Outdoor 2007-2010 - Mauro ... 8b cercasi
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di Mauro Sormani, DM1
Infilo velocemente la mano nel sacchetto della magnesite, rinvio, tallono e lancio… L’ho presa!!! Uno dei passaggi chiave della via è andato! Sistemo i piedi e rilancio di destro, altro moschettonaggio difficile. Manca l’ultimo allungo e sono fuori dalla sessione più dura della via. L’avambraccio diventa di legno, non ho più forza, la mano si apre e volo. E’ una giornata tersa d’autunno, in cielo non si vede una nuvola e una brezza leggera invade tutta la vallata. La giornata ideale per tutti gli scalatori.. E’ una stagione intera che provo e riprovo i passaggi di questo tiro cercando di ottimizzare il più possibile i movimenti per renderli il meno dispendiosi possibile. Oggi sembra davvero il giorno giusto! Il mio compagno di cordata ha appena ripetuto la via in arrampicata libera e sarebbe stupendo festeggiare insieme il nostro primo 8b.
Ho ancora un tentativo buono prima che i muscoli perdano la reattività necessaria. Devo solo recuperare energie e tentare di nuovo. E’ passata circa un’ora dalla precedente salita. Sono pronto. Tolgo i guanti che avevo indossato per tenere ben calde le dita e riparto deciso. Non sono sciolto come dovrei, ho accumulato troppa tensione e sto scalando un po’ troppo contratto. Il tifo delle ragazze presenti mi spinge ugualmente a quella maledetta ultima chiusura di bicipite, le sensazioni sono migliori di prima ma tocco la presa successiva solo con l’indice. Impossibile tenerla, cado un’altra volta!
Difficile trovare altre giornate simili con condizioni cosi perfette da far coincidere con la propria forma fisica e mentale. E’ ottobre e ormai la stagione volge verso il freddo e l’inverno, le gare di sci sono alle porte e vedo già sfumare per quest’anno l’agognato traguardo! Non posso nascondere il mio rammarico, il pensiero di essere a un soffio dal mio obbiettivo e non riuscire a realizzarlo mi lascia un po’ con l’amaro in bocca. Non posso far altro che concedermi qualche giorno di riposo, evidentemente nelle ultime settimane ho stressato in modo eccessivo la muscolatura e ho perso reattività . La fortuna è dalla mia parte. Il tempo clemente mantiene alta la motivazione, non demordo e nelle giornate successive effettuo una serie di giri nei quali non riesco purtroppo ancora a concretizzare. Passano così altre due settimane, sono proprio agli sgoccioli, restano veramente poche occasioni utili prima delle previste copiose piogge d’autunno. E’ un tardo pomeriggio di mercoledì, sto preparando lo zaino senza alcuna motivazione particolare. C’è foschia e la temperatura è alta. Il ritrovo con i miei compagni è fissato alle sedici e trenta in piazza a Valbrona. Tullio come sempre è puntuale. ‘Dai Maurino che oggi c’è un grip favoloso!’ Come al solito mi prende in giro! Con questo tempo non scommetterei un centesimo. Mi scaldo sul solito 6c che conosco a memoria e inserisco le coppie che mancano sullo strapiombo di fianco. Sono rilassato e senza ansia da prestazione! Finalmente! Respiro profondamente e parto. Mi sento sciolto e tutti i movimenti vengono fluidi e veloci. Le prese sembrano più grandi di quello che realmente sono e il passaggio chiave della via lo soffro meno del solito. Ecco la sezione delle numerose cadute. Lancio, sistemo la presa, rinvio la corda e… Questa volta il braccio chiude. Sono incredulo, afferro vigorosamente il buco con la mano sinistra. I movimenti che seguono risultano più difficili del previsto. Non ero mai arrivato fin li in continuità ! Anche se mancano solo alcuni movimenti il timore di sbagliare mi assale. Ancora qualche metro. Sono in catena! Wow!! Ce l’ho fatta!! Metto dentro la corda nel moschettone di sosta, la tensione svanisce. Mentre mi calo volgo con soddisfazione lo sguardo lungo la linea della salita! Mauro Sormani Tipo di roccia: calcare Caratteristiche del tiro: continuità su canne e tacche in strapiombo Luogo: Valbrona Lunghezza: 22 m. Difficoltà : 8b N° spit: 8 |
