Outdoor 2007-2010 - Scrambling Giordania 2010
SCRAMBLING NEL DESERTO DEL WADI RUM 16-25 aprile 2010 di Pietro Piccolo, DM1 Vicenza Lo Scrambling è una facile arrampicata su placche rocciose e fessure.
Il Wadi Rum è il deserto montuoso del sud della Giordania. Mi sono tanto divertito ad imitare le capre, saltando su e giù per i pendii di roccia arenaria che spuntano dalle sabbie rosse e rosate di quel paesaggio onirico e lunare che è il Wadi Rum. Sei giorni trascorsi camminando ed arrampicando per 8 ore al giorno,2 giorni di viaggio, 2 giorni di turismo culturale a visitare siti archeologici ed antiche città romane o a fare il bagno nel salatissimo Mar Morto: che viaggio indimenticabile! Ed ogni volta che torno, dico che è stato il migliore! Questa volta il fascino del deserto,l’estasi dell’ascesa dei monti (il più alto è il Jebel Um Adaami che raggiunge i 1868 metri), il piacere di una squisita compagnia di amici viaggiatori e di simpatiche guide locali si sono fuse in un armoniosa sinfonia dei sensi e dello spirito. Esilarante è stata la scalata del Burdah Arch, un ponte roccioso di una trentina di metri posto a quota 1600 metri, che offre la forte emozione di camminare nel vuoto, circondati da un’infinità di dune, pinnacoli di rossa arenaria e tanto tanto cielo. Altrettanto stupendo è stato risalire il Rakabat Canion, per poi discendere nella Ishrin Valley: il superamento di improvvisi salti di roccia si alternava a passaggi degni di una esplorazione speleologica in quanto ti obbligavano a strisciare ventre a terra,o a passaggi da canioning poiché ti dovevi calare da una marmitta ( incavo tondo nella roccia scavato dalla forza dell’acqua) all’altra o gattonare su aeree cenge facendo bene attenzione a non farti sbilanciare dallo sfregare dello zaino sulle rocce sovrastanti. Che bello la sera attorno al fuoco, seduti sulle stuoie,raccontarsi le barzellette e cantare assieme ai beduini fumando a turno il nargilè, che ti lascia in bocca un buonissimo aroma fruttato. A Petra, antica città del popolo dei Nabatei risalente a 2000 anni fa,vivi per la prima volta un’esperienza unica: dopo aver percorso il Siq lungo i suoi sinuosi e profondi 1200 metri di lunghezza,la magnificenza del Tesoro(Al- Khasneh) ti lascia sbigottito per l’eleganza della struttura ma soprattutto per il suo improvviso disvelarsi quasi inaspettato. “La facciata ellenistica,un trionfo di raffinatezza, simmetria,armonia delle proporzioni e grandiosità è un capolavoro di maestria capace togliere il respiro a chi lo ammiri per la prima volta”(dalla guida Lonely Planet). Unica nel suo genere è anche l’emozione del bagno nel mar Morto,dove è impossibile annegare poiché l’elevatissima salinità dell’acqua (30% di sale) ti fa galleggiare a tal punto sulla superficie che non riesci nemmeno a nuotare e ti sembra di essere sdraiato sopra un materassino gonfiabile. Guai a bagnarsi gli occhi! Sono veri dolori! La glicemia,nostra immancabile compagna di avventure, è stata durante questo viaggio quasi sempre docile e tranquilla,mai foriera di paure o portatrice di sgradite sorprese,complici il costante e mai eccessivo sforzo fisico, una temperatura mai eccessivamente elevata ed una dieta varia e ricca di fibre e non da ultimo un’equilbrio psico-fisico eccellenti. Evviva il viaggio,la natura,lo sport,la vita!! Pietro Breve glossario: Jebel = monte Wadi = letto di fiume sempre asciutto eccetto dopo forti piogge Siq = gola o canion Nargilè = pipa ad acqua |