Le attività sportive seguite secondo il metodo DNL aumentano: oltre alla corsa e alla bici, si aggiunge il nuoto.
Dopo una primo incontro natatorio a latere del consueto Winter Running Coupon, svoltosi a San Pellegrino Terme per l’appuntamento 2014, gli aspiranti partecipanti a Pescara 70.3, versione completa e staffetta, decidono di darsi almeno tre appuntamenti di allenamento collegiale, a cadenza mensile, prima dell’evento pescarese del 1° giugno prossimo.
Il primo allenamento collegiale di nuoto in acque libere è deciso per il 22 marzo a Garda, sede DNL e abbastanza comodo ai tre partecipanti nuotatori veneti.
Si ritrovano Valeria, Tobia, entrambi dalla provincia di Verona, e Davide, da Padova. Unitamente, Garda è occasione di ritrovo anche per i runners, che effettuano delle prove in pista al campo di atletica di Caprino. I test sono utili sia per chi si prepara alla Maratona dell’Unesco, il pres Cristian e il neo top runner Bru, sia per il doc Mario.
Il ritrovo è alle 9,30 presso la casa del Pres, da dove i due gruppi si dividono.
Partono per primi i nuotatori, con le mute al seguito. Il trio sale sull’auto di Tobia per raggiungere il lido di Garda, dove Valeria, Tobia e Davide indossano le mute per poter nuotare nelle acque del lago. Misurano la glicemia, integrano dividendo fraternamente per tre una barretta a lungo rilascio offerta da Tobia, e chiudono l’auto. Le chiavi dell’automobile vengono lasciate presso il bar del Lido.
Via le ciabatte e si parte dalla spiaggetta del Lido. La temperatura dell’acqua è particolarmente fredda. A allenamento concluso, qualcuno dice 9, qualcun altro 12 gradi. Comunque è fredda!
Tobia, abituato agli allenamenti in acque libere, si tuffa per primo, Davide per secondo e Valeria per ultima. In anticipo, si era deciso che la sessione di allenamento dovesse iniziare con 300 metri di riscaldamento e quindi dirigersi verso punta San Vigilio, per poi rientrare.
Tobia inizia a nuotare, puntando verso l’uscita dal molo. Poi torna un po’ indietro per incitare Davide e Valeria a proseguire. I due nuotano un po’ a fatica: Davide boccheggia, Valeria annaspa. I primi metri di riscaldamento sono necessari sia per il riscaldamento muscolare che per abituarsi alle temperature dell’acqua.
In seguito, usciti dall’acqua, Tobia ammette che appena entrato avrebbe voluto uscire. Ma ha pensato che se fosse uscito lui, sarebbero usciti tutti. Allora è tornato un po’ indietro e ha iniziato a urlare verso i due compagni ma anche verso se stesso, per incitarsi a proseguire!
Passato l’approdo delle imbarcazioni, i muscoli sembrano sciogliersi, il fiato si rompe, il corpo inizia a abituarsi al freddo e si parte. Tobia fornisce le indicazioni: nuotare mezz’ora e circa 1 chilometro. E così si fa. Davide ha un buon ritmo, il fiato è abituato a allenamenti in vista del triathlon di Pescara. Valeria è rimasta agli allenamenti bi-settimanali di nuoto e rimane indietro. Tobia controlla entrambi. Il trio continua a nuotare fino a raggiungere il chilometro pattuito. Appena arriva Valeria, tutti ritornano in direzione Garda.
Poco prima del molo si esce. Si cammina a piedi scalzi fino al bar del Lido, dove un barista vuole fare una foto al trio.
Raggiunta l’automobile, Davide, Valeria e Tobia si cambiano. Tolgono la muta, e decidono di completare l’allenamento con mezz’ora di corsa leggera.
Mentre si cambiano, parlano delle glicemie, delle sensazioni durante l’uscita in acqua. Prima dell’allenamento, tutti e tre hanno integrato con alcuni grammi di carboidrati, e nessuno ha accusato ipoglicemia.
La loro chiacchierata su sport e glicemie viene ascoltata da una coppia matura. Lui si avvicina e, rivolgendosi a Davide, esclama “Anch’io ho il vostro problema!”. I tre si guardano interdetti. Il signore aveva bisogno di sfogarsi su glicemie, insulina, microinfusore e trova in Davide un valido ascolto che, memore dei “pippotti” presidenziali, quasi si getta in un comizio!
Tobia e Valeria, intanto, proseguono a cambiarsi.
La coppia saluta il trio con un “Auguri!”, tipico saluto da centro anti-diabetico. Ma perché negli ospedali si vuole sempre ammazzare questo povero diabetico?!?, si chiede ironico Davide.
Meglio correre! Scarpette e pantaloncini e si riparte, correndo sul lungolago e rifacendo a piedi il percorso fatto a nuoto.
Dopo mezz’ora, si è nuovamente all’auto. Il trio raggiunge la sede DNL, dove ritrovano i runners già rientrati.
Bell’allenamento! Arrivederci al prossimo!