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Dieci Righe da L42 ... da Laura Petrolito & Daniele Cogliati Caro Presidentissimo, cari tutti, Dopo alcune settimane di riflessione siamo finalmente riusciti a trovare qualcosa di positivo nelle giornate trascorse insieme...... Ovviamente è uno scherzo!!! Sono state 30 ore bellissime (purtroppo per noi sono state solo 30), lo dimostra il fatto che dopo così poco tempo che ci conosciamo riusciamo a scherzare con voi come fossimo vecchi amici (vecchio Daniele... Laura invece è giovane, anche se non sembra!). L'aspetto più originale di L42 è stata la sensazione di essere arrivati in mezzo ad una famiglia: vi abbiamo visti tutti impegnati a condividere i vostri "segreti", per dare la possibilità ad ogni membro della tribù di gestire al meglio le situazioni difficili. Ci saremmo aspettati di trovare estrema competizione in un gruppo di atleti che, come il vostro, affronta una prova dura come la maratona, sognando di essere sempre davanti a tutti. Invece niente, zero competizione, se non nel cercare di trasmettere più informazioni possibili all'altro, per aiutarlo a migliorare la sua performance. E tutto questo con grande umiltà , senza salire in cattedra ponendosi come modello: abbiamo visto i più esperti di voi ascoltare attentamente e fare proprio il punto di vista anche degli ultimi arrivati. Vi mandiamo questa foto (chissà se il maghissimo dell'informatica - inutile dire il nome, visto che è ISSIMO - riuscirà a piazzarla tra i commenti) che secondo noi incarna bene lo Spirito Mellito: la voglia di aiutare il nostro avversario ad arrivare al traguardo che è più forte della voglia di arrivare al traguardo prima di lui! Anche se questi, con la bicicletta, mica fanno fatica come voi maratoneti! Ci avete trasmesso un messaggio di grande unità , cercheremo di tenere sempre vivo dentro di noi questo spirito di squadra! ....anche se avremmo tenuto dentro di noi volentieri pure lo spirito alcolico dell'Amarone del Presidentissimo, grave errore andarcene così presto! Vi abbracciamo tutti, sicuri di rivederci presto per altre (vostre) imprese! Laura & Daniele
Dieci Righe da L42 ... di Alberto Brunelli Cecina è stato e rimarrà un grande traguardo per tutti noi Mellitos; SI, perché riguardando un po’ indietro tutti gli eventi organizzati da DNL a cui ho avuto il piacere e l’opportunità di partecipare, si sperimentava qualcosa di nuovo, cercando di migliorare dal punto di vista tecnico, metabolico, raccolta dati, nel mettersi in gioco, applicarsi nella conta cho, nel vincere le paure, nell’aiutare gli altri, a non piangersi addosso … etc ; In questa occasione tutto ciò che abbiamo imparato lo abbiamo messo in tavola raggiungendo un risultato eccezionale. Ognuno di noi si è arricchito dopo questo Camp. Sono sicuro che i futuri eventi avranno ancora qualcosa di nuovo, particolare, di diverso, mi permetterano di migliorare ancora, ma son altrettanto certo che in quest’occasione abbiamo raggiunto un livello di conoscenze, maturità atletica e metabolica che probabilmente non avrei mai potuto raggiungere da solo. Dieci Righe da L42 .... di Anna Ranchelli Location da film di Bertolucci in una Toscana che si sta appena scaldando dal rigido inverno, le uniche giornate di sole sono per i ragazzi di L42: 9 atleti con diabete, alcuni veterani altri neofiti, il cui scopo non è stato solo l'allenamento tecnico del corpo ma la (ri)scoperta di sè stessi, dei proprio limiti e delle proprie potenzialità . In questo clima chi si è aggiunto da poco ha acquisito proprie sicurezze aprendosi alle esperienze degli altri, mentre i veterani ne hanno approfittato per sviscerare i propri dubbi o debolezze e perfezionarsi: si è infatti festeggiato l'arrivo di Giorgio, neodiagnosticato, e Biagio, attrezzatissimo anche senza marsupio. Complimenti al Grippo, che mi dicono abbia coinvolto anche la sua 'dolce' metà nel podismo, all'inossidabile Gus 'lupo grigio' Zecca, all'inarrivabile e godereccio Nonno Pesenti, al laconico quanto veloce Pippuzzo, all'Albe 'Dorando' Brunelli ed un immenso 'in bocca al lupo' a Gipagà : rimettiti presto, ti vogliamo in pista! Last but not least, un sentito GRAZIE al SUPER-MEGA-PRESIDENTISSIMO che ha insistito perchè fossi con tutti voi. E' stato bello vedere che la famiglia si è allargata dando dei bei frutti, al di là delle vittorie agonistiche, e non si è chiusa in sè stessa nè si è persa in autocelebrazioni. Menzioni speciali: DOC Mario Vasta, testimonial e padre putativo (non per l'età ) dei preparatissimi podisti! Monica è stata unica, un po' mamma e ottima nutrizionista! I ragazzi del Marathon Center, per la pazienza ma soprattutto per la preparazione, e Carlo per la Human Tecar. Ma volgiamo dimenicare le due compagne di viaggio che si sono aggiunte? La Bruna e Tata Filomena non erano lì a caso, sono state prezione ed opportunissime! Complimenti alla loro cucina ed alla loro simpatia!
Dieci Righe da L42 … di Augusto Zecca
Questa volta mi ero riproposto di scrivere immediatamente e lungo tutto il viaggio di ritorno a casa avevo pensato su tutto ciò che mi aveva colpito:il posto incantevole, la professionalità e cordialità dello staff tecnico, la bellezza interiore di una tata unica, i contenuti e gli strumenti tecnici messi a disposizione, la conferma di una atmosfera che si respira in DNL fortemente contagiosa ed in grado di coinvolgere immediatamente e completamente chiunque ne venga a contatto. Arrivato a casa purtroppo un poco di stanchezza, un poco tutte le cose rimaste arretrate, non ultimo moglie e cani e qualche impiccio al lavoro, mi hanno fatto rinviare la scrittura di queste righe. Ma pienamente convinto che ...sapere e non dire vuol dire dimenticare... scrivo ormai in maniera sintetica solo per ribadire che DNL è una di quelle piccole realtà dove si sta realizzando un piccolo miracolo: chiunque ci si immerga riesce a trarne un beneficio e con almeno altra e tanta enfasi contribuisce in maniera tale che altri possano trarne del beneficio. Questa naturalezza con cui il processo avviene non deve naturalmente oscurare il notevole sforzo organizzativo che resta comunque una componente essenziale della riuscita delle varie manifestazioni. Un saluto a tutti. Gus
Dieci Righe da L42 … di Monica Miccio
Mi è spesso difficile descrivere le mie impressioni/sensazioni … penso di non riuscire a trovare le parole giuste, di essere banale e di ripetere le stesse cose che gli altri mi sembrano esprimere perfettamente ….. credo sempre che tutto può essere perfettibile ma i risultati sono stati da subito palpabili: complimenti al velocissimo adattamento della new entry e neo-diab Giorgio, all’evoluzione di Biagio ex-marsupiale, alla competenza e grinta da vendere del papà Doc Mario, alla professionalità dello staff del “Marathon Center” e di Carlo, terapista Human Tecar®! Che dire della location: perfetta! La tata è stata accogliente da subito!
Ma soprattutto … ho ritrovato la grande famiglia DNL, cresciuta non solo in quantità ma specialmente in qualità … è proprio vero che l’unione fa la forza, non è solo il presidentissimo a spingere … ora c’è il “meticoloso quasi da far schifo” Alessandro, le “poche parole ma buone” di Pippo, il sostegno di Gus, il silenzioso ma vigile ed attento osservatore Gipagà , il velocissimo papà Pesenti, il sorriso sincero e rassicurante di Dorando Brunelli … ognuno a modo suo collabora e spinge … e così che la buona novella DNL dilaga!
Io ho ancora tanto da imparare, e non solo come adetta ai lavori ... a dire il vero molti sono veramente bravi sul calcolo dei carboidrati e rapporto insulina/CHO!
So che mi sono fatta un po’ desiderare ma sono veramente contenta di poter dire: “c’ero anch’io”!
10 righe da L42 ... di Alessandro Grippo
10 righe per dire cosa? Per dire che io c'ero, per dire che basta poco per far diventare le cose da cattive ad ottime e per trovare nella condivisione la soluzione delle asperità che troviamo lungo il percorso, ma 10 righe sopratutto per dire che qualsiasi cambiamento nella nostra vita deve partire da noi in prima persona, perchè senza questa volontà nessuno potrà aiutarci. E' questa l'essenza del marsupio di Biagio, è questa la forza della metamorfosi di Giorgio da spaventato neodiab a podista con diabete, è questo e i mille altri piccoli cambiamenti che chi era a Cecina a potuto vivere in prima persona. Nell'aria c'era sempre sincerità e disponibilità a mettersi in gioco, nel bene e nel male, negli sbagli e nei successi di ognuno. Mi spiace per chi non è voluto essere testimone di tutto questo e di tanto altro che è successo a Cecina in quei 4 giorni. Grazie di cuore a NOI, a tutti NOI.
10 righe da L42 .... di Pierluigi Pagani
Si è chiesto di evitare la retorica, per questo ho temporeggiato. I pensieri che mi venivano erano, pensieri di base. Sono stato ad ascoltarli per tutti questi giorni. Alla fine i pensieri base solo quelli che esprimono i sentimenti più genuini. In questo periodo mi sembra che tutto vada storto: infortunato, ormai fermo da tre mesi; parecchie tensioni; troppo lavoro; ho bucato la bici nella pineta di Cecina…ecc. Eppure i miei amici mi hanno dato l’opportunità di essere all’agriturismo Mocajo. Non volevo esserci, ho chiesto più volte di lasciare il mio posto ad altri, mi sentivo non adeguato, non solo sportivamente.
Facile raccontare i best personal, facile raccontare i successi, facile raccontare glicate ottimali in calo ulteriore.
Raccontare l’insuccesso? Apriamoci soprattutto quando non c’è la facciamo da soli.
Stiamo davvero dando una mano a qualcuno, ma non dimentichiamoci di dare una mano anche a noi.
Non sono diminuiti i problemi che avevo prima di venire al camp, ma è aumentata esponenzialmente la volontà di affrontarli, la voglia di nuovi progetti, la consapevolezza che se è giunto il momento di lasciare qualcuno o qualcosa per strada, so per certo che ho tante porte a cui bussare e quando si apriranno non solo sarò accolto, ma sarò abbracciato da un caloroso, sorridente benvenuto.
10 Righe da L42 … di Doc Mario Vasta Questa volta scrivo con ritardo , e non a botta calda , le mie 10 righe da Cecina. Al rientro lunedì, mentre la mia mente ed il mio corpo assaporavano ancora le sensazioni bellissime, calde, piacevoli lasciatemi dal running camp di Cecina, sono stato "letteralmente" calciato in un tunnel cupo e doloroso dal quale finalmente esco. Ma in questa settimana da incubo ho sempre avuto con me il conforto, la forza, l’affetto dei ragazzi DNL, che hanno triplicato la velocità di ripresa! Telegraficamente. Camp perfetto su tutti i fronti : luoghi stupendi, accoglienza eccezionale, livello tecnico elevatissimo, qualità dei rapporti umani sempre superiore come in tutti gli eventi DNL: peccato x chi non c’ era! Mi ripeto ma vale la pena: come le 3 cime di Lavaredo ti colpiscono in uno scenario dolomitico comunque tutto speciale, 3 picchi di qualità /umanità mi hanno particolarmente colpito: il discorso iniziale di Gabriele Rosa, pieno di pathos oltre che professionalità , la "trasformazione" di Giorgio da "pulcino bagnato" a uomo DNL sicuro di se, l’ autoironia, che nasconde sempre bontà e intelligenza fine, di Biagio il marsupiale! Un abbraccio a tutti da Mario
10 righe da L42 ... di Pietro Pesenti Il lungo week-end di Cecina è iniziato nel migliore dei modi, grazie all'accoglienza familiare riservataci da tutto il personale dell'agriturismo, in primis dalla simpaticissima hostess Tata ! (mai dimenticherò il suo dolce conversare con Gesù nella piccola chiesa a lato della tenuta) Sono bastate poi poche ore e un bicchiere di vino a cena, perchè i saluti di circostanza e i piccoli imbarazzi con i "ragazzi" di Medtronic e Center Marathon si trasformassero in divertenti e reciproci scambi di battute ! In men che non si dica tutti i partecipanti al Running Camp si erano quindi integrati alla perfezione dando vita ad un gruppo coeso ed unito, tanto che la domenica il rimpianto del passare celere del tempo era evidente e già si pensava al prossimo evento dove potersi rincontrare ! Ho potuto ammirare la professionalità di Huber & C., e sono rimasto stupito per l'attenzione e la cura riservataci, alla stessa stregua di atleti professionisti di alto livello e sempre in un clima gioviale ! Credo che le aspettative a riguardo siano state per tutti soddisfatte, oltre ogni Ros(e)a previsione ! La più grande soddisfazione rimane comunque il viso sorridente di Giorgio, new entry nella nostra famiglia di matti (come dice la nostra nutrizionista di fiducia Monica), che in soli tre giorni ha praticamente cancellato i piccoli timori con i quali si era presentato in punta di piedi (la sua umiltà è un esempio per tutti), sostituendoli con la consapevolezza che il diabete può essere solo un compagno di viaggio con il quale confrontarsi ogni giorno, ma che non condiziona la nostra vita ! Forse con un pizzico di presunzione, posso affermare che la macchina DNL sta funzionando ! Ora facciamo in modo che tutti ne possano usufruire...e pigiamo sull'acceleratore...senza paura !!!!
10 righe da L42 ... di Giorgio Marchesini A meno di un mese dalla diagnosi di diabete mellito di tipo 1 ho avuto, credo, solo una fortuna: quella di non chiudermi in me stesso come forse, per indole personale, sarei stato portato a fare ma, invece, mi sono ritrovato a "gridare aiuto" al mondo intero. E' stato così, oserei dire per puro caso, che mi sono imbattuto nel sito DNL. Non sapevo nulla del diabete. Ignorato, quasi, dalla struttura ospedaliera dove ero stato curato e dimesso, nel giro di pochi giorni mi sono ritrovato a dover imparare tutto e, soprattutto, non sapevo nulla di diabete e sport. La mia passione, quella della corsa mi si stava rivoltando contro perchè volevo continuare a correre ma non conoscevo quali cambiamenti stava subendo il mio corpo e non sapevo da dove partire per affrontarli. Il su e giù della glicemia mi stava facendo perdere la serenità che provavo quando uscivo a correre. Ho scritto quindi un messaggio a Cristian (il presidentissimo) e la sua risposta non si è fatta certo attendere. Ho avuto modo di parlare anche personalmente con lui. Mi ha messo in contatto con alcuni suoi amici. Da subito ho sentito qualcosa di speciale. Mi sono stati vicini dal primo istante, anche senza esserci mai visti né conosciuti. Ho avuto poi un'altra grande opportunità : quella di partecipare al loro running camp. Non ho parole per descrivere come sono stato accolto e non vorrei infatti finire nella retorica. Voglio però solo dire un grande "GRAZIE!" a tutti. A Cristian, per avermi convinto a partecipare, a Pietro per avermi chiamato tutti i giorni, anche più volte al giorno, per una settimana, a doc Mario per aver corso con me, a Monica e Anna, e a tutti gli altri - Biagio, Pierluigi, Augusto, Grippo, Pippo, e Alberto (spero di non aver dimenticato nessuno) - per l'affetto, la simpatia e la gentilezza con cui mi hanno aiutato a superare i miei dubbi e le mie incertezze. Ho imparato molto. Ho potuto constatare che DNL cioè che il Diabete Non è un Limite, anzi, come direbbe qualcuno è un modo per gestirmi meglio, per essere più controllato e per andare più forte di prima. Certo errori ne commetto e ne commetterò ancora ma so che solo studiandomi e sbagliando e riprovando ancora riuscirò a migliorarmi. Una cosa è certa: non sarà il diabete a fermarmi! Grazie a voi amici di DNL! Giorgio - Aosta
10 Righe da L42 … di Cristian Agnoli A costo di essere ripetitivo e noioso … SAPERE E NON DIRE … SIGNIFICA DIMENTICARE! In un’ottica di reciproco arricchimento umano, etico e sportivo, ci siamo più volte ripromessi di crescere come "persone" e come "atleti" e imparare quanto prima a trasferire agli altri il nostro entusiasmo e le nostre conoscenze. Di questo camp dovremo lasciare una traccia indelebile, non solo nei nostri cuori, ma anche in quello di chi "vuole ma non sa" e di chi "vuole ma non può". Diamoci da fare per diffondere attraverso mass media e tutti i mezzi a nostra disposizione il senso genuino del nostro progetto, fatto di fatica, sorrisi, determinazione e apprendimento ... nella vita e nello sport non si smette mai di imparare … e quindi nemmeno di migliorare! Più sappiamo parlare a noi di diabete, più sapremo parlarne agli altri. Saperlo fare nel modo "giusto", senza strilli, astio, rabbia, frustrazioni. Solo così, come mi piace scrivere, tutti sapranno. Irriconoscibili ma presenti e vivi, in corsa, nella vita, nella nostra dimensione sociale, nei nostri affetti. W DNL, W il senso genuino delle cose fatte con il cuore. PS: Giorgio? Una scommessa vinta!
10 Righe da L42 ... di Carlo - Terapista Human Tecar "Il confronto è alla base di qualsiasi crescita, umana e professionale che sia. In questi tre giorni ho incontrato persone che dalla malattia non si fanno imprigionare ma la sfruttano per cercare di metterne in risalto i punti negativi e combatterli per uno stile di vita migliore. Con il vostro aiuto durante i trattamenti Tecar mi si sono accese numerose spie, su come sfruttare la tecnica e la tecnologia per poter far rendere il vostro corpo al 110%, non solo nella corsa ma nella vita di tutti i giorni. Il microcircolo e la lipodistrofia distrettuale uno stimolo professionale su cui concentrarsi!"
10 Righe da L42 ... di Biagio Barletta Ciao, migliorarsi, mettersi in discussione, aiutare, ricevere aiuto, ridere, scherzare, apprendere, conoscere il proprio corpo, liberare la mente, conoscere persone fantastiche, confrontarsi, scambiarsi esperienze ed opinioni, a contatto con la natura, nutrendosi con cibi e bevande genuine .............. in tre giorni intensi ........ che per raccontarli non basterebbero tre giorni interi.PER TUTTO CIO’ IO VI DICO GRAZIE !!!!!! Permettetemi una dedica speciale a Mario di pronta guarigione. Vi abbraccio. Biagio Barletta (ex marsupiato)
10 righe da L42 … di Pippo Pipitone Chi corre, chi corre le maratone, uno stage come quello che abbiamo fatto noi se l’ho sogna, per noi è un sogno quello di renderci conto di vivere questa realtà , condivisa da tutti, e anche da quelli che ci stanno conoscendo ora. La nostra forza è quella di rendere protagonista chiunque ci conosce per la prima volta, e il nostro segreto è quello di stupire con gesta semplici e naturali qualsiasi persona che decide di iniziare con noi una nuova esperienza. In questi giorni, con silenzio, con umiltà , con saggezza e praticamente mettendo in campo quello che quotidianamente sappiamo fare, abbiamo trasmesso e regalato gioie a che ne aveva bisogno, compreso io. Ho visto e vissuto l’emozione di Giorgio, che questi giorni, secondo me, forse non se li dimenticherà mai; Biagio ha superato un ostacolo, che se sembra poco rilevante, ma, secondo me, ha superato una prova che da solo sicuramente non sarebbe riuscito: non utilizzare il marsupio il giorno della prova più difficile. Ho visto gli occhi dello staff del Dott. Rosa, lui compreso, attenti e stupiti dei nostri comportamenti , e tutto si potevano immaginare tranne di trovare una realtà fuori da schemi già preconfezionati. E noi infine più belli che mai. Che bello, chi non ci conosce e legge … ci deve credere davvero, parola di Pippo Pipitone.
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