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Dnl - Diabete no limits

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2014 • EVENTI RUNNING - SEVILLA MARATHON


SEVILLA MARATHON 2014
Siviglia (Spagna) • 23 febbraio 2014



Report Sevilla
"CAMPEONES DE NOSOTROS :-) "
testo a cura del Presidentissimo

Tra i 9000 partenti e aspiranti finisher alla Sevilla Maratòn anche 5 tipo 1 del Team Diabete No Limits Italia.
Qualche pezzo perso per strada tra infortuni, indisposizioni e ritardi di preparazione, non ha impedito a DNL di dare un "senso" a questa trasferta iberica, "allegriuta" da tanti amici provenienti da tutta Italia e "addolcita" da una nutrita presenza femminile.
"Campeones de nosotros", traduzione maccheronica e provocatoria del romanesco "campioni de noialtri" … sotto il sole di Spagna ci siamo sentiti tutti un po' "campeones", a forza di sentircelo urlare dal caloroso e folto pubblico lungo il percorso.
La maratona di Siviglia si è rivelata una manifestazione perfettamente organizzata con un percorso piacevole quasi nella sua interezza, veloce e corso in una giornata ideale, con temperature gradevoli tra i 9 e i 22 gradi celsius.
La città tutta sembra amare questo evento!



Partenza con speaker motivazionale e colonna sonora tra cui spicca "Eye of the Tiger" a risvegliare "l'ocho de los tigres" che è in noi.
Spettacolare il passaggio in Plaza de Espana ed emozionante l'arrivo sul tartan dello Estadio Olimpico.

Cinque partiti, cinque arrivati. I "finisher" ufficiali sono nell'ordine Alberto, Beppe, Cristian, Giorgiana e Marco.
Sui riscontri cronometrici poco da dire … parlano i numeri qui pubblicati: niente male, in alcuni casi sorprendenti (vedi le new entry Beppe e Giorgiana) … restiamo "campioni de' noialtri", onesti volontari della fatica, ma sono queste le piccole grandi soddisfazioni che SOLO lo sport amatoriale sa regalare!
Le gambe dunque scalpitano e corrono, la testa è libera da pensieri ma i piedi restano ben ancorati al terreno e alla realtà, o per lo meno, ci impegniamo in tal senso.



Tra i DNL Friends segnaliamo la prova di Moreno finisher in 4h50 (al debutto e senza adeguata preparazione) e un pimpante Doc Mario Vasta che ha percorso circa 25 km, oramai pienamente recuperato l'ennesimo infortunio da caduta da cavallo.
Ci sono poi gli amici della Fit Program di Pescara (Lucio in primis) e il resto della falange DNL lungo il percorso a correre, fotografare e tifare: nella gara degli imbucati ottima prova delle "supporters" DNL ... Luisa, Angelica e Valeria si sono impegnate in una mezza autogestita conclusa con tempi tra l'1e 59 e le 2h16.
La trasferta, anche questa "autogestita", e mettendo tasche ai nostri portafogli (nel mondo di diabete e sport è bene ogni tanto specificare questo aspetto), ha avuto come quartier generale l'Hotel Catalonia Santa Justa.
Logistica, luoghi di provenienza, orari di arrivo e tempistiche ci hanno giocoforza costretto a ridurre al minimo sindacale gli spazi di approfondimento e confronto, anche se i DNLs hanno imparato a sfruttare ogni secondo per carpire suggerimenti e stimoli da
qualsiasi momento, particolare, situazione anche apparentemente banali.
Un light briefing, per evitare di sovraccaricare atleti, addetti ai lavori e accompagnatori, ancora affaticati dalla trasferta, si è comunque svolto nel pre-cena di sabato nella hall dell'albergo con un Mario Vasta a dispensare pillole di saggezza e qualche indicazione per future sperimentazioni, in particolare riguardanti l'apporto di carboidrati in gara (ma le sperimentazioni si fanno prima in allenamento e, se funzionano, si applicano in gara … ndr).
Il dopo gara è stato invece, come doveva essere, più all'insegna della convivialità, del turismo ricreativo e della spensieratezza anche se TUTTI i partecipanti si sono impegnati a resocontare anche metabolicamente la gestione di gara, pre-gara e dopo gara. Duranti i pasti comuni non sono mancate puntualizzazioni e analisi, grazie anche a un Brunelli galvanizzato dal PB e sempre sul pezzo, pronto a tenere ferma la barra quando un Presidentissimo baby-sitter non poteva moderare e sollecitare il dibattito.
Per considerazioni, riflessioni, pistolotti e ragionamenti su massimi e minimi sistemi rimandiamo alle "10 righe da" pubblicate a seguire, mentre è già ora di guardare avanti per chi della pratica sportiva si nutre quotidianamente: podismo, ciclismo, triathlon, trial ci vedranno impegnati nei prossimi mesi con nuovi e vecchi protagonisti.
Lo scenario sport e diabete è sempre più affollato e di questo non possiamo che compiacercene.



Sabato h 19.30 .... it's Briefing Time!

Il racconto della preparazione in Roadmap 2014 ha avuto meno protagonisti "attivi e convinti" del solito (cose che capitano) ma presenza, dichiarazioni di intenti e partecipazione alla trasferta sivigliana (oltre a valenti atleti/persone che si affacciano alla realtà DNL) ci spingono a promuovere anche nel 2015 una nuova occasione di racconto e condivisione del percorso di avvicinamento a una maratona. Saremo a quota 9 Roadmap, se non ci sbagliamo a contare (Roma, Firenze, Berlino, Mont St.Michel, Parigi, Copenhagen, Vienna, Siviglia).
DNL crede di avere uno "stile" in tal senso, (e non ci riferiamo alle fantastiche T-shirt personalizzate realizzate per l'occasione che comunque facevano la loro porca figura per le "calles" e le "avenida" spagnole) in cui l'aspetto prestazione è forse quello che ha il peso meno rilevante. Stile che va mantenuto e coltivato per evitare di scadere nella "passerella" e nel "diabete strillato", ovvero nel "ridicolo" o nel "disperato" (facce della stessa medaglia) che è esattamente quello che non vogliamo e cui pensano già, ahinoi, tanti altri nostri "colleghi di patologia cronica".
Occupe Diabetes, Occupy Diabetes, Occupare il Diabete, Occupamo er Diabbete … spagnolo, inglese, italiano, romanesco (messo giusto per chiarire che la roadmap 2015 si svolgerà a Roma in occasione del 50° compleanno di Gus, socio fondatore DNL) … ditelo come volete, ma siate testimoni di una sana e consapevole "occupazione"!
Hasta la próxima Campeones de Nosotros!

Ed ora potete leggervi le 10 righe da...



10 righe da ... Sevilla
feat. minibook

10 RIGHE DA ... VALERIA [ditipo 1, VR]
Giungevo a Siviglia con un obiettivo personale: compiere la seconda 21k, in questo caso autogestita.
Fino a circa due settimane precedenti, avevo mantenuto un allenamento discreto che avevo concluso con una 10k a Lecco, alla quale avevo aggiunto altri chilometri. Poi, diversi impegni lavorativi mi hanno portato a diminuire le ore di sonno e gli allenamenti di corsa. Non sono stata metodica nell’allenamento
e ho riportato le conseguenze correndo la mezza di Siviglia. Durante la corsa della mezza maratona, che ho iniziato, con Angelica e Luisa, pochi chilometri dopo lo start della gara ufficiale ho compiuto 3 grandi errori, che devo ricordare di portarmi a monito per le prossime gare. Ho iniziato la gara a 98 di glicemia, non ho integrato, memore di altri appuntamenti nei quali riportavo un innalzamento della glicemia nelle gare svolte il mattino. Durante la gara ho integrato troppo poco (3 caramelle di destrosio al 13° km) e ho terminato la mezza in ipoglicemia (47).
Due errori nella gestione metabolica e un errore nella gestione atletica. Ho voluto iniziare a correre stando al passo di Luisa, per desiderio di stimolo e di compagnia, ma non ho il passo. Mi alleno ancora troppo poco. Ho iniziato a un passo troppo veloce per i miei ritmi (tra i 5,40 e i 5,50/k), con
continui cambiamenti nel ritmo. Ho tenuto fino al 13° k, poi ho iniziato a accusare, per stanchezza, testa e mancata integrazione. Gli ultimi 8 chilometri ho abbassato drasticamente il ritmo, quasi senza accorgermene: in certi tratti stavo camminando! Poi al 20° chilometro ho sentito la voce di Angelica:
“Hola Chica! Guarda chi c’è!” E abbiamo concluso insieme.
Ho riportato 3 errori, che mi resteranno a monito: riflettere con più attenzione sulle glicemie e sulle variabili presenti in attività; integrare cum grano salis; ascoltare i messaggi del corpo e imparare a riconoscerli; gestire l’attività fisica: iniziare a un passo più lento e aumentare il passo verso la fine.
Dalla mezza di Siviglia ho riportato non solo errori: l’emozione di iniziare la mezza con una compagna, Luisa, e terminarla con un’altra, Angelica, e concludere, rientrando verso l’albergo e raggiungendo i maratoneti, camminando e parlando con entrambe ha reso la mattinata soleggiata impagabile.
Sono rimasta amareggiata dalla mia prova in mezza, ma sbagliando s’impara! Devo farmi volenza: non lasciarmi abbattere dagli errori, ma da questi trarne forza e insegnamento.
Probabilmente non ho un grande motore nella corsa, probabilmente, però, faccio fatica a migliorare anche perché non mi alleno con metodica e con costanza. Non amo correre, ho iniziato da poco e ogni volta faccio fatica soprattutto mentalmente. Ciò che mi stimola a correre è l’indotto relativo dalla corsa:
una gestione metabolica più “facile”, un fondo utile per altri sport, la possibilità di essere partecipe attiva durante gli incontri DNL.
Forse la corsa non è il “mio” sport, ma come obiettivo “violento” verso di me desidero tenere la corsa come sport di base, da utilizzare sempre. Un obiettivo ancora più “violento” nei miei confronti è mirare al miglioramento, nella corsa e non solo.
Alla prossima puntata.

10 RIGHE DA ... GIORGIANA [ditipo1, TO]
Ed ecco le mie 10 righe... un po' in ritardo, perchè da Siviglia ho portato a casa non solo la medaglia, ma anche una bella influenza....
Fantastica città, mi è piaciuta molto e mi è piaciuta molto anche la gente che ha fatto da corona all'evento. I "sevillanos" fantastici con il loro tifo durante tutta la manifestazione, ma soprattutto i compagni di ventura! Bella gente! Si sì, devo dire i DNL sono proprio bella gente! Ho conosciuto persone nuove, come il doc Vasta, il "Marelli" e la sua gang...Moreno, Luisa.. e poi ho incontrato di nuovo Angelica, Valeria, Alberto, Pietro e naturalmente la fantastica Agnoli's family...insomma, bella compagnia.
Per quanto riguarda la gara in sè, che dire, sono partita un po' così, dato che al risveglio la mia glicemia non era ottimale (313) e non sapevo bene come comportarmi; poi ho optato per evitare la colazione e fare un bolo di sole 2 unità di rapida, per evitare ipo durante la corsa. Prima di partire ho mangiato una barretta Enervit, gentilmente offertami dal super Brunelli (ho pensato che sicuramente mi avrebbe portato fortuna, dato le mani blasonate che me l'avevano passata :-)). La gara è poi andata così... a sensazione, come al solito, anche se, quando sono stata superata da Cristian, ho capito che FORSE ero partita un po' forte. Comunque è andata, sono in qualche modo riuscita ad arrivare alla fine e a "tagliare il traguardo" con un bel sorriso stampato sulle labbra (stanca ma felice eheheh). Il risultato è stato anche migliore di quello auspicato, per cui bene così. Durante la gara ho integrato con un gel, 3 bustine di miele e 3/4 zuccherini (non ricordo bene), all'arrivo ho mangiato un terzo di  banana e un arancio; glicemia 122
Grazie a tutti per questa bella vacanza. A presto!

10 RIGHE DA ... PIETRO [DITIPO1, FOLLOWER]

Dopo tanti infortuni e relativi stop, Siviglia era l'occasione giusta per correre una maratona dopo due anni di astinenza (Copenhagen 2012).
Ho iniziato la preparazione a dicembre con tanto entusiasmo, ma è bastato il primo lungo di 28km per mettere a dura prova tendini e articolazioni e per farmi capire che non era ancora giunta l'ora...mannaggia !
Sono arrivato in terra iberica in veste di turista e mai avrei immaginato quanta adrenalina potesse regalarmi l'atmosfera che si respira anche al di fuori della gara.
E' stato emozionante seguire tutti gli amici che la domenica hanno calzato le scarpe da running per correre in questa piccola ma bella città, con o senza pettorale.
Sembrerà strano, ma ho avuto la sensazione di condividere con loro fatica e gioia, dimenticando la mia piccola personale delusione.
Nessuna classifica di merito...un plauso a tutti indistintamente per la tenacia e la grinta !
I rusultati cronometrici sono un pò come i valori glicemici, a volte ci sorridono, a volte no !
Si sbaglia e si impara, e l'errore è una occasione di crescita.
Forse non tutti hanno la voglia di crescere perchè sono consapevoli delle difficoltà che ciò comporta, ma lo spirito DNL è forte e chiaro:
"Dare tutto e non mollare mai, avere il coraggio di guardare il mondo e di sorridere!"
Cito una frase di Bill Bowerman, allenatore di Steve Prefontaine e co-fondatore della Nike:
"There's no such thing as bad weather, just soft people" ovvero "Non ci sono cattive condizioni meteo, ma solo gente senza palle"
We Are Hard People !!!


10 RIGHE DA … MELISSA [FOLLOWER]
Nonostante qualche improbabile pioggia leggera, il sole ha per lo più accompagnato questa bella trasferta, iniziata per me un pò sottotono per via del malessere di Davide, per la prima volta a sua volta follower e non runner.
Dopo aver camminato due giorni interi in lungo e in largo per Siviglia posso dire di aver visto vari scorci della città, che mi ha stupito, e di aver fatto nel mio piccolo una mini maratona in cammino :-)
Complimenti soprattutto ai runners che è sempre un piacere vedere correre con la voglia e la passione di mettersi in gioco e alzare l'asticella dei propri obiettivi.
Immancabili e da ricordare gli scatti di Pietro, che ruba letteralmente in corsa memorabili dichiarazioni e gesti a caldo.
Questo appuntamento DNL è stato caratterizzato anche dagli incontri particolari.. dal poeta davanti alla Macarena, alla guida dell'Alcazar, a Paco che ci ha portato a vedere il flamenco e ci ha fatto la sangria, all'inglese maratoneta ce ci ha immortalati in piazza di Spagna.
Grazie a tutti per le belle chiacchierate e l'immancabile confronto che caratterizza ogni evento.
Alla prossima!
Melissa

10 RIGHE (DI PANCIA) DA ... LUISA [ditipo1, TN]
L’esperienza di Siviglia l’avevo immaginata, ad ottobre, un po’ diversa: avrei voluto allenarmi per poter correre la maratona. Per problemi personali non mi è stato possibile allenarmi adeguatamente ed ho dovuto ritarare l’obiettivo. Sono atterrata a Siviglia con l’idea di correre senza pettorale, “così…per la compagnia”… 15 km circa. Glicemie pre gara buone. Mentalmente tranquilla. Ho iniziato la mia corsa con Valeria ad un passo molto tranquillo. Arrivata al nono Km ho integrato. Al tredicesimo mi sentivo in gran forma ed ho deciso di corerere fino ai 21 Km: non ci stavo dentro…volevo accelerare… Bel percorso, clima ideale… gli ultimi 8 Km ho tenuto un buon passo: chiuso 21 Km in 1 h e 59 minuti. Glicemie post gara buone. Non sono orgogliosa del mio tempo ma di come ho corso: ridendo. La serenità e la felicità che provo mentre corro sono difficili da descrivere: correre è per me un piacere, un gloria alla vita dico sempre… Un
susseguirsi di sensazioni e pensieri positivi. E’ stato uno stimolo per allenarmi per vedere dei risultati a livello agonistico.
Siviglia: luogo per una piacevole corsa, luogo per ritrovare gli amici DNL, per condividere glicemie e molto altro. Molto soddisfatta dell’esperienza a 360°…non avevo dubbi!
Siviglia: non un punto di arrivo ma un punto di partenza metabolico ed agonistico!!!!!! Un abbraccio forte a tutti!
Luisa Campregher


10 RIGHE DA ... MARCO [ditipo1, PE]

Eccomi a raccontare della peggiore maratona (ma solo in termine cronometrico) delle 4 a cui ho partecipato. Voglio subito dire che per me come sempre l'obiettivo è il traguardo, per adesso non è mai mancato in tutte le gare che mi hanno visto al via ed in tutti gli sport che mi caratterizzano: per me è un orgoglio visto che 10 anni fa lo guardavo solo on Tv. Sono arrivato cercando di controllarmi nella dieta e rispettando la settimana di scarico con 2 corsette 12/8 km  ed 1 ora di nuoto. Non ho mai avuto una settimana di glicemie così belle da quando son diabetico sempre tra 85 e 120 e questo mi fa ben sperare. La preparazione è stata abbastanza buona senza intoppi, col senno di poi mancava qualcosa. Come al solito mi porto la pasta che mangio abitualmente prima di lunghe performance ma mi resta nella valigia poiché non so dove cucinarla. La sera mangio un bel po' di riso, vado a dormire poco dopo e mi ritrovo la mattina della gara a 290 appena sveglio. Aumento il bolo della colazione a 6 unità contro le solite 4 e mangio 2 fettine di pane con poca marmellata, thè e caffè. Prima della partenza sono a 353 faccio 16 unità di basale e decido di partire senza correggere la rapida, non integrerò fino al km 21. Parto e sento dopo 2 km la necessità di fermarmi per urinare la glicemia alta si fa sentire ma le gambe ci sono. Mi fermo 1 minuto e 20 secondi al km 11 e riparto, cerco di recuperare un po' ed arrivo alla mezza attorno a 1 ora e 45 min. Tengo ancora un po' ma capisco che non è giornata da p.b. allora decido di proseguire più lento. Vicino al trentesimo chilometro mi sorpassa il pallone delle 3h 30 e da li penso solo a chiudere, mi fermo a tutti i ristori, mi godo questo meraviglioso pubblico, do' il 5 a tutti i bambini meravigliosi che me lo porgono … insomma mi godo questa gara corsa in una terra che amo e che sento come mia seconda patria.A
rrivo dentro lo stadio stanco ma non sfinito sicuramente non contento del tempo ma sinceramente non mi importa.
Solo una considerazione sull'alimentazione pre gara: magari sarà pure sbagliata qualche nostra abitudine alimentare ma sono convinto che se una persona si trova bene seguendo un percorso che ti dà energie e glicemie buone debba continuare sulla stessa strada anche se ciò è magari scientificamente sbagliato.
La vacanza a Siviglia per il resto è stata bellissima (a parte il cellulare perso) avevo a fianco i miei migliori amici di sport e diabete. SIAMO UNA SQUADRA FORTISSIMI.
Ci vediamo a Pescara. Un bacione a tutto il popolo DNL

10 RIGHE DA ... CRISTIAN [ditipo 1, VR]
Atleticamente > A Siviglia sono giunto in ritardo di preparazione e di "velocità" anche se la mia roadmap mi ha regalato, tra alti e bassi, la solita impagabile dose di informazioni e stimoli. Ho trovato un compromesso tra "km utili" e "status di finisher" e credo di averlo realizzato, nel senso che mi sono gustato il piacere di correre nella fatica, verificando frequenze cardiache, velocità, consumi energetici e così cementare la mia consapevolezza metabolica sempre in divenire. Questo mi piace fare.
Praticamente era da Roma 2008 che non correvo una maratona bene, ovvero senza scoppiare, saltare o calare inesorabilmente nella seconda metà alla ricerca del PB! Libero da ogni preoccupazione cronometrica, casomai temevo di non tenere la distanza.
Per performare al meglio CONTA il motore, leggi la genetica, ovvero i genitori, la mamma soprattutto dicono gli esperti. Altrimenti non si spiegherebbero i risultati di Beppe e Giorgiana che non seguono tabelle e corrono sempre e solo a sensazione. Beati loro!
Allenamento, alimentazione, stile di vita, forza mentale e tutto il resto hanno il loro impatto, ma se mancano i cavalli puoi fare tutta la vita da atleta che vuoi ma puoi lavorare al massimo sul 20% (e forse sono generoso). Ciò che mi affascina (e che vorrei affascinasse) è lavorare su quella percentuale che dipende da noi, fosse anche l'1%. E' quella che fa la DIFFERENZA, se non sul cronometro, almeno nell'approccio!
Questo è l'obiettivo cui ambirebbe, modestamente, la roadmap targata DNL: consapevolezza del nostro potenziale per provare a esprimerlo nella sua interezza o quasi (vietato sprecare il "dono"). Il limite dunque non è assoluto, ma relativissimo. D'altronde, non parliamo di atleti professionisti, nè di predestinati. Parliamo di persone, più o meno accessoriati di talento, che si mettono alla prova in una disciplina sportiva che amano, ritagliandosi il tempo tra lavoro, famiglia e cazzi loro.
Ovvio che ognuno segue il proprio istinto e le proprie inclinazioni, ma io credo che il gusto vero dello sport amatoriale, quello che ha un fine educativo e formativo, e non il successo a tutti i costi, sia rappresentato dalla consapevolezza.
Correre e basta è bellissimo ma non mi basta (scusate la ripetizione): correre una roadmap è immenso … e dunque mi basta!
Ho mantenuto fede all'impegno di partecipare alla maratona di Sivglia pur avendo compreso da tempo che non sarebbe arrivato il tempo (e riscusate la ripetizione)  … ho riscoperto, se mai lo avevo perso, il piacere sincero per la corsa e la fatica. Certo vorrei e posso fare meglio, sotto tutti gli aspetti (anche nel gestire il delicato rapporto con gli altri ambiti della mia vita), e me la voglio giocare nelle prossime 5 settimane (diciamo 4 visto che 1 è passata). Sempre se tutto fila liscio! Ma faremo in modo che così sia.
Metabolicamente e nutrizionalmente > Fermo restando quanto appena espresso, penso che avere intrapreso e maturato un percorso di conoscenza e consapevolezza metabolica VERO mi permette di avere nella mia faretra tante frecce da usare al bisogno: posso gestire una maratona partendo a digiuno, mangiando un piatto di pasta o un semplice rompidigiuno, modulando il bolo in base a quanto, cosa e quando mangio; idem dicasi per i profili glicemici: che le glicemie siano buone o cattive (oggettivamente) so quello che devo fare per riportarle o mantenerle su valori ottimali.
Questo mi fa arrivare alla fine di una performance senza recriminazioni metaboliche: diabete, glicemie e tutto il resto sono nel mio zaino di esperienze, uno zaino che però non è una zavorra, ma fa parte del mio corredo genetico. Un po' la differenza che passa tra "background" e "backpack" (wordreference per la traduzione): tutto ciò si costruisce solo con il DNL Style ... tutti gli altri "style o non style" possono funzionare anche meglio, ma non se è la "consapevolezza" che ricerchiamo!
Convivialmente … gli impegnativi piaceri/doveri di bibabbo mi hanno consigliato di non presenziare a tutti i momenti conviviali DNL limitandomi a un paio di uscite a ranghi ridotti e con rientro anticipato, onde evitare di appesantire la già stressata bimamma Mitch. Tuttavia ho goduto del piacere di una città veramente accogliente e di una compagnia sincera di vecchi e nuovi amici. Il buon Bru si è preso l'onere di fare qualche pistolotto in mia vece. Non ho però dato buca al briefing metabolico del sabato e a qualche altro piccolo momento di confronto. 
Le forze a volte mancano, e anche la desiderata brillantezza, ma la voglia di allenarmi e smazzarmi è quella di un ragazzino pieno di ambizione e voglia di migliorare. Sono così i ragazzini? Se sì, W gli eterni adolescenti ultraquarantenni!
Mentalmente & Mumble mumble vari … adesso vi spettino! DNL oltre a un sito di "glicemie" potrebbe apparire come un sito di "prestazioni" … in realtà è proprio la negazione, o meglio, il superamento di entrambe. Così come auspico la "deglicemizzazione" dell'atleta con diabete (missione impossibile?) altrettanto ne peroro la "deprestazionalizzazione" (altra missione impossibile?).
Vediamo di interderci: sicuramente il raggiungimento di un risultato/obiettivo è fondamentale nella motivazione, ma non può essere l'unica ragione, specie se parliamo dei nostri livelli, da "campioni de noialtri", ovvero INSIGNIFICANTI A LIVELLO ASSOLUTO. Insomma così come togliere il valore aggiunto diabete a quello che stai facendo non dovrebbe togliere significato alla performance sportiva, così mancare il risultato sportivo, dovrebbe preservare comunque qualcosa di utile e costruttivo, che non sia RANCORE e RISCATTO, per cui continuare … è l'aspetto educativo dello sport, e aggiungo io, della formula tutta speciale e tutta DNL made, della Roadmap.
Purtroppo quest'anno solo in due, Alberto ed io, la abbiamo affrontata "deep through" … ma sono sicuro che è un modello estendibile, anche se faticoso e che richiede pazienza, applicazione, determinazione, e anche la modificazione di qualche nostra abitudine, per essere sostenuto! Per ricitare Einstein, "più facile spezzare un atomo che una abitudine"!
Superpistolotto finale … Non mi interessa far parte del mondo del diabete, o essere in linea con il pensiero dominante per spirito di corpo … quello che conta è essere calati e partecipi della realtà e della società che ci circonda … e poco importa se non è tra le "call to action" di vecchio e nuovo associazionismo, che nel 2014 si accontenta di un diabetico che faccia il postino stagionale o lavori con la legge 104, perchè non ci credono veramente fino in fondo che ce la possiamo giocare!
Così come non sono interessato allo sport compassionevole (sia nell'intensità, sia nelle motivazioni) così non mi sento tranquillizzato dal tenere a bada "Mr D" (quando sento Mr D metto mano alla pistola!) con l' "advocacy" del volontariato … "stiamo sereni" oggi è frase un po' pericolosa da usare, e dunque meglio non usarla … ma ecco … "stiamo vigili" … è la vigilanza la base della società moderna, con o senza beta cellule, vigili … e ovviamente visibili ma irriconoscibili! Che palle, ancora una volta dipende da noi, fottutissimi noi!


10 RIGHE DA ... MORENO [DNL Friend]
El dias mas grande de me carrera deportiva.... Una città meravigliosa che ha partecipato   In pieno , vera emozione la mia prima maratona una cosa grande. Grazie al fantastico gruppo DNL e al mio caro amico Mario Vasta che mi ha invitato e supportato all'evento...

10 RIGHE DA ... BRU [ditipo1, MB]
Atleticamente & Mentalmente …
> Parto dalla famosa “ciliegina” … Ho corso la mia più bella maratona di sempre. Sapevo di arrivare preparato e in forma come non mi era mai successo prima. Volevo fare del mio meglio e il rischio di “saltare” era sempre possibile.  Non ho avuto molto tempo per pensare alla gara perché sono arrivato a Siviglia nel tardo pomeriggio di sabato. Giusto il tempo per salutare e cenare con tutta la truppa DNL, fare un briefing atletico e metabolico diretto da Mario ed era già ora di andare a letto.
Il giorno della gara non avevo alcun punto interrogativo in testa. Sapevo cosa fare, come e quando mangiare,  cosa indossare,  come prepararmi . Mi sono studiato e testato nei mesi precedenti, in particolare in occasione dell’ultimo Lungo corso alla Maratonina di Lecco, avevo già provato l’assetto maratona.
Parto nella griglia dei runners che ambivano a correre la maratona sotto le 3 ore. So che attualmente non valgo ancora quel tempo. Secondo Elio , che mi ha seguito con costanza nell’allenamento delle ultime 6 settimane, ci sono molto vicino. In virtù di questo, parto subito al mio passo, correndo i primi 21 chilometri tra il 4’20’’ e il 4’15’’ . Mi sento bene, corro sciolto e al km 7, quando vedo i supporters DNL, mi galvanizzo ancor di più.
Passo alla mezza in 1h31’20’’ come previsto, e continuo su quel passo. Al km 23 ho un leggero calo, mi riprendo subito e fino al km 30 vado via liscio.
Qui inizio a calare e chiudo il km 31 e 32 al passo di 4’33’’. Sono ancora lucido e decido di controllare il passo restando intorno al 4’40’’. Ormai capisco che non posso più pensare di concludere la gara in 3h02’-03’ ma senza ulteriori cali posso finirla in 3h05’. Purtroppo più passano i chilometri più rallento. Al 37esimo trovo di nuovo Pietro e Manu che mi incitano a squarciagola. Purtroppo non riesco a cambiare passo, anzi al km 39 ho un accenno di crampo. Per evitare di perdere altro tempo cerco di non alzare troppo le gambe, mi fermo al ristoro del chilometro 40, bevo un bicchiere di Sali e riparto. Dal chilometro 41 ritorno a essere un po’ più brillante e appena entro allo stadio corro gli ultimi 400 metri alla grande.
Sono felice e soddisfatto di tutto! e pensare che mi sono iscritto a Siviglia con la sola ambizione di portare a termine una preparazione senza farmi male e di chiudere la maratona senza arrivare stremato. Oltre al raggiungimento  dei propositi iniziali, sono migliorato tantissimo rispetto a questo autunno, ritoccando il mio personale di 3h27’ che risaliva al lontano 2009 di quasi 20 minuti e soprattutto ho corso per le strade di Siviglia concentrato e determinato, solare, lucido, dando tanti Cinque ai bambini, alimentandomi bene e arrivando stanco ma con il sorriso.  Siviglia è stato un punto di arrivo per tutti gli obiettivi che mi riproponevo da tempo, ed è il punto di partenza perché ho già in mente nuove sfide.
Mi sento galvanizzato, non tanto per il risultato cronometrico. Anche perché non è un risultato straordinario, ma lo diventa se penso al percorso che ho intrapreso.
Metabolicamente & Nutrizionalmente … > Avevo la certezza di potere e sapere gestire al meglio il pre-gara e eventuali  glicemie non ottimali al risveglio o prima della partenza. Infatti, seppure il giorno della gara mi sono alzato con una glicemia di 190, ho fatto il mio bolo normale e 2 unità di rapida 3 ore prima della partenza.  Per colazione ho mangiato  un panino da 46 grammi (23 cho) con 25 grammi di marmellata (15 cho), una banana da 100 grammi (15 cho) e tè senza zucchero.  Per un totale di 53 cho.  Se avessi avuto una glicemia al risveglio al di sotto dei 140, avrei assunto 10 grammi di cho in più.
A un’ora dalla partenza ho misurato nuovamente la glicemia, 104, e decido di prendere quasi metà Enervit Pre-sport (10 cho) poco prima di partire.  Se avessi avuto una glicemia più bassa avrei integrato subito con una barretta o della coca-cola. Se invece avessi avuto una glicemia alta (improbabile, conoscendo il mio rapporto insulina/cho) non avrei assunto nulla.  Al momento della prima integrazione (km 9), quasi 2 ore dopo il controllo, la glicemia sarebbe sicuramente tornata in un range accettabile.
Durante la gara ho assunto un totale di 65 grammi di carboidrati, distribuiti equamente al km 9, 19, 25 e 32. Al ristoro del 37esimo chilometro ho bevuto  un bicchiere di sali.
Termino la corsa con una glicemia invariata (103) e soprattutto essendomi alimentato in modo corretto  rispetto all’attività fisica fatta e non solo in considerazione  della gestione metabolica.
Durante tutta la giornata di domenica ho avuto un perfetto compenso metabolico anche in considerazione del pranzo e della cena non proprio da atleta. Ma era la giusta occasione per ingurgitare ciò di cui il mio palato aveva voglia, senza badare più di tanto all’aspetto salutare.
Nei giorni seguenti, invece, il compenso metabolico non è stato dei migliori. Ho avuto qualche iperglicemia di troppo.  Avrei dovuto alzare subito il rapporto insulina/cho,  visto che l’effetto maratona svanisce in poche ore.
Come resocontato durante la roadmap, nell’ultimo mese ho seguito un regime alimentare da vero atleta. Non è stato un sacrificio, anzi mi è servito per acquisire una maggior consapevolezza sulla mia alimentazione. Di certo, non seguirò sempre una dieta cosi ferrea, anche perché mi piace mangiare di tutto, ma attualmente quando mi siedo a tavola so cosa e come sto mangiando.
Convivialmente & BRUNELLamente … > Tre giorni in terra Andalusa sono letteralmente volati, ma li ho vissuti intensamente dall’inizio alla fine.
Ho trascorso sì una vacanza, ma ho ritagliato molti momenti di confronto.
Diversamente dalla roadmap che è stata seguita solo da me e Cristian, penso che tutti i DNLlini a Siviglia si siano resi conto dell’importanza nel seguire il DNL style per raggiungere certi obiettivi. Ho letto nelle parole e negli sguardi di Angelica, Luisa, Manuela, Valeria, Giorgiana, Davide e Marco la voglia di mettersi veramente alla prova la prossima volta.
Per raggiungere qualsiasi obiettivo ci vuole forza di volontà, ma anche seguire una linea. Quella che DNL sponsorizza è di usare la testa, segnare dati atletici, metabolici, nutrizionali, testarsi in diverse situazioni, avere tenacia e non confondere la determinazione nel volersi allenare con la “psicosi” da amatore schiavo delle tabelle.
Reputo che spesso si confonda volontariamente la scusa di non voler essere  schiavi di tabelle di allenamento, solo perché non si hanno le “palle” e la voglia di seguire un allenamento strutturato che comporta sacrificio. Sottolineo che lo sport amatoriale viene sempre dopo impegni familiari e lavorativi. Ma è anche vero che sull’onda di questo, molti non portano mai a casa un obiettivo perché si circondano proprio di questi alibi.
Probabilmente in queste dieci righe mi sono dilungato parecchio, senza seguire un ordine logico ben preciso. Spero di aver espresso in modo chiaro le mie idee. Finisco questo mio “pippotto”  invitando tutti a partecipare al prossimo evento DNL seguendo una vera Roadmap e vedrete che troverete un mare di risposte a domande alle quali non siete in grado di rispondere . Semplicemente perché non vi siete annotati in dettaglio ciò che avete fatto.
Spero di avere questo entusiasmo anche per il prossimo evento DNL, ma se cosi non fosse conto  di leggerlo nelle 10 righe di qualcuno di voi e ritrovare lo stimolo per rimettermi in carreggiata.
A presto! Bru

10 RIGHE DA ... MANUELA [ditipo1, CN]
Come tutte le esperienze DNL , anche da questa porto a casa un nuovo insegnamento : variare la basale in base al movimento che faccio durante la giornata . Ebbene si, faccio outing anche qui, a due anni di Micro, ancora non avevo provato la funzione "basale temporanea" .
Il giorno della maratona io non ho corso, ma per riuscire ad urlare "Daje" ai miei amici al km 7/15/37 ho percorso un 10 km circa a piedi alla velocità del Pesenti e costantemente andavo in ipo . "Cazziata" bonariamente da alcuni compagni ho deciso che il giorno seguente, dovendo visitare Siviglia e dovendo fare molti km a piedi, avrei provato a ridurre la basale . Così ho fatto , verso le 12 misuro la glicemia che era a 73 , dal momento che avremmo ancora aspettato due ore prima di mangiare e avremmo quindi dovuto ancora camminare, ho preso una caramella ed ho diminuito del 10% il flusso della basale . In questo modo la glicemia non è più scesa e prima di pranzo misurava 85 .
Questo, oltre l'importanza di stare insieme a DNL , è l'insegnamento che mi porto a casa. Come mi direbbe la Campregher "Moretto correreeee"

10 RIGHE DA ... DAVIDE [ditipo 1, PD]
Ola... Animo Animooooo.... Andale (ah no quello era SpeedyGonazles)... Vamos
é stato bello correre da un capo all'altro di Siviglia sotto un caldo sole primaverile e vedere questa ondata gioiosa di tifosi incitare gli eroici Runner.
Sono stato combattuto, in particolar modo il giorno della maratona dove la soddisfazione e l'adrenalina la facevano da padrone, per non aver potuto correre la mia prima maratona causa maledetta febbre della sera prima.
Da una parte la delusione per i 4 mesi di preparazione ed allenamenti, dall'atra la consapevolezza che anche avendo potuto correre, l'obiettivo che mi ero prefissato sarebbe stato difficilmente raggiunto, gli ultimi lunghi non mentono.....
quindi dopo una notte a rigirarmi nella mia cameretta ho deciso di godermi la vacanza, di apprezzare questa magnifica compagnia in quella magnifica città.
Mi porto a casa quindi una bellissima vacanza tra amici, e tanta tanta voglia di correre.... ed ora iniziano subito gli allenamenti per il prossimo obiettivo sportivo, che mi impegnerò a svolgere nel più rigoroso DNL style, sempre nei limiti della mia cazzonaggine.

10 RIGHE DA ... BEPPE [Ditipo 1, TORINO]
Per la mia prima gara oltre confine ho scelto la Maratona di Siviglia, la mia 3^ esperienza su questa distanza, dopo Vercelli e Torino nel 2013.
Tutti mi parlano bene della città, quindi decido di fare le cose in grande: una settimana di vacanza, arrivo il martedì mattina e ritorno il lunedì sera.
Una scelta che si rivela azzeccata: la città è meravigliosa e me la sono potuta godere con calma, come piace a me, facendo lunghe passeggiate anche in zone al di fuori dei soliti itinerari turistici.
Ma qui si parla della maratona. E allora.
Rispetto alle due precedenti esperienze, stavolta la preparazione è stata un pò più curata, ma sempre approssimativa.
Ho iniziato nelle vacanze di Natale, più o meno, senza seguire tabelle o programmi rigidi.
Il tempo libero a disposizione non è molto (c'è questa scocciatura del dover lavorare, capita anche a voi?), il clima e le ore di luce non proprio ideali,
quindi si fa quel che si può. Due o tre uscite infrasettimanali (8, o 10, massimo 12 km ciascuna) più uno o due lunghi nel weekend. Zero ripetute.
Il tutto molto naif, senza badare troppo al cronometro, tanto ormai ho capito che in allenamento non riesco a tenere andature brillanti, anche quando parto con le migliori intenzioni.
Concludo con due uscite da 12 km circa 'in loco' il mercoledì ed il venerdì prima della gara, sul lungofiume di Siviglia.
Arriva il grande giorno: sveglia alle 7, glicemia più alta del solito (210), ma la sera prima a cena ho 'caricato' un pò. Quindi le solite 6 unità di insulina e colazione in camera con 50 gr di fesa di tacchino, pacchettino di grissini, e 33 cl succo d'ananas senza zuccheri aggiunti. Mi sparo anche la confezione di corn flakes (con cioccolato !) del pacco gara.
Come riscaldamento faccio i 3 km che separano l'hotel dallo stadio dove consegno la borsa col cambio. Alterno camminata a corsa leggerissima.
Prendo ancora un caffè amaro e sono pronto a partire. Entro nella gabbia delle 3h00-3h15 consapevole che sarà dura centrare l'obiettivo: il mio personale è 3h17 a Torino, dove già mi era sembrato di essere andato più che bene.
Pronti, via! Si corre da subito, senza 'tappi' o assembramenti, quindi il ritmo è subito alto, forse troppo.
La lepre delle 3h15 è alle mie spalle, vedo invece davanti a me, pericolosamente vicina, quella delle 3h00.
Mi convinco a mollare un pò, comunque i passaggi al km 10 (42.26) e metà gara (1.31.10) sono per me velocissimi.
Attendo il crollo da un momento all'altro, ma stranamente non arriva, e riesco a stare sotto i 4.30 min/km fino al km 30.
Bevo un pò a tutti i ristori, acqua o
più spesso integratori, mi sparo 3 bustine di zucchero (quelle da bar) nella seconda metà della gara, ad intervalli regolari. Non perchè abbia sintomi di cedimento, ma perchè mi hanno detto che è meglio essere previdenti.
Il calo arriva inevitabilmente dopo il 30° km, ma riesco a stare quasi sempre entro i 4.40 e comunque non supero mai i 5 min/km.
Gli ultimi 2 o 3 km sono davvero duri, con quello stadio in vista ma che non arriva mai. Poi finalmente il tunnel (non si vede una mazza !) ed il giro di pista nello stadio gremito. Infine il traguardo, con il cronometro che segna 3h09 e qualcosa. Incredibile.
Cercando di tenere a bada l'emozione, infilo il tunnel dei ristori. Una cella frigorifera dove approfitto senza ritegno di frutta e bevande varie, compreso un bicchiere di birra talmente gelata che sarebbe da denuncia. Poi fuori, a scaldare le ossa al sole. Improvviso uno strip-tease sul prato per il cambio vestiario, poi mi avvio all'uscita e incontro il gruppo DNL con cui ci si scambia impressioni e complimenti.
Infine il lungo ritorno all'albergo, 3 km sotto il sole di cui a questo punto avrei fatto molto volentieri a meno.
Però attraversare la città con la medaglia di finisher al collo dà soddisfazione, inutile negarlo.
Hasta luego, Sevilla !

10 RIGHE DA ... MARIO [DOC]

Questa di Siviglia è stata per me una trasferta un po’ anomala :
1) non ho dovuto faticare piacevolmente a spiegare meccanismi metabolici, adattamenti ormonali, aggiustamenti + o – corretti della terapia insulinica.
2) non ho subito la scarica adrenalinica data dal partecipare come candidato finisher alla maratona.
Proprio x questo però ho potuto assaporare maggiormente gli altri aspetti degli incontri DNL che sono le vere colonne portanti: l’amicizia, la convivialità, la condivisione, la disponibilità reciproca.
Ho rincontrato persone che mi sembra di conoscere da sempre per quanto ci vogliamo bene ( in primis, e non vi offendete, Monica Cherubina Beniamino e Cristian) e ho conosciuto persone nuove e molto interessanti, dall ‘Angelica “di nome e di fatto” alla Giorgiana che corre a 4’e40” a “sua insaputa!”
La potenza del Marelli è stata moltiplicata dalla simpatia dei suoi amici pescaresi e dalla caliente accoglienza del suo strano amico Paco!
Moreno è stata la sorpresa “col Botto”… una strana alchimia Marellesca che davo NON FINISHER 10 a 1 la sera prima e che ho dato x FINISHER 100% quando l’ ho visto gasato di adrenalina alla partenza che non riuscivo a tenerlo!
Esperienza stupenda negli scenari favolosi che una città bella e calda come Siviglia può dare: vi abbraccio tutti. Mario
 
10 RIGHE DA ... ANGELICA [ditipouno, MI]
Ragazzi sono ancora agitata!!!!!!
Questa di Siviglia è stata per me una esperienza meravigliosa sotto tutti i punti di vista: sportivo e umano.
Ho partecipato, da “imbucata” alla mezza … che di fatto non era prevista.
Il mio obbiettivo era quello di riuscire a correre 21 km. Ma non ci contavo, non essendomi allenata a dovere… il mio lungo più lungo, percorso in allenamento, è stato di 12,5 km.!
Signori non so che dire ma, grazie a tutti voi che eravate pronti e allo stesso tempo agitati ed entusiasti, grazie all’atmosfera alla partenza e grazie alla gente che mi incitava VAMOS VAMOS… ANIMO, ANIMO…!!!! insomma tutto questo mi ha dato la carica per raggiungere il mio obbiettivo e quando sono arrivata, con Valeria al 21esimo dove Luisa ci stava aspettando è stata un’emozione grandiosa!!! Ero felice ed emozionata allo stesso tempo .. per me che ce l’avevo fatta, per la bellissima esperienza in mezzo a tutta quella gente che pur non conoscendoti ti spronava ad andare avanti, perché ora potevo dire di aver partecipato ad una maratona … be'….mezza!!
Mamma mia ragazzi avevo l’adrenalina a mille!!!
Ho percorso 21 km. in un tempo infinito:  2:16’  ma per me questo significa un nuovo inizio, una nuova sfida, ho dimostrato a me stessa che 21 km. li posso correre e il prossimo passo sarà di pormi un obbiettivo cronometrico più degno!
Sono riuscita anche a gestire bene le mie glicemie, prima, durante e post gara.. allego la mia scheda.. ho seguito i consigli di Mario per quanto riguarda le integrazioni e sono arrivata con una glicemia perfetta!
E poi… oltre all’aspetto sportivo… mi sono divertita tantissimo, ho riso da avere male agli addominali, ho mangiato nuove specialità, ho visitato una bellissima città, mi sono innamorata di un paio di ballerini di flamenco e  i miei compagni di viaggio sono stati, come sempre meravigliosi!
Sono davvero orgogliosa di far parte di questo gruppo che mi dà ogni volta di più.
Un grazie enorme a tutti per avermi regalato un weekend al di sopra delle mie aspettative, uno stacco completo allo stress della vita quotidiana e un grazie infinito a Cristian che, come sempre, ha saputo organizzare questo evento in ogni particolare e ci ha saputo guidare senza mai essere impositivo.. sei un grande.. anzi grandissimo Cristian!!
Un grazie anche a Mario che ci ha consigliato e tranquillizzato prima della gara e un grazie a Monica che non posso fare a meno di stimare per la sua tenacia e voglia di condividere con tutti noi queste esperienze, nonostante i due magnifici impegni di cui si deve occupare!!
Un abbraccio a tutti!!! GRANDIIIIII!!
Angelica

BREAKING NEWS ...
"Partiti i nostri alle 9.00 puntuali, il primo della truppa DNL è Alberto Brunelli che in 3hr 08' 55'' taglia il traguardo con una prestazione atletica bellissima.
Ce lo aspettavamo e non ci ha deluso affatto. Il suo stato di forma è spettacolare e ha saputo reggere benissimo il carico psicologico delle aspettative su di lui.
Ha corso costante e regolare, accusando un lieve calo solo nel finale dove ha fatto segnare tra il 35esimo e il 40esimo km un passo medio di  4'24''/km ed ha rallentato ancora un pò negli ultimi due chilometri finali 4'29''/km. Grande Alberto!"