville,
non mi nasconde la vetta lassù
squillante di luce.
Lassù sarò un'ala
sopra i flutti del mondo
in alto lanciata dallo spirito.

Ho mantenuto un elevato livello di concentrazione. Ad un ristoro ho pure a detto a Monica che dissertava su quanto fosse sudata la mia maglietta "Lasciami solo ... devo andare".
L'altitudine non mi ha dato nessun problema. Correre in salita lungo le piste da sci con un sole splendente e un fantstico riverbero, osservando la gente che scia o una competizioen di half pipe è qualcosa di unico e forse irripetibile.
Penso di aver trovato un buon equilibrio mentale in ambito agonistico. Anche se quello che ora vi racconto forse non va in tal senso. In discesa, infatti, per la prima volta nella mia vita sportiva, ho "pisciato" correndo senza fermarmi ... il pantaloncino sgambatissimo mi ha facilitato l'operazione. Non imitatemi e non prendetemi per pazzo o coprofilo ... è stato più forte di me ... una sensazione fantastica ... ai ristori successivi una sciacquata e via!
Su questo psicologi dello sport o forse psichiatri potranno scrivere trattati.
Nel finale (dal 35° km) ho rallentato un po', anche se a parte il recupero di Pietro, ho sempre guadagnato posizioni. Avrei forse potuto "sputare sangue"  ... ma dopo sudore, piscia, sputi, forse non era il caso di scomodare anche il fluido rosso che ci scorre nelle vene.
Spirito e umore ottimi ... uscito rigenerato da una gara in teoria degenerante!
TROFEISTICAMENTE: "sacchettaristicamente" parlando, il pacco gara a queste corse è sempre interessante. Il costo di 34 € non è poco ma un cappellino sahariano da deserto, manicotti, ecotazza, qualche integratore, pasta party abbondante birra inclusa sono più di quanto ci si possa aspettare. Forse mancava un ristoro sul percorso nel tratto finale e un po' più di volontari sul percorso ... ma va benissimo così!
Cerimonia di premiazione semplice e un po' disertata dal pubblico. Un bel sole però a scaldarci e atmosfera da sagra di paese.
METABOLICAMENTE ... sarà stata la trasferta, l'alimentazione modificata, l'innacuratezza nelle iniezioni, il sonno disturbato, l'imponderabile ... mi sono ritrovato in una situazione nuova per me ... iperglicemia costante notturna e nel pregara ... inizio giornata non certo con i migliori presupposti dunque ... se a ciò aggiungiamo che il sensore è andato in tilt e l'ho dovuto staccare a pochi minuti dal via (mea culpa ... avevo visto che non funzionava bene dal giorno prima ... avrei dovuto sostituirlo!) c'erano tutti i presupposti per agire d'impulso e/o smanettare troppo di boli, controboli e integrazioni... insomma fare un gran casino e pregiudicare la prestazione.
Ho respirato a fondo, mi sono un attimo isolato ... c'ho ragionato su ripensando ai tanti allenamenti e km corsi in tutte le situaioni nei miei 5 anni di diabete. Alle 4 di notte avevo fatto una correzione di 2 unità per portarmi al risveglio a 141. I tempi stretti tra risveglio e partenza mi hanno sconsigliato il bolo. Ho quindi frazionato in due snack a zero bolo che però non hanno evitato l'iperglicemia perdurante.
In considerazione della lunga durata della corsa, ho optato per una maggior basalizzazione.
Mezz'ora prima di partire ho fatto dunque 4 unità Detemir supplementari. Nella mia situazione escludo pericoli di iperglicemie gravi essendo mediamente ben compensato. Ho dunque ragionato in ottica gara (6 ore e più) e non in ottica "glicemia puntuale". Ho preferito stare alto poco più di due ore tra pregara e gara, mirando invece a viaggiare con buone glicemie per le successive 5 ore. Inutile farmi un bolo importante e rischiare l'ipo. Non saranno queste poche ore in iper a pregiudicare la mia glicata o la mia salute futura. La scelta si è rivelata avveduta. Ho sofferto un po' i primi 7-8 km dove ho corso legato a causa di glicemie ancora prossime a 300, ma già dopo 1h45 l'azione combinata attività fisica, basale, sensibilità insulinica mi hanno riportato su valori accettabili e le gambe si sono messe a girare come piace a me. Verificato il trend in discesa, ho comunque integrato al bisogno senza boli e sfruttando la cinetica della basale. L'autocontrollo in corsa con il classico glucometro ha funzionato bene. Misurtazioni puntuali a tutti i ristori con previa pulizia di polpastrelli e dunque valori affidabili al 100%, confermati da sensazioni fisiche e mentali.
Glicemie eccellenti e stabili (range ca. 110-130) finendo con un ottimo 81 mg/dl, buono non tanto per il valore in sè, ma per lucidità e serenità all'arrivo. Ovvio che ero stanco, ma vispo, presente e brillante.
NUTRIZIONALMENTE: i pasti durante le trasferte sono sempre un po' problematici specie in Francia dove la cucina predilige proteine e grassi ai carboidrati. In effetti confermo che trovo problematico gestire il metabolismo degli zuccheri in abbinamento ai grassi ... ho giocato in difesa, ho "combizzato" i boli, ma evidentemente non è bastato viste le glicemie della notte e del pregara. O forse ho sbagliato qualcosa ...
Nel pregara, ho mangiato una quarantina di grammi di cho frazionati a zero bolo. Poca cosa ma continuo sempre più a pensare chè è molto più importante in gare  così lunghe fare bene i compiti a casa nei giorni precedenti e ancor più integrare con regolarità nel durante prediligendo bocconcini o snack fatti in casa e solidi alternati a acqua e sali (sono contrario a gel in cheerpack per gare di lunga durata ... se ne pigli più di 2 o 3 in troppi casi si rischiano problemi di stomaco ... 6 ore a enervitene gel e simili ... a mio avviso è una rovina per la salute!).
Grazie allo zaino Olmo 5 avevo con me 1,6 litri di liquidi. 0,80 di acqua, 0,80 con carboidrati in polvere e sali diluiti.
In gara ho integrato con regolarità nel durante a partire da 1h45 di corsa, forse avrei potuto mangiare un'altro snack nel finale ma quello che mi piaceva era nello zaino e non avevo voglia di fermarmi per cercarlo. Inoltre avrei dovuto portarmi sali minerali in più da diluire in borraccia. Ottima l'acqua frizzante ("petillante") ai ristori, rigorosamente servita nella ecotazza ... Ai ristori riempivo regolarmente le borracce.
Ecopostilla: come sarebbe bello vedere i podisti italiani, almeno alle non competitive, portarsi la propria tazza per bere ai ristori e evitare così l'utilizzo di migliaia di bicchieri di plastica ogni volta.
Mi sono ovviamente goduto il ristoro a fine gara e il pasta party ma senza assalire l'abbondante banchetto predisposto dagli organizzatori. Ovviamente il miglior modo per reintegrari i sali minerali resta, 'personale opinione, una buona birra ... boli nella norma ... sempre meno ho necessità di ridurre boli nella fase post esercizio, indipendentemente dalla durata e dall'intensità ... ciò è probabile conseguenza di una basalizzazione tirata o meglio, commisurata al mio fabbisogno. Per definizione noi tipo 1 siamo "sovrainsulinizzati", ma evidentemente non così tanto da mangiare come venie nel pre, nel durante e nel dopo gara.
AMICHEVOLMENTE: I "SEI UN MOSTRO" e gli altri incoraggiamenti vari di Giorgio e Monica sul percorso risuonano ancora nelle mie orecchie a distanza di settimane. Forse mi avranno fatto fare qualche fuori giri, ma sono stati un'iniezione di forza incredibile e mi hanno consentito di raggiungere il gpm in forma smagliante. Poi ci ho messo un po' del mio ... ma insieme è meglio ... a prescindere dal risultato della gara, condividere con amici questi eventi ti riempie di entusiasmo, voglia di raccontarti e di condividere. E' qualcosa che va oltre la gara, è più spirituale, emotivo ... è genuino ... viene dal cuore e colpisce i cuori.
L'arrivo appaiati con Pietro ha sublimato una giornata fantastica che è proseguita nel dopo gara. Pietro mi vuole troppo bene e io a lui pure. La rivalità forse esiste, ripeto a mio avviso forse più per lui che per me, ma rafforza e non sminuisce la stima e il rispetto reciproco per la persona/atleta. Ovvio che tutti possiamo e dobbiamo migliorare, ovvio che tutti commettiamo errori ... ma per ora mai irreparabili!
MELLITO ANATEMA: Ovviamente non considero un'impresa correre questa o altre corse anche più impegnative e massacranti. Abolire il termine impresa dal vocabolario mellito. A meno che non si consideri "impresa" stare al mondo. Siccome io non credo che come diceva il filoso Silesio "allora era meglio non nascere", sono qui per fare quello che posso fare e possibilmente bene. E se lo faccio male lo dico. Questo è accettare i nostri limiti ... il superarli, il dire il diabete non è un limite, passa attraverso questa accettazione ... il resto è ghetto, noia, ipocrisia e aggiungete voi quello che volete. Il diabete non fa l'unione e tanto meno la forza: sono testa, disponibilità, rispetto, lealtà, correttezza a fare unione. La forza è presupposto non conseguenza dell'unione!
Il fatto di avere il diabete non cambia le cose ... se siamo buone persone lo siamo a prescindere ... il diabete esalta i nostri pregi e i nostri difetti ... le imprese a glicemia controllata (mi faccio violenza nell'usare questo termine ma mi serve per chiarire il concetto) se hanno lo scopo di mostrare solo il lato splendente e falsi sorrisi o ad autocelebrarci per non so quali motivi, non servono realmente a niente ... peggiorano la situazione sia del protagonsita attivo che dello spettatore ... dire la verità, raccontarsi e usare la testa ... non usiamo il diabete per socializzare le difficoltà e le nostre patturnie e privatizzare eventuali vantaggi ( le pacche sulle spalle, le adulazioni, la fornitura di materiale tecnico, la tutina, il piccolo aiutino, la via preferenziale, l'accesso allo strumento di diagnostica o di terapia per mezzo di conoscenze, l'intervista in tv, l'appoggio del diabetologo di fama di turno, l'articoletto sul giornale, gli applausi, gli inviti a congressi e convegni etc etc etc)
Con DNL stiamo provando a fare qualcosa di diverso ... fuori dal coro, fuori dall'ufficialità, fuori dal sistema. Perchè il nostro sistema funziona e non chiede nulla in cambio se non essere noi stessi per quanto poco questo ci possa piacere.
Partecipare o condividere un evento per rendersi conto ogni volta che è tanto quello che diamo e tantissimo quello che riceviamo ... solo questo!
Forse sono un po' troppo autoreferenziale ... non m'importa ... forse sto alimentando il mio super ego, ma almeno il mio ego è a disposizione e non me lo tengo per me.
Non ci sono segreti da carpire, non c'è nulla da dimostrare .. c'è solo voglia di vivere, di muoversi, di fare!
Nelle parole di Amby Burfoot,
"Nella vita ho imparato che non c'è fallimento nella corsa, o nella vita, finche conitnui a muoverti"




L2A CONFIDENTIAL ... by Nonno Pesenti
Che esperienza ragazzi...se ci ripenso mi vengono i brividi!
E'  stato  il mio primo trail a lunga gittata, e portarlo a termine è stata un’enorme soddisfazione!
Non pensavo fosse così duro, e forse avevo riposto troppa fiducia nelle mie qualità   di   scalatore,   sottovalutando  le  difficoltà  di  una  simile competizione, soprattutto se affrontata senza un adeguato allenamento.
Tutto  si  è  svolto in uno scenario fantastico, impreziosito da tantissima neve e dal tifo di due instancabili supporters d'eccezione ... Monica e Giorgio!
Alla  partenza  ero  tranquillo, e i primi km sono volati in men che non si dica,  tanto  più  che  sul  percorso  ho incontrato un mio compaesano (che conoscevo   solo   di   vista)   e   abbiamo   cominciato  a  chiacchierare tranquillamente senza pensare alla salita che dovevamo affrontare.
Tutto  bene  sino al guado di un torrente, che il mio improvvisato compagno d’avventura  ha  affrontato senza remore con un salto da gazzella, e mentre io  titubante  cercavo  il  punto  più  facile  per  non  farmi  male,  lui giustamente proseguiva  del suo passo e si allontanava .... non sono più riuscito a riprenderlo !
Cominciavo  ad  accusare  i  primi  sintomi  di  stanchezza  e  la  cosa mi preoccupava,  così ho cominciato a correre sulla difensiva, sperando di non sprecare troppe energie.
Al  primo  ristoro,  mi sono accorto che Cristian, in leggero ritardo nella prima parte del tracciato, mi aveva praticamente preso .... l'ho aspettato e siamo ripartiti assieme.
Cavoli,  era pimpante come non mai, e dove io camminavo con il fiatone, lui corricchiava in agilità!
Poche  centinaia  di  metri  e  mio  malgrado  mi  sono  dovuto  arrendere all'evidenza dei fatti ….. non riuscivo neanche a tenere il suo passo e metro dopo metro anche lui si allontanava.
La  convinzione  di  essere  in  una giornata “no†aumentava, ma sapevo che dovevo stringere i denti e non potevo mollare !!!
In  tutto  questo  pensare, trovavo il tempo per monitorare le mie glicemie affidandomi al sensore Medtronic che rilevava valori oscillanti tra 130/160 mg/dl, che utilizzavo come base per le dovute integrazioni.
Finalmente  raggiungevo  la vetta più alta del Trail a 3400m di altitudine, dove  facevo  il  mio  unico  controllo  glicemico  ematico (che confermava parzialmente  la bontà dei dati rilevati dal sensore…170mg/dl contro 150), per  poi  buttarmi  nella  lunghissima  discesa che precedeva l’ultima erta finale (bellissimo correre e scivolare nella neve).
Giunto  all’ultimo  ristoro, nei pressi del paese Les 2 Alpes, mi accorgevo di aver perso il sensore Medtronic (nonostante i quattro cerotti utilizzati per  assicurarlo  al  mio addome), e non avendo la ben che minima voglia di utilizzare  il  glucometro  per  un  controllo,  decidevo  di fare l’ultima integrazione  in "leggera" sicurezza....."meglio abbondare (ma non troppo), che deficere".
Ancora  8km,  ma  energie inaspettate mi consentivano di correre sui tratti meno  impegnativi,  e  di  aver  un  passo  mediocre  sulla  salita finale; abbastanza  però  per  recuperare  diverse  posizioni e riprendere Cristian proprio  in  prossimità  dello  scollinamento  verso  la  breve discesa che portava al traguardo.
Ho  affrontato  questi ultimi 3 km da solo perché lui si era fermato a bere un sorso d’acqua, e  pensavo che ci saremmo ricongiunti in poco tempo (sono un pessimo discesista).
Ormai era finita .... mi sono fermato a pochi metri dall’arrivo, perché volevo tagliare il traguardo con Cristian.
E’ stata una piccola impresa per entrambi, ed era giusto condividere questa bellissima emozione !
Il TEAM DIABETE NO LIMITS ha colpito ancora !!!
La famiglia DNL c’è, così come lo Spirito Mellito !

NONNOPOSTILLA: Bello, anzi bellissimo!
Ma mi sono girate parecchio, quando il Pres correva allegro e fischiettante mostrandomi le sue terga, e io camminavo ansimante seguendo le sue orme !
Non mi piace questa inversione di ruoli !Medito riscatto !


















Queste e altre spettacolari foto sul foto album picasa ... clicca sull'immagine qui sotto!


























***
ANTEPRIMA L2A ...
DESCRIZIONE INIZIATIVA

Pronti al Via!


1. Pietro Pesenti, DM1, BG - maratour 46k > iscrizione confermata
2. Cristian Agnoli, DM1, VR - maratour 46k > iscrizione confermata







Accompagnatori

Giorgio Marchesini - DM 1 AOSTA assistenza sul percorso
Monica Miccio - dietista - assistenza sul percorso
Andrea B. - DNL Friend







Una festa DNL in terra francese ... à la France comme à la France ... au trail comme au trail.
Un trail vero, duro, più simile ad una skyrace. Appuntamento ai 3550 mt slm del dôme de la Lauze, dopo 6 km sui ghiacciai del Mont de Lans.
Una salita iniziale di 2400 mt d+ senza soluzione di continuità e una downhill da 2000 d-.45 km di sentieri e 1 km di asfalto= 46 km ... decisamente diabete offroad, decisamente gara impegnativa ...se la sinergia testa, cuore, polmoni, gambe saprà funzionare, anche la gestione metabolica e la prestazione atletica ne trarranno giovamento.Spirito Trail e Spirito Mellito si danno appuntamento a 3550 mt sul livello del mare!
Comunque vada sarà un successo!
Seguite il report su DNL!



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ABECEDARIO L2A

INFO GARA:

Data : 4 luglio 2010
Ritrovo / Zona partenza 2 Alpes (38860) OT des 2 Alpes
Maratour: 46 km x D+ 3050m, partenza h 8,00
Trail du Chibani: 25 km X D+1750, partenza h 9,00

TEMPO LIMITE MARATOUR: 10 ORE  (vedi immagine cancelli orari)





Iscritti DNL:
AGNOLI     CRISTIAN     1971-10-01     GARDA VR     TEAM DIABETE NO LIMITS     Certificat médical conforme     Repas accompagnateur de dimanche (attention, le repas coureur après course est compris dans l'inscription) X1 /
PESENTI     PIETRO GIOVANNI     1966-12-20     ZOGNO BERGAMO     TEAM DIABETE NO LIMITS     certificat NON-FOURNI à présenter au retrait des dossards (inviato)   

Dopo qualche anno di stop, la Maratour dei Ghiacciai torna in calendario, ripartendo da 2 Alpes.
Corsa straordinaria, con 6 km sul ghiacciaio del Mont de Lans, fino a quasi 3600 mt di altitudini, ma anche con passaggi selvaggi e single trek.
I due percorsi si snodano sui sentieri di montagna e tecnici dei ghiacciai di Les 2 Alpes.


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Equipaggiamento obbligatorio:
In corsa ciascun concorrente deve portare attrezzatura e zaino adatti al trail o equivalente (ex. portaborraccia) e indossare calzature adatte al trail. Capi sportivi invernali (manicotti, guanti, pantaloni lunghi) possono essere utili e sono fortemente raccomandati se il meteo lo richiedesse.
E' consentito l'uso dei bastoncini.
Nello specifico ecco il materiale obbligatorio @ 2 Alpes Raidlight


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Maratour des Glaciers
Scorta d'acqua 1,5 L
Scorte alimentari energetiche
Telo d'emergenza alluminato
Fischietto
Occhiali da sole
Impermeabile, antivento.
Trail de Chibani


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Scorta d'acqua 1,5 L
Scorte alimentari energetiche
Telo d'emergenza alluminato
Fischietto
Impermeabile + antivento










Programma



Sabato 3 luglio 2010
14h00 - 19h00 :  ritiro pettorali.

Domenica 4 luglio 2010
6h00 - 7h30 :ritiro pettorali (fino alle 8h30 per Chibani)
8h00 : partenza Maratour des Glaciers
9h00 : partenza Trail de Chibani e a seguire la marcia non competitiva (9h15).
dalle 11h30 : arrivo primi @ Chibani
dalle 13h00 : Arrivo primi @ Maratour
dalle 13h00 : pasta party
15h30 : premiazioni

Pacco gara:
cappellino sahariana + manicotti Raidlight, il kit per il freddo del mattino
e il caldo del pomeriggio + 1 ecotazza
Premi con estrazione a sorte durante le premiazioni.

Corsa Eco-Responsabile
Nastro segna percorso biodegradabile ed Ecotasse, senza immondizia e plastica sul percorso





Annuncia il tuo interesse (timido o deciso) scrivendo a: info@diabetenolimits.org








Iscrizione a proprie spese attraverso il sito degli organizzatori(numero massimo 500 iscritti)





COSTO ISCRIZIONE: 34 €BUONO PASTA PARTY PER ACCOMPAGNATORI: 10 €

***







Ai primi 5 iscritti DNL confermati e presenti nell'elenco ufficiale della gara, entro e non oltre il 31 maggio 2010:





1. maglia tecnica Raidlight griffata Diabete Off-Road (VERSIONE 2010)
2. possibilità di utilizzo del sensore per il monitoraggio in continuo della glicemia









Referente scientifico evento: Dr Mario Vasta, Urbino




Si chiede inoltre impegno morale (gentlemen agreement) a raccontare
pensieri, riflessioni, dati metabolici e atletici in trasparenza su www.diabetenolimits.org




Carpooling da Verona vs ovest con punti raccolta sul percorso.
INFO TRASFERTA

CHI: 1. CRISTIAN 2.PIETRO 3. ANDREA 4.MONICA 5. GIORGIO

TABELLA DI MARCIA: da Garda h 8,30*. Fermate: Bergamo h 10,00-10,15 (Pietro), Rivoli Torinese h 11,30-11,45 (Giorgio)
*Andrea, DNL Friend, giunga per le 8,00 @ Garda.
Tempo totale previsto: 5h30. Oltre a punti raccolta, massimo 2 soste, inclusa pausa pranzo vs le h 13 @ Colle del Monginevro. Arrivo a Les 2 Alpes per le h 16 circa.

AUTOVETTURA: IVECO MASSIF 5 POSTI

ALLOGGIO: CAMPEGGIO. 1 TENDA DA TETTO 2/3 POSTI + TENDA TRADIZIONALE 3 POSTI.
Ognuno porti con se sacco a pelo e materassino all'occorrenza. (Pietro porta materassone mega gonfiabile)
Consentito massimo 1 bagaglio a mano per partecipante.

Campeggio: giunti al Lago di Chambon mancano giusto 9 km di salita a Les 2 Alpes. A bordo lago ci sono alcuni campeggi.
Se troviamo una piazzola, pernotteremo qui e poi saliremo a ritirare i pettorali a Les 2 Alpes.
La mattina si smonta tutto e si sale alla partenza in una ventina di minuti.
Chi desidera soluzioni di alloggio diverso è libero di informarsi e cercare stanze o altra struttura.

COLAZIONE: in autogestione con fornelletto da campo e tavolo da picnic (a cura di DNL)
ALTRI PASTI: ristoranti del luogo + pasta party dopo gara

SPORTBOOK: predisposto road book per l'occasione

RIENTRO: Partenza prevista per le h 16.30 ca. Ci alterneremo alla guida in base alla stanchezza.


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DNL divulga, stimola ma non supporta spese per questa specifica manifestazione.


Evento liberamente partecipato e raccontato!







*Maratour 46km è corsa qualificante per UTMB:  1 punto












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