Il contenitore Trimellito Experience si arricchisce del prezioso contributo di Marco Mangiarotti!
Metabolicamente: Ho usato micro + sensore. La settimana dopo la gara era già stata programmata la sostituzione del mio micro per un difetto. Non ho fatto in tempo a scaricare le glicemie. Quelle riportate nel book sono più o meno quello che ha registrato il micro. Da sottolineare che sarebbe meglio in gara lasciare attaccato il micro al corpo...ma in un triathlon, se si corre per le prime posizioni, è impensabile...ad ogni modo adrenalina e sforzi fuori soglia, possono essere gestiti con glicemie soddisfacenti solo se c'è una integrazione di insulina (una basale tra il 50-100% a seconda della durata della gara e dell'intensità potrebbe essere sufficiente)...staccando il micro, nelle gare brevi la glicemia sale (se si è allenati ovviamente). Ad ogni modo in un triathlon olimpico non mangio praticamente mai. Occhio però perchè se per qualche motivo cala l'intensità dello sforzo, cala l'adrenalina e la produzione di glucosio, allora eventuali integrazioni di insulina o basali troppo alte, possono buttare giù la glicemia in un attimo...io per ora preferisco non rischiare...ma è solo il mio secondo anno di triathlon...
Le prove le faccio in allenamento... nelle uscite in bici sotto le 2h, lascio attaccato il micro con basale al 100% e mangio 20g-30g CHO prima di cominciare. Non mi serve integrare. Sport sempre molto lontano dal bolo del pasto. Almeno 4h. Questo è lo schema se sono allenato. Quando son meno allenato le cose cambiano necessariamente.
Qualche nota tecnica sul vestiario: Qualunque sia la temperatura ext. di solito uso il body da triathlon più comodo per contenere adesione del sensore e del catetere del micro. Necessario se nuoto senza muta. In bici il body è anche più sicuro per infilarci il micro. A Sarnico ho usato gli slip da triathlon. Sono molto più comodi nella frazione a piedi e permettono di spingere in allegria anche a piedi, perché non comprimono il fegato. Se faccio un fuori giri, il body mi stronca milza e fegato e devo smettere praticamente di correre. La canottiera è abbastanza stretta e quindi relativamente sicura per contenere il micro durante la bici. Purtroppo lascia scoperto l’ombelico. Quindi nessun problema per il catetere che ha un cerotto dimensionato correttamente per il suo peso. Non così per il sensore che dopo la bici aveva tutto il suo ambaradan di cerotti praticamente scollati. Ho dovuto armeggiare un po’ durante la corsa quando me ne sono accorto e sfruttando l’elastico del pettorale in posizione anomala son riuscito a contenerlo e tenerlo attaccato…dover pensare a queste menate mentre si è a tutta in terza posizione assoluta ad un minuto dai primi due ed in rimonta non è certo auspicabile …
Cronaca di gara:A nuoto, cerco di tenere la scia e di forzare quando vedo che sto perdendo quelle buone. Non mi sembra di essere andato male ma neanche benissimo. Ad ogni modo esco intorno ai 24’ e per me è un buon tempo. Sento il giudice di gara che dice che sono nei primi 40. Parto in bici, e comincio a rimontare come spesso accade nelle gare con scia vietata…dapprima metto il micro negli slip…poi trovo una posizione comoda nella canottiera e smetto di preoccuparmi di quello…comincia la salita, parto forte, passo vari gruppetti, faccio un fuori giri, quindi mi siedo e salgo del mio passo (come dice il mitico Cassani). Continuo a recuperare ed alla fine della salita ho ripreso un forte mio compagno di squadra…per me era un riferimento. Raggiungerlo significava andare bene. Discesa tecnica. Siamo nei primi 10. Insieme a lui scendo a tutta, e recuperiamo altre 6 posizioni…non senza prendere grossi rischi…è sempre più difficile recuperare posizioni.
Entro in zona cambio 4° assoluto, e dopo pochi metri di corsa sono terzo. Mi aggiusto cappellino ed elastico del pettorale per tenere in posizione il sensore. Gli addetti al percorso mi dicono che sto recuperando sui primi, ma conosco di fama i primi due e so che non potrò mai riprendergli il minuto che mi separa. So anche che dietro non stanno a pettinare le bambole, sono conscio che devo tenere e portare a casa il terzo posto. Secondo gli organizzatori sul tracciato si sono susseguiti quasi 10000 spettatori. Correre in queste condizioni ed in questa posizione non fa sentire la fatica…c’è anche la moto con la telecamera a farmi compagnia per quasi tutto l’ultimo giro…che figata…
Unica nota dolente della giornata è che nonostante fossi arrivato terzo assoluto della prima batteria. Un ragazzo partito in seconda batteria, mi ha scalzato dal podio per pochi secondi.
Ad ogni modo sono nella top five, mi son goduto in gara gli onori che si fanno al terzo arrivato e ciliegina son stato premiato per il miglior tempo nella frazione ciclistica. Visto il N° degli iscritti, il livello dei partecipanti, la difficoltà della corsa e che è per fascino, iscritti e pubblico il secondo triathlon olimpico in Italia (solo dietro Bardolino), mi sento più che soddisfatto.
Marco @ Podium ... non facciamoci distrarre dalle gambe delle miss!