A1Ciclo • 2011 - Eroica 2011
Eroica 2011 Cicloturistica d'epoca su strade prevalentemente sterrate! 2 ottobre 2011 L'eroico ( ... e risorgimentale) Andrea Guerra c'è! Chi meglio poteva rappresentare il ciclismo eroico e d'altri tempi del nostro Andrea Guerra? Avamposto ciclomellito alla più classica delle cicloturistiche del bel paese. Bollettino di Guerra • di Andrea Guerra 3 ottobre 2011 Corsa Eroica! Solo il nome di questo appuntamento ciclistico evoca fatiche e valori memorabili! I ciclisti presenti lo scorso 2 ottobre a Gaiole in Chianti (SI), con quelle maglie di lana e quelle biciclette, hanno tutti rivissuto e concretamente testimoniato valori e fatiche di chi una volta correva per strade sterrate e impolverate. Tra quei ciclisti c'ero anche io, grazie all'eroico Gabrio Spapperi, della squadra “Cicli Gabriele” da Lerchi (PG), fondata dal nonno nel 1920 e poi chiusa causa seconda guerra mondiale). Gabrio era in sella ad una bici del 1909! Mi sono cimentato nel (consigliato!) percorso da 75Km con una vecchia Colnago anni “80 e la sacca eroica a tracollo dove ho portato -come ogni buon vecchio ciclista- borracce, frutta secca, pane e -come ogni buon ciclomellito- glucometro e penne. Solo la glicemia sono riuscito a tenere sempre sotto buon controllo. Le emozioni invece no. Guerra's Minibook !?! Ho infatti pedalato in un film che iniziava con una una stradina tra cipressi. Insieme a me c'erano ciclisti americani, francesi, tedeschi, inglesi, ecc. con i quali ho appunto provato emozioni di altri tempi. Un'organizzazione impeccabile, da 10 e lode anche perchè aiutata da una giornata fantastica (ad ottobre il tempo resta sempre un'incognita). Dopo quelle salite ... Ah! Benedetti ristori! Abbondanti e ricchi di tutto, ribollita e buon vino compresi. D'altra parte, tutti quegli indimenticabili vigneti che avevo prima attraversato lo lasciavano ben presagire. Mi sono preso una vera, piacevole sbronza di polvere, di emozioni (e di vino Chianti), tornando a casa soddisfatto e con un grande desiderio nel cuore: rifarla con altri ciclomelliti! Andrea Guerra A tempo debito on line: allestimento e storia della bicicletta allestimento e storia di Andrea Guerra racconto della partecipazione gestione metabolica secondo il protocollo DNL ††† Spot PubblicitàRegresso Pubblichereste un racconto biografico su un ciclista con diabete di nome Andrea Guerra scritto da un fuori di testa con diabete di nome Cristian Agnoli? No eh ... e avete fatto bene! DNL è contro l'affirmative action nel mondo del diabete! ••• Nell'attesa dell'appuntamento, ci dedichiamo al cazzeggio "responsabile". Confessioni di un ciclomellito prestato alla corsa Cristian, Certamente con Giulio e Roberto non potrò passeggiare come un fidanzatino innamorato fischiettando con il giubbino sulla spalla ma, vestendo altri panni, potrò darti nuovi spunti per la biografia che stai scrivendo su di me. Sto seguendo il tuo consiglio e corro senza pensieri spesso sui campi e sulle colline intorno al mio paese, attraversando fiumi e ruscelli, fino ad arrivare all'eremo di Montecasale, sopra a Sansepolcro. Al miele -che porto comunque sempre con me-, sostituisco con "singolare piacere" frutta di stagione che qui posso cogliere direttamente dalle piante (susine selvatiche soprattutto, ma anche uva e prugne, con altrettanto piacere pure per il mio intestino). In questo "singolare piacere" avverto un primitivo richiamo, una voce che devo ancora decifrare, ma che sento più decisa ogni volta che sono solo in questi luoghi bucolici, sicuramente presenti anche vicino a casa tua. E' quindi preferibile tagliare nudi un traguardo di una maratona mandando tutti ".....anculo" (argomento da noi più volte affrontato e discusso), oppure correre nudi e attraversare silenziosamente questi luoghi? E se prevale la seconda ipotesi, è preferibile farlo da soli, oppure farlo insieme ad altri podisti? In quest'ultimo caso, non so se la "PDP ore 6:00" è matura e pronta a fare un così importante passo, ma soprattutto non so se sono pronti i frati francescani di Montecasale a veder passare davanti all'eremo un centinaio di podisti nudi che corrono silenziosi! Questi annosi quesiti che mi accompagnano da qualche tempo, così come queste immagini confuse che attraversano la mia mente resistono ancora e restano forti dentro di me. In attesa prima o poi di trovare definitive risposte, non ti stancare troppo e tieni pronte per il week di fine agosto anche alcune foglie di fico. Mi raccomando, belle grandi! Da Andrea, nel suo studiolo di San Giustino, senza riserva alcuna per quanto scrive. Mr War & Doctor Faust: ††† PREFAZIONE "Storia del dottor Andrea Faust Guerra, ben noto azzeccagarbugli e provetto ciclista con diabete, di come si è promesso al diavolo per un determinato periodo della sua vita, di quali straordinarie avventure egli fu protagonista o testimone, fino al momento in cui ricevette la ben meritata mercede ... la penna junior SIMBOLO DEL NON CAMBIAMENTO ... un esempio per tutti i superbi, i saccenti e gli empi, un amichevole ammonimento a chi crede che per fare le RIVOLUZIONI si debba fare il diavolo a quattro... siate sottomessi a Dio, combattete il diavolo, cosicché egli fugga da voi: perchè tutto cambi, nulla deve cambiare ... e non c'è cosa migliore, da buon avvocato del diavolo, di accordarsi direttamente con lui" Il Faust Guerra è un ciclomellito, insoddisfatto dei limiti del sapere umano che, ormai invecchiato dal peso delle responsabilità e dai colpi di pedale, viene tentato dal demonio Mefistofele. Gli vende la propria anima in cambio di giovinezza, sapienza e potere, per cambiare il mondo del diabete e salvare tutte le persone con diabete da paura, disperazione, scoramento e insorgenza di complicanze: "Diavolo - implora Guerra - aiutami a restare giovane: non come quell'esaltato sportivone di Cristian Agnoli che sembra invecchiato di 6 anni negli ultimi 6 anni … non voglio fare la sua fine … tutto rughe e radicali liberi e pure azzoppato dall'imprudenza!" (ndr, "L'infelicità rende imprudenti", Lisa Cuddy - Dr House) Ora Faust Guerra, onnipotente, può disporre delle sorti altrui: porta alla follia una povera fanciulla, Laura; qualche peccato di gola, scellerate scelte terapeutiche, rapporti non meglio precisati con Auro Bulbarelli, sovrabasalizzazione, paura atavica per le ipo, abitudini forgiate da anni passati ai margini della società sangiustiniana solo assopite dal recente coming out sulla scena biturgense: poi inizia a esercitare la sua diabolica influenza presso le società scientifiche e gli ospedali del gran mondo affiggendo poster con immagini di felicità e di sport e diabete ovunque e innalzando un olezzoso vessillo con i simboli di libertà ed emancipazione che per lui rappresentano le associazioni diabetenolimits e ciclismoediabete. E benché tutto sembri congiurare contro il suo grande progetto di salvezza dell'uomo mellito, la pietà divina riconosce il desiderio di bene che è stato all'origine di tutti i suoi peccati: simbolo ormai dell'umanità stessa e del suo cammino verso la redenzione, Faust Guerra riceve la sua penna junior che consente di somministrarsi la mezza unità. Andrea Faust Guerra può ora continuare come e meglio di prima: portare il suo messaggio universale di redenzione e inculcare speranza e ispirazione tra le persone con diabete. Con la sua super penna speciale, ricevuta in dono dalle potenti case farmaceutiche, sapientemente usate dallo stesso come alleate o come simbolo della sopraffazione delle stesse sul mondo del diabete, Guerra, finito che avrà di bolarsi, potrà affermare che la mezza unità fa la differenza … e potrà continuare a fare "esattamente quello che faceva prima" … "non cambiando nulla" e fermando il tempo all'addì 31 ottobre 2010 giorno in cui prese in sposa Laura e decise che tutto doveva rimanere come era in quel momento. Conta dei carboidrati, riposizionamento della basale … bazzecole ... "perché dovrei sbattermi e rivedere la mia terapia quando sto bene e sono felice così" - risponde Faust a chi gli proprina un nuovo approccio al metabolismo imperfetto degli zuccheri" … "perché dovrei adottare una strategia moderna, flessibile, conoscere i macronutrienti, l'assorbimento, la cinetica delle insuline, controllare regolarmente il monitor del mio sensore in continuo della glicemia mentre pedalo invece di tenerlo in tasca, quando mi sento in pace con il mondo e con me stesso"…"Cari campioni di un nuovo diabete - sbotta il Faust Guerra sempre più indemoniato - come pensate di cambiare prospettiva solo attraverso un micro diario cartaceo (leggi mellito mini buk) quando non ci riescono tecnologia, ricerca e tutti i più potenti strumenti elettronici e diagnostici messi a nostra disposizione?" Il punto di vista del protagonista Ho letto gli stralci del romanzo in corso d'opera "Dr Faust & Mr War". Da questi stralci, a chi non mi conosce bene, appaio salvabile solo perchè ho un intento "buono". Mamma mia! Resto comunque figuro di cui non fidarsi!di Andrea Faust War La verità è che nella nostra vicinanza, le nostre diverse personalità (e diversi percorsi) risaltano ancor più. Ciascuno di noi rappresenta un modello di guerriero diverso. Tu, no limits, invincibile per i comuni mortali ed i normalmenteglicemici, capace di correre ore e ore senza fatica e mutante difronte alle quotidiane variabili che minacciano l'equilibrio glicemico. E difronte ad un muro indistruttibile come era quello che difendeva Troia, soccorre l'astuzia, anzi, la testa, con la quale sconfiggere il nemico. Tu rappresenti un modello di eroe supremo, che esce da una battaglia per affrontarne vincente subito un'altra, eroe appunto supremo non raggiungibile ai comuni mortali e ai diversamenteglicemici che comunque trovano in questo modello che rappresenti coraggio e forza. Io rappresento invece un modello diverso, più vulnerabile, insicuro e pauroso, che chiede armi sorpassate e con queste ancora combatte; che trova sicurezza in piccoli riti quotidiani come il caffè con la sambuca e in modelli di dieta rigidi (la mia colazione è un esempio); che si organizza per battaglie che gli richiedono sempre la necessità di un recupero nel proprio rifugio, il focolare domestico, quest'ultimo difeso e da difendere con tutti gli strumenti immaginabili e pensabili! Achille ha bisogno di Ettore per esaltare le sue qualità e viceversa. Spero solo che quando scapperò (vestito con una comune salopette e magliettina tecnica, con dietro un misero Kiwey insufficiente alla pioggia forte) tenendo stretta in mano la mia penna Junior e tu invece mi inseguirai fasciato ai piedi con la banda VETRAP da 10 cm, calzando NIKE PEGASUS, vestito tutto Raidlight e con sulle spalle lo zaino OLMO 5 Raidlight, quando tutti si fermeranno a guardare questa corsa infinita verso la mia fine, gli Dei possano avere pietà di me e le mie spoglie possano essere riconsegnate ai miei familiari per ricevere degna sepoltura! Andrea |