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A1Ciclo • 2011 - Randonnée Valnerina





MarcoGrimpeur @ Randonnée di San Benedetto 2011 - Valnerina RoundTrip


Dopo anni di resistenze cedo anch'io allo spirito vagabondo dei randonneurs, complice un amico Presidente dell'Unione Internazionale Cicloscalatori. Il programma prevede il giro della Valnerina (sud dell'Umbria a confine con Marche e Lazio), con partenza da vicino Spoleto e passaggi a Norcia e Cascia inframezzati da varie "Forche" (cosi' chiamano qui i passi) e soprattutto molte soste enogastronomiche alla ricerca di pecorino, olio, lenticchie et similia.
Dato che non prevedo affatto sforzi elevati (la compagnia e' piu' di passeggiatori delle lunghe distanze che di assatanati scattisti) alle 23 di venerdi' faccio le solite 14u di lenta. Sveglia alle 4,45 con 212 (post cena piadinesca), 4u di bolo (una in piu' del mio breakfast standard) e 70 gr di cho, poi via in auto ancora col buio. Alle 7,35, subito prima della partenza, un bel 96 mi conferma l'esattezza dei miei calcoli sul bolo "corretto" della colazione notturna, poi via da Santa Anatolia di Narco in direzione Noria, lungo la strada in leggero falsopiano che risale tra i monti il pescosissimo torrente Nera, delizia dei pescatori "a mosca" e croce delle mie domeniche giovanili (mio padre e' pescatore a mosca... ed il posto non e' che, nei lontani anni 80', fosse il massimo per soddisfare gli ormoni adolescenziali del vostro odierno mellito:reporter !).



Comunque, la partenza molto in ritardo sul resto del gruppo da parte mia e dei miei cinque compagni di merende, l'ignoranze dell'esatto itinerario per raggiungere gli altri e l'"assenza di adeguate segnalazioni" (parole che a brave usciranno di nuovo da wuesta penna...) circa la fantomatica Abbazia di Sant'Eutizio - primo stop and go dei randonneurs - aprono un simpatico siparietto che, tra un bivio sbagliato, varie gallerie buie sprovviste di banchina e tardive reminiscenze dei miei giovanili ricordi stradali valnerinesi, portano il Vostro ed i Compagni di Merende a farsi anzitutto inseguire e fermare dai Caramba a lampeggianti spiegati (dopo averli incrociati in galleria...), poscia refertare e schedare il (solo mio) velocipede nei sinistri database della Benemerita et deinde mutare per "assenza di adeguate segnalazioni" - eccoci ! - ..."acustiche" (???) "e  luminose e di adeguato abbigliamento in galleria". La clemenza del giovane duo in divisa ci lascia con una sola multa (invece che sei) ma ovviamente a nome del piu' s......impatico (immaginatevi chi...). Salutiamo comunque i militi lieti e certi che i nostri, equamente divisi, 24 euro di sanzione amministrativa aiutino a salvare dal default la nostra povera Italia.
Non appena lasciato il luogo del delitto, a conferma della bella giornata che si sta prospettando, mi scoppia pure la ruota dietro, ma tant'e'...
Finalmente giungiamo a Norcia e, per festeggiare il 113 glicemico e la famosa arte salumiera del posto - non a caso si chiama "norcineria" - ed avendo ancora circa un'ora e mezzo cui pedali prima del pranzo, mi faccio un bel panino con prosciutto locale godendomi la bellissima piazza San Benedetto (vedi foto), dedicata al protettore (non dell'acqua, ignoranti e miscredenti, ma) d'Europa.
Ricongiunti con i veri (e seri) randonneurs che ci stavano precedendo, si comincia a salire la prima Forca in direzione Cascia, circa 5 tosti km che ci portano dai 600mt slm di Norcia ai circa 1000 del valico. Giu' in picchiata poi, giunti in paese, visita al Santuario di Santa Rita, sempre poeno di pellegrini ed arricchito dalle opere d'arte del maestro Manzu'.
Alle 13,15, subito prima di pranzo, ho 157 (il panino si fa sentire, e c'era pure dell'ottimo pecorino con effetti a scoppio ritardato) e faccio solito bolo di 7,5u, poi prosciutto &melone, pasta con verdure, insalata e tortino al cioccolato. Alle 15, ora della ripartenza, bevo circa 50ml di cola dato che ritengo di avere troppa insu in giro rispetto ai cho ingeriti (mi ero bolato prevedendo pure il secondo): peraltro le sensazioni confermano l'idea, e lo stick delle 16,30 (116) mi attesta che non ho commesso alcun errore. Comunque, digerire e pedalare sono attivita' che poco si conciliano e mi ci vogliono circa 50 minuti (ed un'altra Forca) prima di tornare a pieni giri sulla salita che conduce al carinissimo paesello di Monteleone di Spoleto, 1000mt slm noti per una famosa ed integra biga romana qui scoperta nel 1902 e tempo niente rubataci dagli americani (ora e' al Metropolitan di NY). Qui c'e' solo una copia, peraltro bellissima e che merita comunque una visita.
Lasciamo Monteleone alle 17 per affrontare l'ultimo valico, la Forca di Canestrello o Passo Gavelli affrontato dal Giro 3-4 anni fa, 9 km duri solo nel finale ma molto molto panoramici. La discesa verso Sant'Anatolia e' velocissima, ripida e non senza difficolta', 16km che meriterebbero ben piu' di una sosta per fotografare i panorami mozzafiato che si aprono verso sud ed ovest.
Alle 18 siamo alle auto (alle 20 avro' glice 77, hurra'), belli felici dopo 100km con ben oltre 2000d+ ma, complici le molte soste, pedalati in scioltezza e serenita'.
E' settembre ed un'altra stagione sui pedali volge al termine, non c'e' piu' bisogno di spingere troppo ed ho solo tanta voglia di godermi le nostre belle strade e la mia bici....
Gia' la mia bici....refertata, schedata e multata...proprio come la macchina dei Blues Brothers !!!

Dalla Valnerina, Jack&Elwoodianamente vostro,
MarcoGrimpeur