TRIMELL1TO • 2014 - MANGIAROTTI UPDATE
MANGIAROTTI UPDATE 2013+2014 TRIMELLITO EXPERIENCE Dopo un periodo di silenzio, il nostro Mangiarotti torna a raccontarsi ... dove eravamo rimasti? Ripartiamo dal 2013 fino ai giorni nostri! Enjoy! Mangiarotti ... Uno di Noi! [Breve nota introduttiva presidenziale in corso di elaborazione ...] Mangiarotti's Update 2013-2014 testo e foto di Marco Mangiarotti, DM1, Cremona Ciao […] Ci sono ancora...raramente...ma resisto! Credo che dovrete andare a dare una occhiata alla classifica del campionato italiano di triathlon olimpico che si è corso domenica ad Iseo... Da quando è arrivata Giorgia (secondogenita) gli impegni si sono quadruplicati... è proprio vero che il numero di figli bisogna metterlo all'esponente[1+1+=4 ndr] ... con Mattia (primogenito) era una pacchia, ora con due è veramente logorante... ma incredibilmente bello ed irripetibile!Benchè Barbara, mia moglie, sia molto molto paziente e tenace, le esigenze dei bimbi vengono prima di tutto ed io devo fare la mia parte, quindi tempo per scrivere, telefonare, amici, vita sociale, tutto ridotto a meno dell'essenziale... naturalmente gli allenamenti no! Diciamo che ho stressato un po' più i tempi e sono più stressato io nell'allenarmi perchè in 1h al gg durante la settimana lavorativa devo farci stare anche la doccia...ma si può fare. Il fine settimana bici...se tutto fila liscio. Con questo andazzo fatico ad avere continuità e riposo adeguato per tirare a manetta, ma ogni tanto capitano le giornate buone (anche se quelle no aumentano sempre di più...). Quindi la nuova strategia è disperdere meno tempo ed energie possibile e pianificare poche gare ma buone ed adatte a me. L'anno scorso ho fatto il campionato europeo di Ironman 70.3, l'ho anche corso bene credo (90km bici con 1500m di dislivello in 2h.45' circa e i 21km corsi sotto 1h.24')...però mi sono reso conto che se non posso allenarmi adeguatamente preferisco non correre certe gare...so che se mi allenassi in modo più accurato e specifico posso fare molto di più, ma non ne ho il tempo, risorse e soprattutto motivazione... quindi Ironman e mezzi Ironman cancellati dalla agenda 2014 per concentrarmi sugli olimpici (le 2h di gara sono più alla portata di uno che si allena meno di 1h/gg). Aggiorno su quanto ricordo del 2013: Medaglia di bronzo campionati italiani duathlon classico. 7° di categoria ai campionati europei di triathlon olimpico in Turchia (gara migliore del 2013). 5° di categoria ai campionati italiani di triathlon olimpico 23° categoria (credo) ai campionati europei di ironman 70.3 a Wiesbaden (DE) 5° assoluto nella staffetta chrono TT ai campionati italiani Nel 2014 (giugno) ho corso a Bardolino (VR) con una gara fatta più per piacere ed allenamento che per il risultato, anche se non posso negare di aver pestato per quanto possibile... La settimana dopo infatti ho colto un buon 4° posto assoluto all'Idroman con ottime sensazioni nella bici, che comunque doveva ancora crescere un po'...purtroppo nella corsa per via del poco tempo e del gran caldo dei mesi scorsi faccio più fatica degli altri anni...ma ve beh... L'appuntamento clou per me erano i campionati italiani di Domenica 6 luglio a Iseo (BS). Sapevo che la gara è adatta a me per via della bici con salita e scia vietata (NO DRAFT), così ho cercato di portare la corsa a livelli decenti con qualche uscita in più, ho abbandonato un po' il nuoto perchè tanto per l'acqua fredda si sarebbe usata la muta che agevola, e soprattutto ho preso un paio di gg di ferie per allenarmi qualche ora in più in bici con qualche salita. Alla fine sono riuscito ad ottenere il massimo: Argento di categoria (35-39 anni ed io di anni ne compio 39 tra qualche settimana)! Più di così non posso...anche a livello assoluto ho tenuto dietro gente che ultimamente è più forte di me (e probabilmente lo è davvero). Il primo della mia categoria è per me irraggiungibile. Ho fatto un nuoto pessimo per via delle onde, sono praticamente andato di bolina anzichè dritto come il resto del gruppo...una bici come dovevo, attaccando quando avevo previsto di farlo e soprattutto divertendomi (ero allenato bene!)...a piedi è stata una vera agonia, ero convinto di essere piantato con un passo bel al di sopra dei 4'/km....il sole picchiava anche perchè erano le 15.00 con 29°C...ho corso male ma non così male come pensavo durante la frazione (in realtà dovrei aver tenuto un passo di 3'45"/km)...ho cercato di bagnarmi il più possibile ma i ristori non sono mai abbastanza e soprattutto sapevo di essere secondo e che dietro avevo 3 persone in caccia a pochi metri da me...ero convinto che prima o poi mi avrebbero passato, fino all'ultimo km e mezzo, quando a costo di "saltar x terra" ho raccolto le ultime forze e costi quel che costi dovevo accelerare sotto i 3'.30"...non penso di essere andato così forte, ma tanto è bastato per non farmi venire a prendere: alla fine distrutto ed abbastanza sorpreso ho chiuso con 20" di vantaggio sui miei inseguitori...è stata una gara dura per tutti...diabetici e non diabetici! Mettetevelo in testa, non fa alcuna differenza...basta provare, allenarsi e rischiare un poco! ...e chi non ha il diabete d'altronde cosa fa?! METABOLICAMENTE ... Glicemicamente non sto ad allegare i grafici del sensore. Colazione standard con bolo standard 4h prima della gara. Parto con 100-150 bevo un succo mezz'ora prima di partire con il nuoto. Alla partenza della frazione a nuoto il succo entra in circolo, raggiungo un picco ben al di sotto dei 200 che cala intorno ai 120 in discesa quando comincio la bici. Bevo un enervitene (mezzo o intero a seconda della gara). Acqua più che si può in bici. Comincia la disidratazione il calo di insulina in circolo, la glicemia sale sale e passa i 200. Ora se non si corre per una medaglia, sarebbe il caso di farsi una o due unità a metà della bici (io non posso son troppo tirato, ma nel mezzo ironman lo farei anche se corro per il podio). A piedi tengo in mano un enervitene ma non lo uso mai, è solo per tranquillità . Senza insulina in circolo, a piedi la glicemia sta sopra i 200 anche 250, sale ancora per poco, poi comincia a scendere ma molto molto lentamente, la disidratazione si fa sentire...e a piedi quando si corre sull'orlo della nausea non si può bere la levissima come fa Messner... Arrivo al traguardo mi faccio 2 o 3 unità immediatamente, bevo litri di acqua e poi aspetto di riprendermi dall'insolazione. Glicemia a 200 in leggera salita fino a che l'insulina non fa effetto. Per il resto del giorno la glicemia si mette a 100 e non la muovi più per 24h anche se ti bevi 1litro di birra, pizza etc...basta farsi correttamente l'insulina. Tecnicamente uso il sensore e lo metto al braccio come consigliato (dallo staff DNL) tempo fa. Sul braccio metto una di quelle polpaccere energy etc. della xbionic. Perfetta anche con la muta, il sensore non si è mai staccato e ci resta anche per più di 6gg. Il microinfusore lo tengo sempre con me. Lo metto in un sacchetto di plastica che rompo solo a gara finita o se devo collegarmelo per farmi dell'insulina (lo faccio in zona cambio mentre corro dall'acqua verso la bici). In bici il micro lo metto sul petto stretto nel body. Ogni tanto do una occhiata per capire se la glicemia va come penso. Pensiero: Non avevo certo bisogno di dimostrare nulla a me stesso (ormai le mie soddisfazioni me le sono prese ed ho una discreta coscienza di me stesso non solo come triathleta), credo però che oltre al mio orgoglio, questa medaglia possa fare bene a chi ha qualche dubbio sulle proprie potenzialità nonostante il diabete, credo che certifichi che la parola "nonostante" sia da sostituire con "gestendo". So bene quali sono i miei limiti e non mi interessa esagerare o correre rischi eccessivi per raggiungere risultati di cui non ho bisogno e che non fanno parte della mia dimensione. Tutto ciò comunque non ha nulla a che vedere con il diabete. Il diabete resta la più grande (?) "sfiga" :-) che ci è capitata, ci costringe ad alcune/molte precauzioni, ma prese quelle non limita in alcun modo le ns prestazioni, soprattutto con le moderne tecnologie. Parlando di sport, ma non solo, riuscire nella disciplina più adeguata alla propria fisiologia e per cui si ha più talento è una cosa normale, che può essere ottenuta in modo assoluto senza rinunce anche con gli ostacoli che pone il DM1. Celebrarsi perchè si è riusciti nel proprio sport/campo/talento è positivo ma non bisogna esagerare, deve essere fatto con la piena consapevolezza che DM1 o no, si sta facendo qualche cosa di estremamente normale e che fa parte del ns DNA, si tratta solo di allenamento, fiducia in se stessi e testa. DM1 o no è difficile per tutti...e tutti faticano allo stesso modo... Non fraintendermi e so di ripetermi, ma capita sempre più spesso che qualcuno ecceda nel celebrarsi come eroe, su tutti i canali mediatici possibili perchè NONOSTANTE il DM1 è riuscito a fare l'IMPRESA...mi fermo qui... Varie per DNL: Faccio i complimenti a Marelli che inossidabile è sempre più che competitivo nel mezzo ironman, ai nuovi triathleti individuali ed ai ragazzi che hanno provato le staffette. Abbiate fiducia in voi stessi, usate la testa e prendetevi qualche rischio poco alla volta...come dice Cristian fa parte del gioco...ma sempre tanta testa e piena consapevolezza dei propri mezzi senza mai improvvisare nulla. Spero di riuscire a farmi vivo ancora ogni tanto, magari per qualche altra bella conferma. Ciao e a presto, Marco |