2010 ROADMAP ST.MICHEL - 10 RIGHE DA ... MSM
Pensieri e riflessioni dei protagonisti DIECI RIGHE DA MSM ... BY PIETRO Sono passate diverse settimane dall’avventura transalpina di Mont Saint Michel, ma il ricordo è sempre vivo nella mia mente. Posto veramente incantevole e i paesaggi mozzafiato sono stati una splendida cornice al bellissimo quadro animato dalla famiglia DNL. Divertimento assicurato dalla piacevole compagnia condito da discorsi più o meno seri ! Come sempre è stata poi un’occasione per il confronto e la condivisione delle nostre mellito-esperienze…..perché c’è sempre da imparare nella gestione metabolica…..repetita juvant! Della gara ho già scritto nelle righe dedicate alla moviola, posso solo riconfermare la mia soddisfazione e poco conta qualche piccolo rammarico cronometrico causato dalle avverse condizioni meteo. Sarà per la prossima…….si perché non ci si ferma, alla faccia di qualche piccolo infortunio o dei soliti cronici dolorini (tipici lamenti da runner) ! Nessun lamento invece per l’amico che ci accompagna ogni giorno e non riesce a fare meno di noi …si è proprio affezionato e quindi vale la pena di prendersene cura, ma non lasciamo che il suo ego prenda il sopravvento e condizioni la nostra quotidianità …teniamolo solo in giusta considerazione ! Diabete No Limits ... e c’ho le prove ! DIECI RIGHE DA MSM ... BY GRIP E’ andata come doveva andare, una splendida vacanza in compagnia di amici coronata da una bellissima corsa di 42km e spiccioli tra meravigliosi paesaggi bretoni. Do una valutazione più che positiva a questa maratatona che mi ha fatto soffrire meno di tutte le altre che abbia mai corso. Quest’anno è andata così, niente personal best, niente trance agonistica, poche tensioni pre gara. Tra infortuni e preparazione sommaria delle 3 settimane precedenti la maratona per cercare di non incorrere in ricadute al ginocchio non potevo certo aspettarmi dei risultati migliori cosi son partito da casa con in testa un piano B che ha funzionato a meraviglia; correre divertendomi, ipod nelle orecchie e sorridendo alla fatica come non mai. Con dovizia e meticolosità mi ero preparato una colonna sonora che avrebbe accompagnato la corsa più da tapascione che abbia mai corso, la scenografia ce l’ha messa la Francia del nord, le gambe in ogni caso ce le ho messe io. Alla fine anche se con il sorriso sulle labbra ho comunque corso in 3hr17’ una maratona controvento e con 1,5km di salitella appena partiti, cosi anche se all’arrivo cantavo a squarciagola dalla contentezza il giorno dopo i muscoli facevano male. Ma la cosa più bella come al solito è stato lo spirito mellito che pervade ogni volta che ci ritroviamo. Mi spiace per quelli che non possono o non vogliono venire, non sanno cosa si perdono, non conosceranno mai a fondo lo spirito mellito. DIECI RIGHE DA MSM … BY ISSIMO 793 km in 10 settimane, 48 allenamenti in 57 ore, svariati moduli, aggiornamento web, raccolta dati, carbocounting, frequenze cardiache, lavori diversificati tra lunghi, progressivi, lenti, ripetute, fartlek, collinari, test, tapis roulant, telefonate, email , consigli, fatica, piccoli acciacchi, viaggi e trasferte, paesaggi, le strade di case, percorsi collaudati, programmi, obiettivi, il cuore che pulsa, le gambe che spingono, alti e bassi, qualche imprevisto, sensori, trasmettitori, profili glicemici, ambizioni, condivisione, affetti, amicizia, trasparenza terapeutica, ascoltarsi, non ascoltarsi, caricare, scaricare, conferme, segnali, percezione, mispercezione, pensare, ragionare, non ragionare, souplesse, tensione, gioia, amarezza, consapevolezza, stordimento, mangiare sano, carboloading, qualche sgarro, la birretta in compagnia, il bicchier di vino, pensieri, impegni professionali, agenda istituzionale, nuovi progetti, creatività … questo e altro fa parte del vivere una road map … che per definizione e per durata rende difficile tracciare una linea netta tra sfera privata e ambito atletico. Sono e resto prima di tutto una persona. Rifarei quasi tutto quello che ho fatto … non nascondo la delusione per l’obiettivo cronometrico mancato e per una cattiva gestione del da me tanto decantato “processo di ragionamento integrato” tra gesto atletico, terapia, integrazioni, autocontrollo, approccio mentale … potevo e dovevo dare di più … ero in grado di gestire anche le avverse condizioni meteo … ma non sempre le cose vanno come vorremmo o come programmato! Diversamente gratificato dunque, ed ugualmente felice … anzi strafelice. Alla Maratona ci ripenseremo tra dodici mesi, anche se la tentazione di riprovarci prima è forte! Entusiasta per tutto quello che abbiamo saputo, e sapremo, costruire. Per questo non penso di aver “gettato al vento” un’occasione: c’è sempre maggior fiducia e consapevolezza, in noi stessi e in quelli di un gruppo, numeroso o meno a seconda delle situazioni, sempre più forte e compatto, capace di conquistare i cuori e distribuire entusiasmo, sapendo gestire il delicato equilibrio tra individualità e spirito di squadra con estrema versatilità . In questa forza del gruppo, che non può prescindere dalla forza dei singoli, consiste la peculiarità DNL. Anche in questo il diabete non fa e non deve fare differenza. Persone realizzate, mature, piene di entusiasmo, capaci di gestire piccole e grandi gioie, piccole o grandi delusioni ….. Lasciare traccia, un segnale del nostro passaggio! Riconoscibili e irriconoscibili allo stesso tempo … le nostre orme saranno comunque cancellate dal tempo, ma siamo di passaggio e il nostro dovere è percorrere questo passaggio. Ogni volta cerco una frase efficace per descrivere tutto ciò. Le parole di quella straordinaria persona dalle maniere semplici che è Pippo Pipitone mi risolvono sempre il problema: “Non corro per dimostrare qualcosa, ma correndo dimostro qualcosa”. “L’unione fa la forza”, decisamente sì, ma ancor più “la nostra forza fa unione!” Con questo non possiamo né vogliamo avere tutte le risposte, ne vogliamo smettere di interrogarci: “Risposta non c’è o forse chi lo sa, caduta nel vento sarà !” (The Answer my Friends is blowing in the wind!). … Issimo 10 RIGHE DA MSM ... BY GUS "Una gradita sorpresa" L’esperienza di Mont Saint-Michel si è rilevata veramente una magnifica sorpresa. I presupposti di partenza erano tutt’altro che positivi: un fermo totale che si protraeva dal 15 gennaio per pubalgia mi aveva quasi convinto a rinunciare (dopo che erano già saltate la maratona di Roma la mezza della Roma_Ostia e la mezza in terra sarda), ma un pizzico di orgoglio mi ha suggerito nelle tre settimane che precedevano la gara francese di provare a mettere un pò di km sulle gambe; e così fatto ho corso tre 20km un 25km un 30km, solo allenamenti lipidici; la sensazione generale non era malaccio (sempre i soliti dolori ma comunque riuscivo a fare i km) nulla comunque paragonabile alla preparazione di una maratona. Per non farci avanzare nulla, la ciliegina è stata quella di decidere venerdì mattina di non partire più in aereo ma scegliere una più rilassante e romantica traversata in auto (solo 1800km…da gestire come un lunghissimo lipidico). Così fatto partiamo alle 8:00 di venerdì da Roma per arrivare dopo aver dormito solo 3h in una stazione di servizio alle 8:00 al quartiere generale DNL in Bretagna. Ad accoglierci il buon Grippo che solitario passeggiava per strada godendosi l’alba. Il tempo di una colazione tutti insieme e come se niente fosse andiamo a prenderci i pettorali, pranzo e cena conviviali, un po’ di sonno e pronti a partire per la gara. Mi posiziono in griglia abbastanza avanti insieme a Pietro, Cristian ed Alessandro per evitare di restare imbottigliato nel primo tratto; imposto subito un ritmo tranquillo e lascio andare gli amici più veloci, mi faccio raggiungere e superare dai pacemaker delle 3h15m ed aspetto che mi raggiungano quelli delle 3h30; a questi mi affianco e provo a seguirli sempre convinto che intorno al 25 30 km mi avrebbero impietosamente mollato; il paesaggio è stupendo, la partecipazione di pubblico calorosa ed inaspettata; vedo e chiamo all’attenzione sul percorso Betty e Caterina e Monica che non si aspettavano di vedermi passare in quella posizione, e mi faccio vedere anche dal buon Brunello.. in veste di accompagnatore con velocipede. Il passo è sempre bello rotondo e leggero; Controllo glicemia (ero basso prima della partenza corretto facilmente con due barrette offerte dall’organizzazione) ho sempre valori che oscillano intorno al 100, procedo pertanto alle integrazioni come da programma (12km – 24km – 36km 30cc miscela carboidrati 40% maltodestrine, 32% fruttosio 28% destrosio) I km passano veloci e le gambe girano sempre bene; Arriva il 30km e succede l’imprevedibile, passo i tavoli dei ristori e non vedo più i pacemaker, mi giro e li vedo dietro di me (in genere un chiaro sintomo del sopraggiungere della crisi è quello che ai rifornimenti inizi a perdere metri rispetto ai pacemaker ); contento per quello che accadeva, continuo così fino alla fine giungendo al traguardo fresco come mai mi era successo prima; nei giorni successivi nessun particolare dolore e martedì rimetto le scarpette ai piedi per una corsetta mattutina. Chiudere una maratona così ha qualcosa di terapeuticamente miracoloso perché ti mette su una carica positiva indescrivibile. In questa gara ho ritrovato a pieno il gusto puro della corsa, il sentire la musicalità del proprio passo. Se riesco mi ripropongo di preparare qualche altra gara per cercare il primato personale, ma sicuramente la maggior parte delle corse che farò saranno impostate sullo spirito di questa, correre per il gusto di correre e sentirsi tutt’uno con l’ambiente che ti circonda senza che questo o lo sforzo fisico ti sovrasti. ciao alla prossima un abbraccio ed un sorriso gus ps: km finali 4900 di cui almeno 42 di corsa… pps:"L'Unione Fa la Forza" ... acciacchi vari, dolori di panza, vento contrario, garmin troppo ottimista... e chi più ne ha più ne metta;in un contesto di forze avverse l'unico modo per sconfiggerle è la forza del gruppo... ritengo pertanto obbligatorio ritornare a correre la prossima maratona assolutamente insieme dalla partenza alla fine ... gus<->presidentissimo <->pippuzzo<-> gus<->presidentissimo <->pippuzzo<->gus<->presidentissimo <->pippuzzo<->gus<->presidentissimo<->pippuzzo... al presidentissimo l'onere dell'organizzazione ciao un abbraccio |